In finanza, il concetto di “cigni neri” descrive eventi estremamente rari, imprevedibili e di grande impatto sui mercati. Accadimenti che sfuggono alle abituali stime, basate su dati storici, ma che al tempo stesso non possono essere del tutto esclusi. I cigni neri sono alla base delle “Previsioni Oltraggiose” di BG Saxo, che in passato ha correttamente pronosticato la Brexit, il boom delle criptovalute nel 2017 e il ritorno degli investimenti nei combustibili fossili nel 2022.
Le “Previsioni Oltraggiose” di BG Saxo
Ogni anno, il broker nato dalla collaborazione tra Saxo Bank e Banca Generali ipotizza alcuni scenari estremi con effetti di grande portata a livello economico, scientifico e geopolitico. Queste audaci previsioni, contenute nelle cosiddette “Previsioni Oltraggiose”, hanno lo scopo di stimolare il dibattito su eventuali sconvolgimenti improbabili ma non inverosimili.
“La situazione geopolitica e sociale si presenta globalmente più complessa e confusa che mai. In un contesto già segnato da profonde trasformazioni e tensioni che attraversano il pianeta sin dal periodo post-pandemico, gli eventi straordinari che hanno caratterizzato il 2024 ci impongono una riflessione sull’imprevedibilità del nostro mondo”, dichiara Gian Paolo Bazzani, CEO di BG Saxo. “BG Saxo ha delineato una serie di scenari ipotetici e audaci per il 2025 che, per quanto inverosimili, cercano di stimolare un dibattito su quanto sia fondamentale prepararsi a un futuro sempre più caratterizzato dalle incertezze”.
Gli 8 cigni neri di BG Saxo per il 2025
Ecco dunque i cigni neri che secondo il broker potrebbero materializzarsi l’anno prossimo, seppur con una probabilità infinitesimale.
La crisi del dollaro USA dopo la rielezione di Trump
La rielezione di Donald Trump potrebbe inaugurare un periodo di instabilità economica globale. Con l’introduzione di dazi generalizzati sulle importazioni e l’istituzione del Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE) gestito da Elon Musk, il dollaro USA potrebbe crollare. Questo favorirebbe criptovalute, denaro digitale, oro ed euro, destabilizzando il sistema finanziario internazionale.
Nvidia supera Apple diventando l’azienda tech più redditizia
Nvidia potrebbe raddoppiare il valore di Apple grazie a un chip rivoluzionario in grado di moltiplicare fino a 25 volte le prestazioni dell’intelligenza artificiale a parità di consumo energetico. Questo balzo tecnologico, spinto dalla crescente domanda di AI e dai costi energetici elevati, potrebbe portare le azioni Nvidia a superare i 250 dollari.
La Cina scommette su incentivi fiscali per rilanciare l’economia
Dopo aver alimentato una gigantesca bolla del debito, la Cina potrebbe introdurre incentivi fiscali per un valore di oltre 50.000 miliardi di yuan (circa 7.000 miliardi di dollari). A queste misure si aggiungerebbero riforme sociali per migliorare la qualità della vita, come la riduzione dell’orario lavorativo.
La prima bio-stampa 3D di un cuore umano
Nel 2025, la tecnologia del bioprinting potrebbe consentire la creazione del primo cuore umano completamente funzionale. Grazie a scansioni ad alta risoluzione e biostampanti avanzate, gli scienziati potrebbero rivoluzionare il settore sanitario, prolungando la vita di milioni di persone e aprendo nuove opportunità di investimento.
Il declino dell’OPEC e la crisi del petrolio
Con la crescente diffusione dei veicoli elettrici e la riduzione dei costi delle batterie, il petrolio potrebbe perdere centralità. Alcuni Paesi chiave potrebbero lasciare l’Opec, portando a un aumento della produzione e ad un crollo del prezzo del greggio.
Una tassa sui data center per contrastare la crisi energetica
L’aumento dei costi dell’energia potrebbe spingere gli Stati Uniti a introdurre una tassa sui data center più energivori. Questo scenario stimolerebbe investimenti in energie rinnovabili ma potrebbe anche alimentare l’inflazione legata ai costi energetici.
Il collasso di un gigante assicurativo dopo una catastrofe climatica
Un evento climatico di portata eccezionale potrebbe causare il fallimento di una grande compagnia assicurativa negli USA. Il governo sarebbe costretto a intervenire per prevenire una crisi di sistema, con conseguenze significative per i premi assicurativi e i valori immobiliari.
La sterlina torna ai livelli pre-Brexit
Un nuovo governo laburista nel Regno Unito potrebbe rilanciare la sterlina attraverso politiche fiscali e incentivi agli investimenti interni. Questo porterebbe la moneta a rafforzarsi contro l’euro, toccando valori pre-Brexit, in area 1,27 euro per sterlina.
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