Regione Autonoma della Sardegna – Fondi europei in agricoltura: stato attuale dei pagamenti

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Cagliari, 13 dicembre 2024 – Il direttore dell’Agenzia Argea Sardegna, Gianni Ibba, ha fornito un aggiornamento sulla situazione dei pagamenti in agricoltura relativi ai fondi europei agricoli FEASR (Sviluppo Rurale) e FEAGA (pagamenti diretti ed ecoschemi). Nel corso del 2024 ARGEA ha erogato complessivamente circa 344 milioni di euro alle imprese beneficiarie del premio unico e dello sviluppo rurale. I pagamenti si riferiscono principalmente alle domande presentate per l’esercizio finanziario 2023, relative ad impegni conclusi nel primo semestre del 2024, per un importo complessivo pari a circa 247 milioni di euro. Inoltre, sono stati erogati anticipi sulle domande presentate per i pagamenti diretti e per gli interventi a superficie e ad animale del complemento di sviluppo rurale nel periodo maggio-settembre 2024.

In totale, il pagamento degli anticipi, effettuabile a norma comunitaria solo nel periodo 16 ottobre – 30 novembre di ciascun anno, ha consentito l’erogazione di aiuti per un importo complessivo di circa 97 milioni di euro, di cui 61 milioni sul primo pilastro della PAC (pagamenti diretti ed ecoschemi) e 36 milioni relativi alle misure a superficie e ad animale dello sviluppo rurale.

Rispetto all’annualità precedente, l’importo complessivamente erogato è rimasto stabile poiché, se è vero che si registra una riduzione dell’anticipo erogato sui pagamenti diretti che per la campagna 2023 ammontavano ad oltre 90 milioni di euro. Al contempo, è stato effettuato il primo pagamento di anticipi della nuova programmazione dello sviluppo rurale, che nell’annualità precedente non era stato attivato.

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Per quanto riguarda il miglioramento del benessere degli animali, si segnala una buona performance di spesa nel pagamento degli anticipi, con un importo erogato pari a circa 23 milioni di euro. Tuttavia, sugli interventi a superficie, sui pagamenti diretti e sullo sviluppo rurale, i risultati operativi sono stati inferiori alle attese.

La principale criticità riscontrata è legata all’adozione di un nuovo sistema di controllo delle superfici, adottato quest’anno a livello nazionale, quindi destinato a tutte le regioni italiane e a tutti gli organismi pagatori, denominato Carta Nazionale dei suoli, che monitora l’uso agricolo attraverso sistemi satellitari.

In Sardegna, in particolare, il sistema automatizzato di controllo non ha riconosciuto una parte delle superfici tradizionalmente destinate al pascolo che risultano interessate dalla presenza rilevante di macchia mediterranea e di essenze arboree. Queste superfici sono da ricondurre ai codici delle pratiche locali tradizionali – note come PLT – non potendo più essere classificate come pascolo per effetto dei controlli effettuati. La regolamentazione in materia prevede che la validazione delle superfici destinate a pratiche locali tradizionali venga effettuata dalle regioni. La Regione ha regolarmente validato le superfici interessate nello scorso mese di marzo, ma non poteva prevedere che le superfici precedentemente identificate come pascolo venissero considerate boschive per effetto dei controlli satellitari.

L’assessorato dell’agricoltura e l’organismo pagatore si sono immediatamente attivati per la risoluzione delle criticità riscontrate in vista del pagamento dei saldi che, obbligatoriamente, dovrà avvenire entro il primo semestre del 2025.

“L’attenzione che personalmente ho posto sul problema relativo all’applicazione della Carta nazionale dei suoli in Sardegna – ha commentato l’assessore dell’agricoltura, Gian Franco Satta – è stata immediata. Già l’8 agosto scrissi al Ministro dell’agricoltura ed Agea Coordinamento per segnalare gli aspetti legati all’adozione della nuova Carta Nazionale ai fini della determinazione oggettiva dell’occupazione del suolo. A seguito dell’applicazione di questo nuovo sistema di interpretazione, che a regime sarà sicuramente un importante strumento di semplificazione, estese porzioni di superfici agricole localizzate nel territorio della Sardegna, precedentemente individuate come “pascoli con tara” all’interno del SIPA, sono state reinterpretate come superfici a bosco. Oggi – ha proseguito Satta – l’intesa raggiunta tra la nostra Agenzia Argea e Agea nazionale consente di procedere spediti allo sblocco delle diverse spettanze per le nostre aziende superando – ha concluso l’esponente della Giunta Todde – le criticità emerse in fase di pagamento degli anticipi”.

Al riguardo, sono stati tenuti diversi incontri con la struttura di AGEA coordinamento, che si è resa tempestivamente disponibile. Si è addivenuti alla condivisione di un percorso per il riconoscimento e l’eleggibilità al pagamento delle superfici rimaste escluse dagli anticipi. In sostanza, già dai prossimi giorni sarà possibile aggiornare la banca dati delle pratiche locali tradizionali, e, conseguentemente, implementare la validazione delle superfici effettuata nel mese di marzo 2024.

Grazie al lavoro di gruppo già avviato da Agea Coordinamento, assessorato dell’agricoltura e ARGEA sarà possibile procedere correttamente al pagamento dei saldi dei contributi attesi dai nostri agricoltori nei tempi previsti dalla normativa europea.



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