Dopo la fase di avviamento ora guarda al suo sviluppo la Rete di Imprese agrituristiche e del turismo rurale “Viaggio nel cuore dell’Umbria”, pensata e realizzata al fine di promuovere un nuovo modo di valorizzare il territorio, basato sulla riscoperta degli attrattori naturalistici, dell’enogastronomia territoriale oltre che dei borghi minori e delle bellezze culturali diffuse che caratterizzano la regione.
Una Rete, costituita in Umbria a fine 2022, che in collaborazione con Confagricoltura Umbria e CAI – Club Alpino Italiano ha aderito al bando “PSR Umbria 2016-2020, misura 16.3.3” che promuove la sinergia tra piccoli operatori agrituristici e del turismo rurale, tour operator e altri soggetti privati, per la promozione di un turismo consapevole e sostenibile nelle aree Natura 2000, così da coniugare la conservazione e il potenziale economico delle risorse naturali tutelate.
Nell’ambito di tale progetto, la Rete di Imprese ha iniziato a promuovere il marchio “Umbria Green Holidays” con l’obiettivo principale di integrare l’offerta base delle aziende aderenti, già ricca e diversificata, con un progetto innovativo: veicolare l’idea dell’Umbria come un unico e grande Parco naturale diffuso, un patchwork variegato di aree Natura 2000 in cui gli operatori agrituristici e del turismo rurale svolgono il ruolo di interpreti/custodi.
Per fare il punto sul progetto, venerdì 13 dicembre nel Salone d’Onore di Palazzo Donini a Perugia (sede della Regione Umbria) si è tenuta una conferenza stampa con i promotori dell’iniziativa e le istituzioni coinvolte.
“Conclusa la prima fase del progetto ora sta per partire la seconda, quella sul campo, con l’obiettivo di allargarci ad altre strutture aderenti e quindi a nuove aree” ha affermato Gino Martinelli, presidente Umbria Green Holidays, per poi aggiungere: “L’intenzione del progetto è quello di soddisfare un cliente sempre più fluido nelle motivazioni e difficile da profilare con le tecniche classiche di segmentazione, perché richiede esperienze memorabili molto diversificate e una personalizzazione elevata della propria esperienza di soggiorno. Dal portale umbriagreenholidays.it è già possibile organizzare una vacanza su misura, ma in futuro anche attraverso un tour operator sarà possibile scegliere dei pacchetti già preparati”.
Un progetto – è stato spiegato – che non ha bandiere ed è senza steccati, aperto quindi a tutte le associazioni di categoria. Oltre a strutture socie di Confagricoltura sono infatti già presenti realtà che appartengono a Cia e Coldiretti. “Incentiveremo ancora di più i nostri associati ad aderire al progetto e procederemo a sviluppare la sinergia con altre regioni limitrofe” ha commentato Adolfo Onori, presidente Agriturist Umbria.
Già sono stati fatti incontri con i gruppi regionali delle aree vicine, come ha ricordato Maria Luisa Spantini: “Questo progetto ci trova in prima fila con un bel lavoro fatto per l’individuazione dei sentirei – ha dichiarato la presidente del Gruppo regionale CAI Umbria – e ora i nostri volontari continueranno a fare manutenzione che tra l’altro è l’aspetto più delicato per mantenerli vivi”.
In collaborazione con il CAI – Club Alpino Italiano sono state infatti selezionate 55 delle 95 ZSC (Zone Speciali di Conservazione) del territorio umbro, suddiviso in 5 aree omogenee, e in ciascuna di esse sono stati individuati uno o più sentieri escursionistici significativi che lo stesso CAI si è impegnato a manutenere nel corso del tempo (al momento sono 80 i sentieri individuati, per oltre 1000 km di percorsi, che offrono ai visitatori un ventaglio di esperienze senza precedenti).
A ciascuna di tali 55 aree Natura 2000 è abbinata una struttura agrituristica o del turismo rurale, che funge da suo punto di informazione e che propone un turismo di qualità con le migliori soluzioni per una vacanza verde e sostenibile.
Apposite convenzioni con le principali associazioni delle guide escursionistiche (AIGAE e LAGAP) consentono di organizzare, su richiesta, visite guidate alle aree stesse, con un esperto narratore del territorio che consenta di perlustrare questi veri e propri scrigni di sostenibilità e biodiversità spesso sconosciuti.
Così come l’adesione alla Rete di aziende agricole, punti ristoro, punti vendita di prodotti tipici (sia enogastronomici che artigianali), e di gestori/noleggiatori di attività/attrezzature sportive outdoor (ebikes, canoe, cavalli), consente di creare e commercializzare pacchetti/esperienze completi per una vacanza a 360° nella Natura dell’Umbria (con l’ausilio di un portale dedicato e di un tour-operator specializzato).
La fase di avviamento del progetto, finanziata con la misura 16.3.3 del PSR Umbria, termina il 31 dicembre 2024. Comincerà quindi ora quella di implementazione e sviluppo, che prevede di coinvolgere tutte e 95 le Zone Speciali di Conservazione dell’Umbria e di allargare la base delle strutture agrituristiche (che al momento sono 30).
Un ulteriore step del progetto è soprattutto quello di estendersi alle regioni limitrofe (Marche, Toscana, Emila Romagna, Lazio, Abruzzo) in modo da creare un grande distretto del turismo green e sostenibile, in cui il Sentiero Italia CAI (di recente ribattezzato Sentiero dei Parchi) funge da spina dorsale lungo l’Appennino, con il patchwork delle aree Natura 2000 che ne consente l’estensione sui 2 versanti fino alle rive del Mediterraneo (Tirreno e Adriatico).
Attraverso un messaggio video inviato ai presenti è intervenuto anche Luca Santini, presidente Federparchi – Federazione italiana parchi e riserve naturali: “Da parte di Federparchi è sempre un piacere parlare di iniziative che riguardano il cuore verde d’Italia. Questo progetto in particolare è la dimostrazione di grande attenzione e maturità su temi importanti, vista la volontà di inserire all’interno di una programmazione comune un sistema di aree protette dove si fa una agricoltura di qualità. L’Umbria è avanti in questo ambito, per un turismo come attività che può portare economie e finanze importanti in territori dove ci sono aree protette e Federparchi attraverso la Carta europea del turismo sostenibile sta certificando questi percorsi”.
Tra le idee ambiziose del progetto “Umbria Green Holidays”, come ha ricordato infine anche il presidente Martinelli, c’è anche quella di aderire a questa Carta europea.
Un “momento importante per il turismo Umbria” è stata definita questa fase del progetto da parte di Federico Sisti, segretario regionale Camera di Commercio dell’Umbria: “Questo perché abbiamo davanti qualcosa che è tutto quello che si deve fare in materia, ovvero mettere insieme imprenditori e associazioni guardando all’essenzialità che è quella di far vivere l’esperienza Umbria attraverso una modalità più autentica per la regione. Un turismo lento e sostenibile, legato alla natura, è quello di punta del sistema turistico regionale. Questo modello va anche nella direzione di rispondere con quello che mi piace definire ‘open tourism’ alla problematica dell’over tourism”.
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