Fai-Cisl Abruzzo Molise avvia il percorso congressuale con focus sull’agroalimentare

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Si è tenuto a Chieti il Consiglio Generale della Fai-Cisl Abruzzo Molise, un incontro fondamentale per avviare la fase congressuale che vedrà la federazione impegnata in un confronto attivo nei prossimi mesi. Sotto la direzione del Segretario Generale Franco Pescara, i partecipanti hanno esaminato con attenzione lo stato del comparto agroalimentare, un settore chiave per l’economia locale.

Focus sul comparto agroalimentare: risultati e sfide future

L’incontro è iniziato con l’intervento di Pescara, che ha messo in evidenza i risultati positivi ottenuti nel 2024 nel campo della rappresentanza sindacale nelle imprese agroalimentari. Donando particolare importanza al rinnovo dei Contratti Provinciali di Lavoro , sottoscritti nelle ultime settimane, il Segretario ha dichiarato che queste nuove intese offriranno maggiori tutele e aumenti salariali per circa 1,5 milioni di lavoratori del settore. Nonostante questi traguardi, Pescara ha sottolineato l’importanza di consolidare i risultati raggiunti, spingendo per una maggiore partecipazione dei lavoratori nella definizione delle strategie aziendali.

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Il settore agroalimentare, secondo Pescara, rappresenta una opportunità fondamentale per promuovere lo sviluppo locale. Affermare il valore delle professionalità e delle competenze di chi lavora nel comparto sarà cruciale per affrontare le sfide future. Con l’approccio di coinvolgimento attivo, la federazione si prepara a organizzare assemblee nei luoghi di lavoro, che si terranno nelle prossime settimane, per presentare le proposte e le idee della Fai-Cisl.

Il congresso del 26 marzo: un’occasione di dialogo e confronto

Un appuntamento significativo per la Fai-Cisl Abruzzo Molise sarà il congresso programmato per il 26 marzo, che rappresenterà un’occasione per un confronto diretto con i lavoratori. Durante l’incontro, i dirigenti della federazione discuteranno le sfide che l’ambiente lavorativo e la società stessa stanno affrontando. Attraverso questo dialogo, Pescara ha evidenziato l’importanza di affrontare responsabilmente e criticamente le questioni di rilevanza attuale, rafforzando il legame tra rappresentanti sindacali e lavoratori.

L’implementazione delle idee emerse durante il congresso sarà fondamentale per affrontare le necessità sempre crescenti del mondo del lavoro. La federazione ha l’obiettivo di agire come un punto di riferimento per un futuro più giusto e sostenibile per il lavoro in Abruzzo e Molise, facilitando la creazione di un ambiente lavorativo che riconosca e valorizzi competenze e professionalità.

La posizione della Cisl su scioperi e legislazione

Durante l’assemblea, è intervenuto anche Giovanni Notaro, Segretario Generale della Cisl Abruzzo Molise, che ha parlato della posizione della Cisl riguardo al recente sciopero generale indetto da altre categorie sindacali. Notaro ha precisato che, sebbene la legge di bilancio del governo presenti margini di miglioramento, essa non giustifica uno sciopero generale. Ha riconosciuto la necessità di mantenere un dialogo costante con le istituzioni, evidenziando che molte proposte avanzate da Cisl sono state integrate nella legislazione.

Notaro ha ribadito che lo sciopero deve avere come obiettivo la realizzazione di risultati concreti per i lavoratori, piuttosto che l’espressione di una opposizione politica. Secondo lui, la Cisl manterrà gli spazi di confronto aperti, lavorando per migliorare le condizioni dei cittadini senza creare conflitti sterili.

L’intervento di Onofrio Rota e le sfide del settore agroalimentare

A chiudere l’assemblea è stato Onofrio Rota, Segretario Generale Fai-Cisl nazionale, il quale ha sottolineato l’importanza economica del settore agroalimentare, che rappresenta circa un quarto del PIL nazionale. Rota ha evidenziato come l’Italia si stia avviando a chiudere il 2024 con un export che sfiora i 70 miliardi di euro, tuttavia, ha avvertito di sfide imminenti riguardanti il reddito, il welfare e l’innovazione tecnologica, tutte tematiche che richiedono attenzione e azioni concrete.

Uno dei punti focali del suo discorso è stata la crisi demografica, che porterà a una carenza di lavoratori nel mercato del lavoro italiano nei prossimi anni. Le stime indicano che, entro il 2030, ci saranno circa 730 mila lavoratori in meno, e questo numero potrebbe aumentare fino a 4,6 milioni entro il 2050. Rota ha esortato ad una attenta riflessione sulle dinamiche globali e locali, tenendo conto delle difficoltà che vari paesi stanno attraversando. Ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una classe dirigente sindacale che possa affrontare questi cambiamenti, dimostrando competenza e preparazione per interpretare le evoluzioni del settore.

Ultimo aggiornamento il 5 Dicembre 2024 da Marco Mintillo

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