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Produttori e trasformatori potranno affrontare le crisi
Insieme l’Università Cattolica di Piacenza, 2 caseifici e 11 aziende agrozootecniche
Zaghini: uno strumento per adeguare le produzioni ai mercati dalle stalle al consumo
Desenzano del Garda (BS)– Due anni di lavoro in stretta collaborazione tra aziende zootecniche, caseifici e università si concludono con la creazione di un software, strumento importante per la gestione della filiera del Grana Padano, il formaggio DOP più consumato nel mondo.
Obiettivo raggiunto dunque per il progetto di Ricerca ResilientGranaPadano, Co-finanziato dal FEASR Operazione 16.2.01come “Progetto Pilota e sviluppo innovazione del Programma Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Lombardia”, che ha visto il Consorzio di Tutela come capofila e curato dall’università cattolica di Piacenza in collaborazione con due aziende produttrici di Grana Padano, la Latteria Sant’Angelo e il Caseificio San Donato e con 11 aziende agrozootecniche.
Il progetto ha promosso la creazione di un software simulatore, «modello di dinamiche di sistema», per permette di condurre analisi di scenario a livello territoriale di medio-lungo periodo, in grado di stimolare e trainare le scelte del sistema di produzione del Grana Padano DOP in condizioni di mercato anche instabili al fine di rendere lo specifico sistema di produzione sempre più resiliente agli shock di mercato, ai cambiamenti climatici e alle crisi internazionali.
I primi soggetti ad utilizzare su base volontaria il software sono le aziende agro-zootecniche produttrici di latte iscritte alla filiera di produzione del formaggio Grana Padano Dop e i caseifici trasformatori della loro materia prima. Contemporaneamente lo strumento sarà disponibile anche per aziende agro-zootecniche di altre filiere lattiero casearie, non solo in Lombardia, che un’intensa attività di comunicazione e diffusione dei risultati di progetto informerà in modo approfondito sulle potenzialità del modello di programmare l’attività della filiera.
Il progetto punta infatti a rendere la filiera più resiliente ai cambiamenti offrendo ai suoi protagonisti un modello previsionale di medio-lungo periodo in grado di prevedere non unicamente la disponibilità del latte a livello aziendale. Si tratta di una scelta necessaria per consentire a produzione e commercializzazione dei prodotti lattiero-caseari di affrontare cambiamenti organizzativi e di mercato che nascono soprattutto da situazioni di emergenza, come è stata la pandemia.
Il software sarà facilmente utilizzabile sia da allevatori che da trasformatori di prodotti lattiero-caseari a supporto delle decisioni da loro assunte in condizioni di mercato e ambientali differenti. Essere in grado di prevedere la produzione di latte anche in funzione di decisioni aziendali consente così al trasformatore di rimodulare i conferimenti in base alla quantità di prodotto finito richiesto dal mercato oppure, se necessario, di destinare il latte ad altre produzioni.
“Sarà quindi possibile verificare la produzione di latte a livello di caseificio, compresa la sua qualità, come approvvigionamento, trasformazione e produzione di formaggio a livello di comprensorio con un orizzonte temporale di medio-lungo periodo – sottolinea il presidente del Consorzio Tutela Grana Padano, Renato Zaghini -. Inoltre si definiranno scenari sugli output del sistema produttivo in funzione dei cambiamenti imposti e previsti che riguardano i prezzi delle materie prime sul mercato, gli approcci e le migliorie sotto il profilo nutrizionale, tecnico e manageriale che possano essere attuate in stalla. Si potranno allo stesso tempo cogliere gli effetti della diversificazione della richiesta del consumatore e delle politiche regionali, nazionali e comunitarie che influenzano il sistema di produzione del latte e del formaggio. Quindi, sarà uno strumento utile per tutti i nostri consorziati”.
Il software sarà presentato nel convegno finale in programma martedì 17 dicembre 2024 dalle ore 10.30 nella sede del Consorzio Tutela Grana Padano. Essendo limitato il numero di posti in presenza disponibili, sarà possibile parteciparvi anche attraverso la piattaforma TEAMS. La partecipazione dovrà quindi essere comunicata all’indirizzo di posta elettronica: a.boldini@granapadano.com, entro venerdì 13 dicembre 2024. Ai lavori parteciperanno tra gli altri il Prof. Martino Cassandro, il Prof. Riccardo Negrini, il Prof. Antonio Gallo ed il Prof. Alberto S. Atzori, oltre a responsabili tecnico-scientifici e a amministratori del Consorzio Tutela Grana Padano.
Iniziativa realizzata nell’ambito del Progetto (ResilientGranaPadano), cofinanziato dal FEASR Operazione 16.2.01 “Progetti pilota e sviluppo di Innovazione” del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 della Regione Lombardia.
Capofila del partenariato è Consorzio Tutela Grana Padano, realizzato con la collaborazione di Università Cattolica del Sacro Cuore, Caseificio Sociale San Donato Soc. Agricola Coop, Latteria Sociale S. Angelo Soc. Agr. Coop, Soc. Agr. Gorni Silvestrini Gianni e Gabriele S.S., Allevamenti Guerrina di Ettori A. e G. Snc Soc. Agr, Soc. Agricola Be_a Tosini S.S, Soc. Agr. Volongo di Azzini Andrea e Vigilio S.S., Soc. Agr. Torreggiani Morgan e Daniele S.S., Barili Alessandra e Angelo Soc. Semplice Agr., Soc. Agr. Bozzi S.S., Amadini Renzo, Soc. Agr. Deco’ Luigi e Alberto S.S., Soc. Agricola Carrobbio S.S., Soc. Agricola Martelli Giacinto e Giovanni S.S..
Autorità di gestione del Programma: Regione Lombardia.
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