I vincitori delle due borse di studio, finanziate quest’anno dalla Gedac, sono stati premiati di fronte alle istituzioni nella bellissima cornice della sala consiliare del Comune di Agliana. Presente il sindaco di Agliana Luca Benesperi e l’assessore allo sport di Agliana Tommaso Allori.
Un incentivo di non poco conto quello che la società del presidente Simone Caramelli, finanziata per la prima volta quest’anno dalla Gedac di Roberto Pace, consegna da ormai otto anni agli studenti e giocatori che meglio conciliano le due attività. Un aiuto concreto per le famiglie e un attestato di stima e fiducia per gli atleti, affinché proseguano sulla strada intrapresa. Già, perché il sistema per calcolare i due migliori è molto dettagliato e pondera la media scolastica con i meriti sportivi – presenza agli allenamenti, lealtà verso compagni e avversari, miglioramenti nel corso della stagione – e il parere dei rispettivi allenatori.
«Questa è un’iniziativa particolarmente cara alla società, che dall’ anno 2016 premia due suoi giovani ragazzi che hanno saputo conciliare gli impegni scolastici con gli impegni sportivi con ottimi risultati. Le borse di studio sono distinte per un giovane che abbia frequentato nell’anno scolastico passato le scuole medie ed un giovane che abbia frequentato le scuole medie superiori, la classifica viene stilata dalla società in base a dei punteggi da essa stabiliti. Il premio questo anno viene finanziato dallo sponsor principale del settore giovanile, la ditta Gedac srl di Agliana, che riconosciuta la lodevole impronta sociale, se ne è fatta carico del lato economico; e lì ringrazio per tutto ciò – dice il direttore sportivo della Pallacanestro Agliana Claudio Occupati».
«Siamo ormai alla settima edizione delle borse di studio della Pallacanestro Agliana 2000, quest’anno interamente finanziate da Gedac che ha appoggiato in maniera entusiastica il progetto creata dalla società.
In tutti questi anni il livello si è notevolmente alzato sia come rendimento scolastico dei richiedenti che come rendimento sportivo, il 60% del punteggio finale è riservato alla media scolastica e il restante 40% divisi fra frequenza, miglioramenti tecnici e comportamento in campo verso compagni e avversari. Mai come quest’anno i punteggi finali sono stati così vicini alla perfezione, e sarebbero tutti da premiare solo come dimostrazione del fatto che si può conciliare studio e pratica agonistica. Però come in tutte le competizioni ci sono dei vincitori, ma le congratulazioni e i complimenti vanno a tutti i partecipanti – conclude il vice presidente della Pallacanestro Agliana Romano Domini».
«In altri paesi, e quindi in altre culture lo sport e la scuola viaggiano mano nella mano. Noi purtroppo sotto questo punto di vista, come paese siamo molto indietro. Il connubio tra attività scolastica e sportiva va coltivato, perché entrambe formano i ragazzi e li preparano su cose che crescendo si ritroveranno ad affrontare. Progetti come questo sono molto importanti e vanno spinti a gran voce. Sono felice che questa iniziativa vada avanti da tempo – ammette l’assessore allo sport di Agliana Tommaso Allori».
«Per noi oggi è un piacere essere qua. Sono undici anni che investiamo e siamo partner della Pallacanestro Agliana. Siamo arrivati con la volontà di investire nel territorio, ma anche di entrare nel sociale e nelle attività sportive. In fase di rinnovo di sponsorizzazione, abbiamo chiesto se ci fossero progetti in ambito sociale, per poter contribuire in qualche modo e per premiare questi ragazzi. Abbiamo spostato questo tipo di premio perché in un certo senso è la metafora della vita. Lo studio è il lavoro principale dei ragazzi, ma lo sport è allo stesso tempo importante. L’attività sportiva ti insegna dei valori diversi, che non puoi acquisire da nessun’altra parte. Ci saranno momenti impegnativi, ma riuscire ad equilibrare le due cose è lodevole e motivo di orgoglio. Abbiamo scelto di partecipare perché sentiamo che questa iniziativa rispecchia le nostre idee aziendali. Cerchiamo di trasmettere questi valori ai nostri clienti e collaboratori – così ha parlato il presidente della Gedac Roberto Pace».
Un esempio per tutto il territorio. Una società che punta ad incentivare e coltivare i sogni dei ragazzi. E in un periodo in cui la povertà educativa aumenta sempre più, queste iniziative aiutano a combatterla e superarla.
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