Sciopero trasporti, Salvini: “Giudici rei del caos”. Usb: “Attacca un nostro diritto. Disagi quotidiani per il ministro assente”

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“Un paese in balia di sindacati e sinistra”: è la sintesi del leghista Nino Gemanà, mentre lo sciopero dei trasporti prosegue in tutta Italia, per fare l’eco al segretario del Carroccio. Matteo Salvini è tornato alla carica contro i magistrati in un’intervista a Libero, dopo che ieri il Tribunale regionale aveva bocciato la precettazione contro lo sciopero generale dei trasporti, in corso in queste ore fino al termine della giornata. “Abbiamo fatto tutto il possibile per difendere il diritto alla mobilità degli italiani – ha dichiarato il vicepremier – Per l’ennesimo venerdì di caos e disagi, i cittadini potranno ringraziare un giudice del Tar del Lazio”. Il ministro delle Infrastrutture ha commentato il verdetto dei giudici sulle pagine di Libero, diretto da Mario Sechi, l’ex numero uno della comunicazione di palazzo Chigi.

Salvini e la Lega contro giudici: “Italia in balia di sinistra e sindacati” – Non pago, in mattinata il vicepremier ha rincarato sulle frequenze de Il rosso e il nero su Rai Radio1: “Il Tar non ha fatto un dispetto a Salvini, dicendo che si può bloccare l’Italia ha creato un problema a milioni di italiani che oggi avevano una visita medica o un viaggio organizzato. Io dico, scioperate pure, però siamo a 10 giorni dal Natale, è un venerdì…scioperate alcune ore. E invece si dice che si può scioperare 24 ore”. A dire il vero, il Tar aveva bocciato la precettazione dei lavoratori poiché la mobilitazione garantisce le fasce di garanzia.

“Nessuno tocca il diritto allo sciopero, ma abbiamo superato i mille scioperi da quando c’è il governo. Poi oggi tra le motivazioni ci sono sì quelle salariali, ma anche la guerra, Israele, la pace nel mondo…non mi sembra rispettoso per gli altri italiani”, ha aggiunto Salvini. “Perché uno deve perdere la visita medica prenotata sei mesi fa perché qualcuno legittimamente parla di Gaza o Israele fermando le metropolitane e i treni”.

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A rafforzare il teorema del leader è giunto il senatore del Carroccio Nino Germanà, segretario della commissione Trasporti: “L’ennesimo weekend di sciopero blocca l’Italia, con gravi problemi per i cittadini che si spostano per lavoro, salute o per viaggio. Nonostante il tentativo del ministro Salvini di ridurre i disagi, dobbiamo constatare che il Paese è in balia dei sindacati e di una sinistra che sfrutta strumenti democratici per il proprio interesse”.

Il tribunale amministrativo era stato chiamato in causa dall’Usb (Unione sindacale di base) per fermare il tentativo di Salvini di dimezzare gli scioperi, con il limite delle 4 ore per l’astensione dal lavoro. Il sindacato di base, da parte sua, accusa il ministro “di non fare nulla” e di essere l’unico colpevole dei ritardi quotidiani nei trasporti. Intanto, a Roma da piazzale Tiburtino, è partito il cortei dei lavoratori, con i manifestanti a lanciare fumogeni e intonare cori contro Salvini.

L’Usb (Unione sindacale di base): “Salvini, il responsabile del caos quotidiano” – Il Corriere della Sera invece ospita la versione di Sasha Colautti, componente dell’esecutivo nazionale Usb, che rivendica la battaglia e punta il dito contro il ministro per i disagi, quotidiani, patiti dagli utenti dei trasporti locali, regionali e urbani: “Con ritardi continui, cancellazioni, il caos c’è già ogni giorno per colpa di un ministro che non fa nulla e però ogni volta usa la precettazione come una frusta, questo va detto ai cittadini”. Lo sciopero generale di 24 ore, dice, “è un modo per porre l’attenzione a quello che sta succedendo in questo Paese e non riguarda solo i trasporti. Le nostre rivendicazioni sono sui salari, tra i più bassi d’Europa, su una Manovra del governo che si preoccupa dell’economia di guerra e non dei cittadini e quindi indebolisce tutti, dalla sanità alla scuola ai trasporti all’industria, il nostro sciopero generale riguarda tutti, pubblico e privato”.

Anche Pierpaolo Leonardi (coordinamento nazionale Usb), dalla manifestazione in piazzale Tiburtino a Roma, accusa il governo di comprimere i diritti sociali con la legge di Bilancio in arrivo: “Manifestiamo anche per la Manovra, con cui si sta tornando all’austerity. Serve un cambio di rotta: i salari italiani sono i più bassi in Europa, lo certificano tutte le statistiche che parlano di inflazione e carovita. I contratti non garantiscono nemmeno il recupero di quello che l’inflazione ha mangiato agli stipendi. C’è un problema enorme salariale”.

Leonardi indica Matteo Salvini come la vera causa dei disservizi nei trasporti: “Salvini dovrebbe preoccuparsi degli utenti, i nostri scioperi non sono contro di loro ma per difenderli. Questo vale per i trasporti come per la sanità”.

Battaglia per il diritto allo sciopero – Colautti rivendica la vittoria al Tar come una mossa quasi scontata: “Lo avevamo detto al ministro che rischiava una figuraccia, è la seconda volta che ci precetta e la seconda volta che viene bocciato dal Tar. Nonostante ciò resta un grande problema: c’è un tentativo continuo di attaccare il diritto di sciopero, è inaccettabile, preoccupante e pericoloso”. Salvini, continua, “vuole restringere il diritto di sciopero ancora di più. E però in Italia sullo sciopero abbiamo tra le leggi più dure d’Europa”. Al contrario di quanto avvenuto oggi, il 29 novembre il ministro era però riuscito a ridurre la mobilitazione generale di Cgil e Uil. “Lo sciopero del 13 dicembre è stato proclamato molto prima di quello del 29 novembre di Cgil e Uil. Ma il punto è che il diritto di sciopero non appartiene alla Cgil o all’Usb, ma è dei lavoratori e come tale va difeso da tutte le organizzazioni sindacali e noi ormai siamo la quinta forza sindacale del Paese, forse questo dà fastidio”.

Sponda a Salvini: per Forza Italia sciopero pretestuoso, “Paese non in sofferenza” – “C’è un’esagerazione, perché ne viene indetto uno a settimana – ha dichiarato a Restart su Rai 3 il senatore di Forza Italia Dario Damiani – Ecco perché si interviene con la precettazione”.

Il parlamentare azzurro si è lanciato nel ritratto di un’Italia che scoppia di salute, in pieno rilancio grazie al governo Meloni e alla finanziaria in discussione: “C’è una Manovra che su 28 miliardi e mezzo destina 19 miliardi a famiglie e redditi bassi, stabilizza il taglio del cuneo fiscale, destina un miliardo e mezzo alle famiglie. L’inflazione è la più bassa d’Europa, i dati Istat dicono che c’è il record di occupazione, e in particolare dei contratti a tempo indeterminato, abbiamo un extra gettito fiscale, lo spread è il più basso negli ultimi 15 anni. Non mi pare si possa parlare di Paese in sofferenza”. Ergo: “Scioperare è pretestuoso”.

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Damiani torna all’incontro di due giorni fa al ministero dei Trasporti, per discutere di rinnovo dei contratti nel settore di trasporto pubblico. Un motivo sufficiente per annullare lo sciopero, secondo il senatore forzista: “Anche la motivazione del nuovo contratto collettivo è venuta meno, perché nei prossimi giorni ci sarà l’incontro definitivo per chiudere. In manovra abbiamo messo un miliardo e mezzo di euro per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici. Le risorse ci sono”.



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