La Sala Almeyda dell’Archivio Storico comunale in via Maqueda ha ospitato giovedì 12 dicembre i lavori del primo workshop “Palermo/Cina” promosso da Confimprese Palermo con prestigiosi partner, con l’obiettivo di continuare a lavorare e a crescere con la comunità cinese. L’associazione presieduta da Giovanni Felice ha chiamato a raccolta istituzioni e rappresentanti del mondo imprenditoriale, operatori e albergatori per discutere del futuro delle relazioni già proficue con l’Estremo Oriente.
Il workshop “Palermo/Cina”: focus sul turismo
Nel corso della mattinata in cui si è svolto il workshop “Palermo/Cina“, uno dei momenti più importanti è stata la presentazione dei dati di Trip.com Group, leader globale nei servizi di viaggio, che evidenziano un trend di crescita significativo per la città e il suo territorio. I rappresentanti hanno evidenziato che l’evento di Confimprese Palermo è “un momento cruciale per analizzare il potenziale di questo segmento turistico in crescita”.
Stando al quadro illustrato, Palermo si conferma una delle destinazioni emergenti più apprezzate dai turisti cinesi, grazie alla sua autenticità e alle esperienze uniche che offre rispetto alle mete italiane più tradizionali. I dati raccolti, confrontando l’anno 2024 con il precedente, mostrano in particolare un aumento del +90% nelle prenotazioni verso il capoluogo siciliano sulle piattaforme del gruppo. Questo risultato posiziona la città come una delle mete preferite dai viaggiatori cinesi in Italia, con un 40% delle presenze internazionali in città attribuibile proprio a questo mercato in rapida crescita.
Più in generale Palermo, insieme a Catania, si distingue tra le città italiane più amate dai turisti asiatici, occupando rispettivamente l’ottavo e il nono posto nella classifica nazionale. Tra le attrazioni più visitate dai turisti cinesi spiccano la Cattedrale, il Palazzo dei Normanni e l’iconico Mercato di Ballarò, simboli di autenticità e cultura siciliana. I viaggiatori cinesi che scelgono questa meta mostrano una forte predilezione per strutture ricettive di alto livello: il 67% delle prenotazioni è indirizzato verso hotel a 4 o 5 stelle. La durata media del soggiorno è aumentata a 7 giorni, segno di un crescente interesse per esperienze più profonde e immersive che includono anche attrazioni nei dintorni come Monreale, Mondello e il Parco della Favorita.
I commenti
Giovanni Felice, presidente di Confimprese Palermo, si è detto entusiasta dei dati emersi: “Il rapporto tra la Sicilia e la Cina – ha affermato – è millenario, basti ricordare la figura di Prospero Intorcetta, che è stato il primo a tradurre in latino i testi di Confucio. Stiamo lavorando sull’ipotesi di gemellaggio tra i beni Unesco della Cina e di Palermo. Questo workshop è un primo passo per incrementare i rapporti. Puntiamo anche ad un volo diretto tra Palermo e Pechino. Abbiamo aperto una strada di rapporto diretto con l’ambasciata cinesi ed altre istituzioni cinesi in Italia”. Per Dario Chinnici, consigliere comunale “la città di Palermo si è fatta conoscere per il suo Festino e in commissione Attività produttive – ha confermato – ci attiveremo per un tavolo di concertazione che punti anche all’attivazione di voli diretti”.
Mr. Chen JianYang, direttore generale dell’Ufficio Nazionale del Turismo Cinese, nel suo contributo ha affermato: “Quest’anno segna due ricorrenze importanti, ovvero il 20º anniversario del partenariato strategico tra Cina e Italia e il 700º anniversario della morte di Marco Polo, il viaggiatore italiano più famoso al mondo. Cina e Italia, due antiche civiltà che rappresentano l’Oriente e l’Occidente, condividono una storia ricca e millenaria. Fin dall’epoca della Via della Seta, i due Paesi hanno scambiato merci, idee e cultura. Negli anni, hanno sviluppato una collaborazione stretta nella conservazione del patrimonio culturale. Secondo i dati dell’UNESCO, Cina e Italia sono le due nazioni con il maggior numero di siti patrimonio dell’umanità al mondo, rispettivamente 59 e 60. Ogni anno, milioni di turisti cinesi visitano mete iconiche italiane come Roma, Firenze e Venezia. Tuttavia, molti altri siti italiani, come Pompei o Paestum, restano poco conosciuti. Allo stesso modo, i turisti italiani tendono a concentrarsi sui luoghi più famosi della Cina, come la Grande Muraglia, la Città Proibita e i Guerrieri di Terracotta, ignorando molti altri tesori culturali del Paese. In tal senso, l’Ufficio del Turismo cinese a Roma si impegnerà a promuovere il patrimonio culturale cinese nelle principali fiere turistiche in Italia, a invitare operatori turistici italiani a visitare città cinesi meno conosciute oltre a Pechino, Shanghai e Xi’an; a realizzare eventi culturali che permettano al pubblico italiano di scoprire la cultura cinese e stimolino il desiderio di visitare la Cina per esplorare la sua storia e le sue bellezze naturali”.
Nel suo intervento, Mr. Fan Fan Xianwei, Segretario generale della Camera di commercio cinese in Italia, ha aggiunto: “La visita ufficiale del Presidente Xi Jinping a Palermo nel 2019 ha portato all’attenzione di milioni di cinesi la bellezza e il valore di questa meravigliosa città italiana. Mi auguro che, in futuro, si possano rafforzare gli scambi e le collaborazioni tra Palermo e la Cina, creando opportunità sempre più ampie per entrambe le parti. Fondata nell’aprile del 2021, la Camera di Commercio cinese in Italia è l’unica associazione ufficiale che rappresenta le imprese cinesi in Italia, approvata dai governi di entrambi i Paesi. La nostra missione è da sempre quella di fornire supporto alle imprese cinesi in Italia, rappresentarne gli interessi e tutelarne i diritti. Attualmente la Camera conta oltre 120 membri attivi in settori strategici come finanza, telecomunicazioni, tecnologia manifatturiera, industria automobilistica, energie rinnovabili, farmaceutica, trasporti marittimi, commercio e servizi”. Il vicepresidente della comunità cinese a Palermo Lin Peng è d’accordo:” Con la visita del presidente cinese, Palermo è diventata una città molto richiesta come meta turistica. Noi operatori locali chiediamo i collegamenti diretti e più sicurezza”.
Salvatore Burrafato, presidente di Gesap Palermo ha detto: “Nel 2019 il presidente della Repubblica Cinese arrivò al Falcone Borsellino e ora proviamo a intercettare il turismo cinese altospendente che può interessare anche Palermo. È indubbio che ad oggi le uniche città che sono collegate direttamente con Palermo sono Roma e Milano con una ventina di voli a settimana. Sarebbe una bella sfida mettere la bandierina cinese a Palermo. Noi abbiamo un hardware fatto di beni patrimonio dell’Unesco ed un’infrastruttura adeguata nell’aerostazione. Cercheremo di raggiungere questo traguardo”.
Marcello Mangia, presidente Gruppo Mangia’s Resort, ha concluso: “La Sicilia come destinazione turistica è tra le prime al mondo e c’è un grande interesse anche da parte di gruppi investitori con i grossi fondi e player come Rocco Forte. Il possibile incremento ed espansione della destinazione sono cruciali. I turisti per il 70 per cento oggi provengono dall’Europa e fondamentali saranno i collegamenti aerei con la Cina. Ora anche gli Stati Uniti saranno collegati meglio con la nostra Isola. C’è ancora un margine ampio per il mercato cinese”.
Anche Achille Di Carlo, direttore Villa Igiea Rocco Forte, ha portato il suo contributo: “La crescita delle presenze cinesi a Villa Igiea negli ultimi anni registra numeri a doppia cifra sia nel 2023 che nel 2024. I mesi di picco sono aprile, maggio, giugno e novembre. Palermo incarna l’essenza della Sicilia con i suoi siti Unesco ma anche il duomo di Monreale è una delle mete più richieste”.
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