In casa Lane c’è la volontà è di dimostrare che è stata solamente una battuta d’arresto, e questa è la speranza di tutti i tifosi del L.R. Vicenza. I biancorossi, prima del match di Trieste, arrivavano da un momento ampiamente positivo per cui ora c’è da riprendere un cammino che ha subito uno stop in attesa di sapere come andrà a finire il prossimo turno di campionato ed il recupero del Padova che si svolgerà mercoledì sera (fischio d’inizio alle 20.30) in quel di Chioggia contro l’Union Clodiense uscita sconfitta anche dall’Atalanta U23 nel recupero della 17esima giornata giocato l’altro ieri. Il L.R. Vicenza che dovrà fare a meno di Marco Carraro espulso contro la Triestina e pian piano sta reintegrando in rosa i lungodegenti Ronaldo e Ferrari anche se per ovvie ragioni non saranno ancora a disposizione. Nel Trento è out il solo Frosinini, come annunciato dal tecnico Tabbiani, mentre non sono stati convocati i giovani Puzic e Zanon (centrocampisti rispettivamente 2006 e 2005) e Ruffato (trequartista classe 2006).
FOCUS TRENTO: sedici risultati utili consecutivi, era da cinquantaquattro anni che il Trento aspettava di eguagliare un record che sembrava impossibile. Questo è il cammino di Tabbiani&Co che in diciotto partite giocate si sono aggiudicati un quarto posto meritato, anche perchè quando ottieni sedici risultati utili consecutivi non è mai un caso. Nell’ultima partita il Trento è uscito sconfitto (in casa) contro il Novara di Giacomo Gattuso che ha rimontato il gol iniziale del solito Di Carmine. Decisivi i due rigori concessi agli ospiti (e siglati da Ranieri), e il gol di Morosini. Prima di questa sconfitta il Trento aveva ottenuto tre vittorie con Alcione Milano, Feralpì Salò e Giana Erminio, con due pareggi con Albinoleffe e Renate. Il Trento ha finora siglato ventidue reti (come la Feralpìsalò) di cui dieci realizzate dalla punta Di Carmine, e subite diciotto. Come scritto pocanzi l’unico indisponibile resta Frosinini, con Reda e Disanto che recuperano per la panchina.
IL MISTER AVVERSARIO: LUCA TABBIANI
4-3-3 è il modulo applicato, quasi un marchio di fabbrica per Luca Tabbiani che inizia la sua carriera da allenatore in Liguria tra Vado e Lavagnese. Un cammino caratterizzato da tanta passione, i primi risultati lo vedono conquistare una salvezza e i playoff di serie D, prima di iniziare la lunga avventura con i colori del Fiorenzuola. L’impresa più bella con la società emiliana resta sicuramente la promozione in serie C dopo vent’anni di attesa, un rapporto durato quattro anni e caratterizzato da tanti momenti felici. Il momento di massima esaltazione è arrivato durante la stagione 2022/2023, con i rossoneri che hanno addirittura sfiorato le vette alte della classifica grazie a un grande girone d’andata. Poi l’addio e la partenza per il grande appuntamento, il Catania. In Sicilia le cose però non sono andate come sperato, ed infatti dopo una prima parte di stagione con più bassi che alti, Tabbiani viene esonerato dal club etneo avendo la possibilità, a gennaio, di tornare al Fiorenzuola, chiamato a rialzare la testa degli emiliani dopo un brutto girone di andata. La rimonta nel girone di ritorno porta il Fiorenzuola ai play out, ma le speranze di salvezza cadono nel doppio confronto play out con il Novara.
IL PERICOLO: SAMUEL DI CARMINE
Un’altro di quelli che non ha veramente bisogno di presentazioni in questa categoria, per lo meno dal lato sportivo. Trova l’ispirazione non da uno qualunque, Omar Gabriel Batistuta, il senso del gol donato da papà Emidio ex giocatore del Cagliari e del Livorno tra le altre. Fiorentina, QPR, Gallipoli. Sono tredici con il Trento le squadre che cambierà Samuel. A marzo 2023 scompare il padre, una “botta” dura tanto da arrivare a pensare di smettere di giocare perchè Samuel è consapevole che se è lui, è grazie a papà Emidio. Di Carmine non riusciva più a giocare, i tifosi l’hanno capito e l’affetto di Catania sarà difficile da dimenticare. A febbraio però Samuel si rompe alcune dita dei piedi, e il detto dice bene quando sostiene “che le parole fan più male di un pugno“ si sente definito come un fallito, come finito, addirittura come quello che “non si regge più in piedi”. Questa estate Samuel pondera bene la decisione di andare a Trento, ma alla fine accetta e questo lo fa per una persona, Luca Tabbiani, che l’ha allenato per sei mesi a Catania, l’ha fatto segnare, ed ora lo fa segnare anche a Trento. Si, perchè per Tabbiani Di Carmine è l’attaccante perfetto per il suo tipo di gioco. Può senza dubbio definirsi il pericolo numero uno per la difesa biancorossa, sono dieci i gol siglati sino ad ora, pari ad un gol ogni qualcosa in più di cento minuti. Ha giocato 1084′, dodici volte dall’inizio e quattro da subentrato, ma la cosa fondamentale per Di Carmine, oltre ai gol, è aver ritrovato l’amore per il calcio, giocare con il sorriso, ed essere felice con i suoi nuovi compagni del Trento.
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