L’attesa dei commercianti per la corsa agli acquisti di Natale

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Aria di moderato ottimismo, ma per ogni pronostico realistico bisogna attendere la prossima settimana. Se il commercio brindisino trarrà beneficio dalle vendite legate al periodo di Natale è al momento una incognita.

Aria natalizia e di accoglienza

Le spese natalizie sono collegate alla percezione di stipendi, tredicesime e pensioni che inizieranno ad essere incassate tra il week end e la prossima settimana. E’ a questo punto che inizierà la corsa alle spese. «I primi segnali – secondo Michele Piccirillo presidente provinciale di Confesercenti – lasciano ben sperare. Brindisi non è mai stata abbellita come quest’anno. I commercianti hanno sostenuto con grande impegno gli addobbi, gli allestimenti delle luminarie e stanno ricreando un clima accogliente per i clienti che si presenteranno per gli acquisti natalizi. La raccomandazione che come Confesercenti sentiamo di dare è quella di prediligere i negozi di vicinato, molto ben forniti e affidabili. E molto più accoglienti e calorosi rispetto alla fredda vendita on line. Ricordiamoci sempre quanto è bello essere accolti e poter scambiare una bella chiacchierata con il vostro commerciante di fiducia che potrà dare i consigli migliori a seconda delle esigenze di ognuno dei clienti».

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Attesa e ottimismo

Sulla stessa frequenza di Piccirillo c’è Gianni Corciulo neo presidente di Confcommercio Brindisi: «Respiriamo aria di ottimismo, anche se finora non si è mosso molto», dice a Nuovo Quotidiano di Puglia. «La sensazione è positiva, ma vediamo la settimana prossima cosa accadrà, quando i brindisini avranno maggiore possibilità di spendere con l’arrivo di stipendi e tredicesime. Siamo tuttavia fiduciosi sebbene sia un po’ prematuro azzardare previsioni». Karin Anelli, conduttrice della storica profumeria Anelli di Corso Garibaldi, conferma la prudenza espressa in precedenza dai due presidenti delle associazioni dei commercianti. «Un quadro chiaro – dice – potremmo averlo solo a festività concluse. Al momento sarebbe impossibile determinare quale potrebbe essere l’esito delle vendite. Al momento le spese sono “intermittenti”, nel senso che ci sono alcuni giorni in cui la clientela arriva ed acquista ed altri in cui di persone in negozio ne entrano ben poche. Su questa base è anche azzardato formulare una possibile tendenza. Tra l’altro non potrebbe essere univoca per tutto il commercio brindisino, dal momento che, a seconda di ogni settore merceologico, la tendenza valida per uno non è in linea con quella di un altro. Ogni settore ha le sue peculiarità e le sue tendenze, non è possibile averne una valida per tutti».

Percezioni divergenti

Ha un polso della situazione più certo Marzia Tamburrano del negozio di abbigliamento Sorbino. «Dai primi segnali che abbiamo – spiega – dovremmo essere in linea più con il 2022 che con il 2023 per le previsioni relative ai possibili ricavi. L’anno scorso, il bilancio finale è stato positivo, con un margine di incremento delle vendite di circa il 30%. Era l’effetto post covid, in cui la gente è ritornata con più convinzione a fare acquisti. Questo almeno quanto stiamo notando dal nostro osservatorio. Per questo pensiamo che quest’anno sarà più simile al 2022 quando gli incassi sono stati decisamente inferiori. Diciamo che il sentiment è un po’ questo. Solo che saremo felici di sbagliarci nel caos in cui la situazione dovesse essere più rosea. Ovviamente lo sapremo alla fine delle festività». Notizie positive, nonostante i dati nazionali parlino di un crollo dei lettori pauroso, per quanto riguarda i libri. A fornirli è Adelaide De Giorgio del Mondadori Bookstore: «Stiamo notando una buona risposta dei clienti. La gente quando deve fare dei piccoli pensieri regala un libro. E’ un discorso diverso rispetto al grande acquisto che non tutti, magari possono permettersi. Il libro è comunque un pensiero che non passa mai di moda. Ed è sempre gradito. La cosa bella che abbiamo notato, con grande piacere, è che tanti giovani e ragazzi acquistano e regalano libri. Un segnale molto positivo a nostro avviso ed in netta controtendenza con quelli che sembrano i dati nazionali. A Brindisi, fa piacere dirlo, i giovani leggono».

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