Sassari. L’assessore regionale dei Lavori pubblici, Antonio Piu, ha presentato in conferenza stampa giovedì mattina a Sassari, nella sede di AREA, la gara europea a procedura aperta per la conclusione dell’accordo quadro “RinnovArea”, primo intervento attuativo del Piano straordinario di interventi sulle case popolari. All’incontro con i giornalisti hanno partecipato anche Matteo Sestu, amministratore unico di Area; Adelia Flavia Murru, direttrice generale di Area; Cinzia Lilliu, direttrice generale della Centrale regionale di committenza (Crc) e Roberta Kapler, responsabile unico di progetto dell’Accordo quadro.
L’accordo quadro RinnovArea, di un importo complessivo di 120 milioni di euro di lavori, si inserisce su un programma 200 milioni di euro compresi di costi di progettazione che trova copertura nel Piano straordinario di interventi sulle case popolari di complessivi 300 milioni di euro. Il Piano straordinario è finanziato per 230 milioni grazie all’Accordo per la Coesione 2021-2027 che si aggiungono ai 70 milioni di euro già messi in campo dalla Regione.
Sin dal suo insediamento l’assessore ha lavorato insieme ad Area e alla Centrale di Committenza Regionale, alla progettazione di uno strumento, quale è quello dell’Accordo Quadro, in grado di selezionare operatori economici capaci di operare sul territorio ed eseguire i lavori nel rispetto dei tempi programmati.
La cura e il miglioramento nella gestione del patrimonio edilizio da parte dell’Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa (Area) si realizzerà attraverso la definizione di interventi programmati di manutenzione ordinaria e straordinaria in tutto il territorio regionale. «Ho fissato fin da subito come priorità del mio lavoro quello di mettere mano all’edilizia residenziale pubblica – ha evidenziato Piu – con il mio assessorato vogliamo incidere su questo settore, uno di quelli che la nostra Regione ha trascurato per troppo tempo. Dall’inizio del mio mandato, nei mesi scorsi, oltre alle risorse programmate dalla deliberazione n. 24/87 del 22 maggio 2024 approvata su mia proposta, sono stati reperiti altri 230 milioni a valere sui fondi dell’Accordo per la Coesione 2021-27, per arrivare a complessive risorse pari a 300 milioni. Si tratta di un importante stanziamento con il quale si dovrà mettere mano a tutto il patrimonio di Area». L’impegno dell’Assessorato poggia sui risultati di analisi e monitoraggio svolti insieme all’Agenzia Regionale per l’Edilizia Abitativa (Area) sul patrimonio di edilizia residenziale pubblica in tutto l’ambito regionale, con cui si rileva l’esigenza improcrastinabile d’interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria di numerosissimi edifici e di garantire condizioni di efficienza prestazionale e funzionale degli alloggi.
«Abbiamo ritenuto l’Accordo quadro – ha spiegato l’assessore Piu – lo strumento più agile per la buona riuscita degli obiettivi, capace di soddisfare il fabbisogno già quantificato e aperto alle ulteriori richieste nel lungo periodo». La distribuzione dei fondi sulle varie aree territoriali è stata definita sulla base di un criterio oggettivo, che è quello del numero degli alloggi ERP (Edilizia Residenziale Pubblica): a Cagliari, con n. 7.002 alloggi sono stati assegnati euro 35.150.000, a Sassari con n. 6.553 alloggi euro 32.900.000, a Carbonia-Iglesias con n. 4.327 alloggi, euro 21.720.000, a Nuoro con n. 3.511 alloggi euro 17.600.000 e a Oristano con 2.515 alloggi 12.630.000 euro.
La Gara europea a procedura aperta ‘RinnovAREA’ per il triennio 2025-2027 ha fissato la scadenza per la presentazione delle offerte al 28 gennaio 2025 alle 13. La Gara è finalizzata alla conclusione di un accordo quadro con diversi operatori economici, per l’affidamento di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria da eseguire su immobili in uso o di proprietà dell’Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa.
La procedura è suddivisa in nove lotti prestazionali per un importo complessivo di euro 120 milioni di lavori e oneri della sicurezza. «Questo impegno in termini pratici – ha sottolineato l’assessore – oltre a risolvere annose situazioni abitative, avrà una ricaduta economica sul territorio individuando una strategia che includa le imprese locali. In termini di metodo rappresenta un cambio di passo sostanziale e concreto di attenzione alla persona, sostenuto da risorse ingenti, perché sono convinto che non c’è dignità per nessuno senza un abitare sostenibile. Credo fermamente – ha concluso l’esponente dell’Esecutivo regionale – che dalle periferie possa nascere una rivalsa dal punto di vista socioeconomico».
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