L’appuntamento con la Marcia della Pace è, come tradizione, il 31 dicembre. Quest’anno sarà Pesaro a ospitare l’evento. Il titolo della Marcia – e di un convegno che si terrà il 9 gennaio a Roma – è quello del messaggio di papa Francesco – “Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la pace” – pubblicato con data 8 dicembre.
Il messaggio
“Ciascuno di noi”, dice il Papa, “deve sentirsi in qualche modo responsabile della devastazione a cui è sottoposta la nostra casa comune, a partire da quelle azioni che, anche solo indirettamente, alimentano i conflitti che stanno flagellando l’umanità. Si fomentano e si intrecciano, così, sfide sistemiche, distinte ma interconnesse, che affliggono il nostro pianeta. Mi riferisco, in particolare, alle disparità di ogni sorta, al trattamento disumano riservato alle persone migranti, al degrado ambientale, alla confusione colpevolmente generata dalla disinformazione, al rigetto di ogni tipo di dialogo, ai cospicui finanziamenti dell’industria militare. Sono tutti fattori di una concreta minaccia per l’esistenza dell’intera umanità”. L’appello per questo anno giubilare è “a rompere le catene dell’ingiustizia per proclamare la giustizia di Dio”. E non basta “qualche episodico atto di filantropia. Occorrono, invece, cambiamenti culturali e strutturali, perché avvenga anche un cambiamento duraturo”.
Tema centrale proposto da Francesco è quello del debito.
“Non mi stanco di ripetere che il debito estero è diventato uno strumento di controllo, attraverso il quale alcuni governi e istituzioni finanziarie private dei Paesi più ricchi non si fanno scrupolo di sfruttare in modo indiscriminato le risorse umane e naturali dei Paesi più poveri, pur di soddisfare le esigenze dei propri mercati. A ciò si aggiunga che diverse popolazioni, già gravate dal debito internazionale, si trovano costrette a portare anche il peso del debito ecologico dei Paesi più sviluppati. Il debito ecologico e il debito estero sono due facce di una stessa medaglia, di questa logica di sfruttamento, che culmina nella crisi del debito”.
A tutti il Papa propone un “cammino di speranza” fatto di “tre azioni possibili”, “tre azioni che possano ridare dignità alla vita di intere popolazioni e rimetterle in cammino sulla via della speranza, affinché si superi la crisi del debito e tutti possano ritornare a riconoscersi debitori perdonati”. Si tratta in primo luogo della riduzione, se non proprio del totale condono, del debito internazionale. Non “un atto isolato di beneficenza”, ma “lo sviluppo di una nuova architettura finanziaria, che porti alla creazione di una Carta finanziaria globale, fondata sulla solidarietà e sull’armonia tra i popoli”. In secondo luogo “un impegno fermo a promuovere il rispetto della dignità della vita umana, dal concepimento alla morte naturale, perché ogni persona possa amare la propria vita e guardare con speranza al futuro, desiderando lo sviluppo e la felicità per sé e per i propri figli”. Un gesto concreto: l’eliminazione della pena di morte in tutte le Nazioni. Infine l’appello a utilizzare “almeno una percentuale fissa del denaro impiegato negli armamenti per la costituzione di un Fondo mondiale che elimini definitivamente la fame e faciliti nei Paesi più poveri attività educative e volte a promuovere lo sviluppo sostenibile, contrastando il cambiamento climatico”.
Con l’augurio che “il 2025 sia un anno in cui cresca la pace”, l’appuntamento è alla Marcia di Pesaro. All’insegna del “disarmo del cuore”, un cuore che “non esita a riconoscersi debitore” e “per questo è pronto a rimettere i debiti che opprimono il prossimo”.
La marcia
La marcia nazionale per la pace si tiene a Pesaro con un programma che parte alle ore 15.30 del 31 dicembre 2024. Si articola in tre tappe: il perdono, il debito, il disarmo.
Il convegno
Un convegno che parte dal Messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale della pace sarà l’occasione per presentare la campagna per l’anno giubilare “Cambiare la rotta. Giustizia, pace, debito e ambiente”.
Il convegno Rimetti a noi i nostri debiti: concedici la tua Pace si svolgerà giovedì 9 gennaio 2025 dalle ore 17 alle 19 a Roma, presso la Pontificia Università Lateranense, Aula Paolo VI, piazza San Giovanni in Laterano 4.
Intervengono i rappresentanti delle organizzazioni promotrici della campagna: Acli, Agesci, Azione Cattolica Italiana, Caritas italiana, Comunità Papa Giovanni XXIII, Earth Day Italia, Focsiv, Fondazione Banca Etica, Missio, Movimento Focolari, Pax Christi, Sermig.
Aggiornato il 14 Dicembre 2024
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