Ponte Rantin, rampa verso il futuro

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Dopo oltre un anno di lavori, ieri è stato ufficialmente inaugurato il ponte Rantin, situato lungo l’idrovia Po-Brondolo. L’opera rappresenta una delle infrastrutture più attese e strategiche per il territorio del Polesine, che ha lo scopo di rendere navigabile il Canalbianco Tartaro, con importanti implicazioni sia dal punto di vista economico che turistico. La cerimonia ha avuto inizio nella sala municipale del Comune di Loreo, ospitata dal sindaco Moreno Gasparini. C’era anche il vicepresidente e assessore alle Infrastrutture Elisa De Berti, l’assessore regionale al Territorio Cristiano Corazzari, Alessandra Grosso, direttore generale di Infrastrutture Venete, Michele Grossato, sindaco di Rosolina, il prefetto di Rovigo Franca Tancredi, mentre ha celebrato il taglio del nastro don Stefano.

“Un intervento strategico per il Polesine e per il suo ruolo di snodo nevralgico nei trasporti che rientra all’interno di un più ampio programma di potenziamento della navigazione interna che come Regione stiamo portando avanti da anni. – ha detto il vicepresidente del Veneto De Berti – Obiettivo: implementare l’intermodalità e valorizzare la fruizione non solo commerciale ma anche turistica delle vie d’acqua sul rilancio delle quali, solo negli ultimi tre anni, abbiamo investito 78 milioni di euro in Veneto, una regione che conta più di 500 chilometri di rete navigabile, 223 dei quali appartenenti al sistema Ten-t. Il nuovo ponte Rantin, che vede un contributo di 3,2 milioni di euro da parte della Regione e 2,2 da parte dell’Unione Europea, su un investimento complessivo di 5,4 milioni di euro, attraversa l’idrovia Po-Brondolo, sulla quale transita la maggior parte del traffico tra i porti di Cremona/Mantova ed il Mare Adriatico, collegando il Po dalla conca di Volta Grimana alla laguna di Venezia in località Brondolo di Chioggia. L’intervento svolge, inoltre, una funzione nevralgica per la viabilità locale dato che mette in relazione Cavarzere, Loreo e Rosolina con i grandi flussi di traffico della strada statale Romea”.

“Si tratta di un’opera strategica per Rovigo, unica provincia ad avere l’intermodalità sia con il ferro che con la gomma e l’acqua – è intervenuto l’Assessore Regionale al Territorio, Cristiano Corazzari – Il nostro impegno è quello di rendere il territorio sempre più attrattivo per il mondo economico, e in quest’ottica vi rientra lo sforzo per avere infrastrutture efficienti e moderne anche nell’ottica di sostenere lo sviluppo della Zls”. “Un’opera che, oltre a portare lustro ed orgoglio a Loreo e al territorio, sottolinea quanto importanti e strategici siano gli investimenti legati alla viabilità ed alle opere pubbliche in generale – ha dichiarato il Sindaco di Loreo, Moreno Gasparini – un volano di sviluppo su vasta scala per territori con grandi potenzialità come oggi è il nostro Polesine”. “L’apertura di questo ponte va ad unire due realtà abitative – ha aggiunto il primo cittadino di Rosolina, Michele Grossato – evitando i disagi avuti in questi anni dai nostri concittadini e ripristinando un’arteria importante usata dai turisti del “Cavarzerano” e della “Bassa Padovana” che raggiungono le nostre spiagge”.

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“Oltre ai lavori sulla struttura – spiega il Direttore Generale di Infrastrutture Venete, Alessandra Grosso – sono state completate le rampe di accesso al ponte, demolite le pile centrali della vecchia struttura e migliorate tutte le opere stradali, impiantistiche e di finitura, garantendo così una soluzione innovativa ed efficiente. Un passo fondamentale per aumentare la competitività del territorio, dando nuovo impulso all’idrovia e contribuendo concretamente allo sviluppo della rete di trasporto regionale”.

Il nuovo ponte Rantin ha una struttura ad arco, a campata unica, senza pile in alveo, lunga 72 metri e larga 13, a carreggiata unica e con una corsia per senso di marcia. Il progetto ha visto anche la realizzazione di nuovi impianti di pubblica illuminazione e di videosorveglianza, oltre che di monitoraggio delle strutture. L’idrovia Po-Brondolo, sulla quale transita la maggior parte del traffico idroviario tra i porti di Cremona/Mantova ed il Mare Adriatico, collega il Po dalla conca di Volta Grimana alla laguna di Venezia in località Brondolo di Chioggia. E’ lunga 19 chilometri ed è suddivisa in due parti separate dalle conche di navigazione di Cavanella d’Adige, in corrispondenza dell’attraversamento del fiume Adige. Realizzata alla fine della I Guerra mondiale, è stata oggetto di interventi di adeguamento, gli ultimi dei quali negli anni ’80, relativi all’allargamento del Canale.





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