Consiglio Valle: via libera al bilancio di previsione con 396 milioni di investimenti. In nottata, dopo 3 giorni e mezzo di dibattito il Consiglio Valle ha approvato a maggioranza la legge di stabilità regionale e il bilancio di previsione finanziario della Regione per il triennio 2025-2027.
Hanno votato a favore i gruppi di maggioranza (19 voti), si sono astenuti i cinque consiglieri di Rassemblement Valdôtain e hanno espresso voto contrario Lega Vda, Forza Italia e Pcp. (11 voti).
La manovra
Il bilancio di previsione pareggia in 1 miliardo 897 milioni per l’anno 2025.
Il totale delle spese, al netto delle partite di giro, delle risorse già impegnate, del Fondo pluriennale vincolato e del contributo alla finanza pubblica, è di poco più di 900 milioni di euro per il 2025, di 1,3 miliardi di euro sia per il 2026 che per il 2027.
Nella distribuzione complessiva della spesa per Missioni, ovvero i macro ambiti di competenza definiti dalla normativa contabile nazionale, su tutte spiccano la Tutela della salute, cui è destinato il 23,27% delle risorse, e l’Istruzione e diritto allo studio con il 13,04%. Complessivamente, l’incidenza della spesa corrente rispetto alla spesa di investimento si presenta in miglioramento rispetto all’anno precedente (dal 76,97% al 76,80%)”. La spesa di investimento cresce a 396 milioni di euro nell’anno 2025.
Il dibattito
Per Erika Guichardaz (Pcp) «questo bilancio non mette in campo misure strutturali per intervenire sulla situazione di forte disagio che sta interessando la nostra comunità. La forte chiusura del Governo verso tutte le iniziative proposte, anche quelle assolutamente costruttive, ha ulteriormente influito sulla nostra valutazione già ampiamente critica».
Pierluigi Marquis (Forza Italia) ha detto: «In questo bilancio ci sono tante iniziative frammentate ma non si intravedono strategie per affrontare i problemi della nostra comunità. Un bilancio di un Governo, che non riesce a impegnare i soldi creando un avanzo di amministrazione stratosferico, che naviga in solitaria, senza condivisione: l’aver rigettato per partito preso ogni proposta dell’opposizione rappresenta una pagina triste, di svilimento del Consiglio regionale che non possiamo accettare».
Stefano Aggravi (Rassemblement Valdôtain) ha sottolineato: «Spiace aver trovato qui l’ennesimo muro contro muro, con poca politica, tanta amministrazione e tanto personalismo. Il metodo, il modo di dialogare e di fare le cose sono importantissimi. La Valle d’Aosta non ha bisogno di arroganza, ha bisogno di soluzioni, di un concreto interesse nel risolvere i problemi».
«La maggioranza si regge su di un sottile equilibrio – ha rilanciato Andrea Manfrin (Lega VdA) – ed esce da queste giornate con le ossa rotte, in cui i franchi tiratori sono comparsi e i mal di pancia sono emersi».
La maggioranza
Voci critiche anche dai banchi della maggioranza, tra cui quella di Aldo Di Marco (Pla): «Le dichiarazioni critiche arrivate da alcuni appartenenti della maggioranza circa la poca disponibilità al confronto hanno confermato la nostra posizione fuori dal coro di questi ultimi due anni in cui abbiamo criticato le diatribe interne, causa di ritardi, e in merito alla proposta di collaborazione fattaci di recente, non siamo orientati ad accordi veramente elettorali ma restiamo aperti a ipotesi di convergenza nel caso si verifichi un vero cambio di passo che dimostri un’effettiva apertura nei nostri confronti».
Per Paolo Cretier (Fp-Pd) «la politica ha cantieri complessi che in questi quattro anni hanno portato a risultati importanti come l’inaugurazione della nuova sede dell’Università della Valle d’Aosta, la ripresa dei lavori all’aeroporto Corrado Gex e, a breve, l’ampliamento dell’ospedale Parini».
«Abbiamo portato avanti progetti complessi – ha proseguito Carlo Marzi (Stella alpina) – in anni molto difficili. Nulla è più politico del bilancio: quindi chi lo ha votato ha creduto e crede in quello che stiamo facendo e in quello che vogliamo fare. Chi non lo ha votato esprime una valutazione politica negativa anche se sottobanco alcune avrebbero voluto venire a governare. Chi cerca, in una qualche maniera, di creare dei rapporti politici, è giusto che si esprima con il voto di astensione».
Aurelio Marguerettaz (Union Valdôtaine) ha poi osservato: «Questo è un bilancio che, con tutti i limiti possibili, potrà dare delle risposte: è stato fatto un lavoro onesto e questa maggioranza ha dimostrato di essere molto più solida della minoranza».
Infine il presidente della Regione, Renzo Testolin: «Come maggioranza abbiamo dato esempio di serietà: per fortuna non tutti la vediamo nello stesso modo, questo è indice di biodiversità e arricchisce il nostro cammino. L’unico cruccio che mi rimane è non aver chiuso un percorso più strutturato per costruire un futuro, ma questo bilancio è una risposta seria e di lavoro alla nostra comunità».
(re.aostanews.it)
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