Un secolo di sport e storia: la scuola “Principe di Piemonte” celebra il centenario nel segno della Leonardo e non solo.

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Cento anni di storia, di sport e di formazione. La scuola “Principe di Piemonte” di Reggio Calabria ha celebrato nei giorni scorsi il suo centenario con una serie di iniziative dedicate all’importante ricorrenza. Presenti all’evento la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “Vitrioli-Principe di Piemonte-Galilei-Pascoli”, Maria Morabito, le autorità cittadine con il sindaco Giuseppe Falcomatà, e persino Emanuele Filiberto di Savoia, erede dell’ultima stirpe monarchica in Italia.

Per l’occasione, l’edificio scolastico ha ospitato una mostra di cimeli e documenti d’archivio che ripercorrono un secolo di vita dell’istituto, testimoniando il suo ruolo fondamentale nella formazione e nello sport reggino.

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Un cortile, mille storie di sport

“Quanto è stato importante (e ci auguriamo lo sarà) il Principe di Piemonte per il movimento sportivo reggino? Tantissimo.”

La mostra storica, allestita all’interno del plesso scolastico, racconta proprio questo legame profondo con lo sport. Un documento, firmato da Pino Pellicanò, testimonia i primi passi dello sport nel cortile della Scuola di Piazza Castello, dove addirittura s’insediò la prima sede del Comitato Regionale della Federazione Italiana Pallavolo, allora guidato dal pioniere del volley calabrese prof. Giulio Campagna, Funzionario del Provveditorato agli Studi di Reggio, dal suo vice Domenico Alati, maresciallo dei VV.FF. e dal fiduciario arbitri Peppe Cormaci.

Il cortile del “Principe” era un vero e proprio centro polisportivo:

  • Basket: qui nacque la Leonardo Basket, oggi attiva e tramandata di generazione in generazione a marchio Aleandre Basket con a capo Andrea Pellicanò, figlio di Pino. Tantissimi atleti di livello nazionale sono passati da casa “Leonardo ed Aleandre”, così come professionisti attivi in Calabria,

Volley : il cortile ospitava tutti gli incontri organizzati dalla Fipav, a partire dal campionato nazionale di serie C (la terza serie nazionale di allora) con la nostra città che era rappresentata dal Gruppo Sportivo “Merolillo”, squadra del Comando dei Vigili del Fuoco che aveva sede provvisoria nella vicina scuola media “Venezia Trento” e che sotto la guida del Comandante Eugenio Cannata e di tecnici come Gaetano Cutrona prima e Ninì Falcone successivamente raggiunse livelli altissimi (la serie B di quegli anni, con la Libertas Sbarre). Non solo: su quelle mattonelle si allenavano anche le ragazze della Jeunesse (serie B) di Gianni Calafiore (storico medico della Viola Basket) e della Folgore di Pino Bosurgi, una formazione costituita nella vicina Chiesa della Cattolica dei Greci, su iniziativa di alcune ragazze che frequentavano l’Azione Cattolica. E, nel periodo dell’attività agonistica dei campionati federali di serie C, le sfide tra la Leonardo e i Vigili del Fuoco erano di assoluto richiamo.

Un “sold-out” di attività e di squadre, frequentato da notai, giornalisti, avvocati, medici, professori, docenti universitari, magistrati, politici e personalità cittadine. Nelle foto storiche si riconoscono volti noti della Reggio Calabria di un tempo, da Luigi Aliquò, a Fortunato Licandro e Piero Battaglia, dal direttore didattico di quegli anni, Aricò, al segretario della stessa Scuola Elementare, Libri.

Tra i pionieri del basket reggino, due delle glorie della Viola Basket, i fratelli Pino e Nicola Saccà, si dimostravano abili anche nel volley (VV. FF. Merolillo). E, poi, nella Leonardo: Peppe Smorto, Paolo Tigani, Antonello Silipigni, Maurizio Marzolla, Giovanni Cacciola, Giancarlo Catanese, Antonino Puntorieri, Corrado Trombetta, Antonino Lamberti, Peppe Zimbalatti, Corrado Malaspina, Maurizio Lupo, Francesco e Giovanni Campolo, Fabio Arcudi, Francesco Catone, Enzo Flaviano, Domenico Riitano, Daniele Cantarelli, Renzo Galvano, Tommaso Savio, Nicola Lamberti, Salvatore Gatto, Mimmo Quattrone, Diego Giustra, Carmelo Campolo, Orazio Mallamace, Giovanni Zindato, Pippo Milli, Angelo Rao, Vincenzo Evoli e senza dimenticare lo storico direttore tecnico Cicco Pedà. Mentre con la formazione capitanata da Tonino Crimi (Vigili del Fuoco Merolillo), giocavano: Nuccio Pellicanò, Ninni Romeo, Mimì Morabito, Mario Dito, Paolo Bruno, Nino Romeo, Gigi Speranza, Franco Lenzi, Salvatore Falcone, Pino Nardo, Massimo Salvago, Angelo Dal Moro, Federico Dito, Tino Morabito, Billy Gurnari, Giancarlo Bellieni, Tato Surace e tanti, altri ancora.

Anche il volley femminile aveva un ruolo di primissimo piano: Mariella Trombetta, Maria Pensabene, Leda Lanucara, Mariella Caminiti, Giovanna Silipo, Pinella Zampaglione, Patrizia Monteduro, Letizia Nunnari, Pinella Casciola, Mattia Neto, Mariella Silipo, Maria Vittoria De Blasio, Pina Crucitti, Mirna Cotronei, Daniela Travia, Erina Vespia, Marisa Curcio, Lilly De Stefano, Luisa Ficara, Enrica Strati, Antonietta Malamo, Paola Pensabene, Teresa Amodeo, Lilia Smorto, Giovanna De Stefano, Serena Travia, Lucia Lammendola, Paola Rotondo, Maria Giustra, Carla Muscatello, Patrizia Muscatello, sono solo alcune delle ragazze dell’epoca che fecero la storia della Leonardo Volley, con una memorabile partecipazione alla prima finale nazionale dei Giochi della Gioventù di Roma (giugno 1969) ed una qualificazione raggiunta dopo avere primeggiato nella fase interregionale di Salerno, per la gioia dell’allora presidente del Coni Calabria, avv. Oreste Granillo. E, inoltre, tante altre sono state le ragazze che giocavano al Principe di Piemonte con le formazioni reggine: Mirella Dal Moro, Pina Battaglia, Amelia Cogliandro, Tina Raimo, Clorinda Pizzi, Citty Bosurgi, Melina Raimo, Elena Marchetti, Graziella Laganà, Emilia De Angelis, Antonella Panté, Anna Bellia, Adele Biazzo, Luisa Romeo.

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E il basket femminile? Le prime a scendere in campo furono: Loredana Costantino, Maria Grazia De Maio, Valeria Votano, Anna Maria Saraceno, Maia Simonetta, Stefania Di Mauro, Vanessa Di Mauro, Antonella Grillo, Carmen Martino, Tiziana De Maio, Marilù Chiofalo, Adriana Procopio, Maria Cento, Paola Rutella, Stefania Rutella, le sorelle Alberti, Maria Teresa Zavaglia, Maria Rosaria Condemi, Rosalba Zavaglia, Francesca Abenavoli e molte altre ancora in una sorta di fucina di talenti in “rosa”. Ragazze che, successivamente, raggiunsero vette memorabili come una finale nazionale del campionato “allieve”, con un brillante settimo posto conquistato a Ragusa dopo avere sconfitto il Foggia, grazie ad canestro finale messo a segno a fil di sirena da Maia Simonetta e due partecipazioni alle finali nazionali dei Giochi della Gioventù. La prima è avvenuta a Palermo, la successiva a Roma dove la Leonardo Basket ottenne, in campo giovanile, il migliore piazzamento di tutti i tempi raggiunto da una formazione femminile calabrese: un quarto posto finale alle spalle di Albino, Ancona e Roma. Ma, per approdare alla finale tricolore ospitata nella capitale, le piccole ragazze reggine si resero protagoniste di un vero e proprio “exploit” ottenendo la qualificazione, grazie alla vittoria conquistata nel Palazzetto dello Sport di Isernia, contro le coetanee di Messina. Inoltre, nel Minibasket, la Leonardo ha portato avanti un’attività ludico-sportiva di rilievo con: Sergio Campolo, Emanuele Del Zaino, Stefano Poeta, Giuseppe Grillo, Antonino Saraceno, Antonino Cuzzola Piero Grillo, Vittorio Alberti e numerosissimi, altri ragazzi che, successivamente, operarono la loro scelta di proseguire l’attività agonistica presso altre società cittadine.

Un futuro di sport e formazione

Il resto sono i ricordi dei maestri Santagati e Scarfò, che nei primi anni ’50 introdussero nell’Istituto i fratelli Pino e Franco Pellicanò. Senza i loro insegnamenti, probabilmente niente di tutto questo si sarebbe potuto realizzare.

Oggi, la speranza è che il “Principe di Piemonte” con tutti i suoi spazi possa tornare ad essere una “palestra” che consenta ai ragazzi e alle ragazze di avvicinarsi alla pratica ludico-sportiva, promuovendo la partecipazione anche di alunni con varie forme di diversità poiché il gioco e lo sport facilitano le relazioni e gli incontri, oltre ad esaltare i valori della cooperazione.

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