La magia del Natale torna ogni dicembre. Dopo aver percorso per circa un anno valli, montagne e paesi, una stella più grande si ferma nel cielo e chiama le altre a raccolta per far brillare ancor di più il firmamento. Sembra quasi una favola antica. D’improvviso rallenta la corsa per la festa dopo i giorni che la precedono, caotici e frenetici. Perché sono tante le cose da fare prima di potersi fermare. Il Natale in Puglia, sebbene di rado abbia assistito all’incontro romantico della sabbia con la neve, è ricco di tratti tipici, che connotano la precisa identità immateriale di luoghi e borghi della regione. Tra usi, prodotti gastronomici, luoghi e riti, c’è una terra da riscoprire anche nella stagione invernale, con il mare d’inverno che attende solitario l’affacciarsi del primo sole del nuovo anno.
Il libro in edicola
C’è una terra da leggere, magari seduti comodi in compagnia del tepore di un camino e delle pagine di un buon libro. Con “Magia di Puglia – il Natale tra riti, luoghi e tradizioni”, da sabato 14 dicembre la testata giornalistica Nuovo Quotidiano di Puglia porta in edicola un’opera che, con testi e foto, riannoda un filo rosso tra memoria e attualità, facendosi portavoce dell’atmosfera del clima natalizio diffusa nei principali capoluoghi, città e borghi della regione (libro a soli 3,80 euro più il costo del giornale). L’auspicio è quello di sempre, raccontarne la storia e la cultura, senza distogliere lo sguardo dal presente, una mission che si rinnova ogni giorno attraverso l’informazione quotidiana.
I racconti dei luoghi
Il racconto dei luoghi avviene mediante le parole e le immagini fotografiche, con un focus orientato sulle peculiarità della città e della provincia di riferimento. Così, Rita de Bernart, Antonio Solazzo, Mimmo Tardio, Domenico Palmiotti, Antonello Piccolo, Elga Montani e Luigi Lupo raccontano i luoghi – Lecce, Brindisi, Taranto, Bari, Bat e Foggia; Maria Leda Cesari con “A Natale ogni piatto vale”, esplora la Puglia delle grandi tavole e dei piatti tipici. Le parole trovano poi una nuova narrazione negli scatti fotografici di Angelo Arcobelli, Tranquillino Cavallo, Cecilia Di Lernia, Max Frigione, Alessandro Landini di TraniLive, Claudio Longo, Viviana Minervini, Elga Montani, Alfredo Neglia, Osmairm, Domenico Palmiotti, William Palmisano, Giuseppe Placentino, Danilo Santoro, Ivan Tortorella, Andrea Zaccaria; e del Comitato Presepe Vivente Tricase, dei comuni di Alberobello, Bisceglie, Monte Sant’Angelo, Grottaglie. “Magia di Puglia” contiene, inoltre, i contributi di Anita Preti, Monsignor Vito Angiuli, Antonio Errico, che aprono spiragli di riflessione su quello che dovrebbe essere il senso reale e condiviso della festa.
Sono pagine adornate di tutto ciò che mai si dovrebbe dimenticare, come i sentimenti di amore e di attesa, le proiezioni che ricordano quei “miti dell’infanzia che sanno tutto di noi” come Babbo Natale e la Befana. In ogni parte del mondo le strade, i paesaggi, le case, si rivestono di tonalità scelte per l’occasione. Sono giorni di attesa e di festa in cui tutto sembra brillare di luce. Il blu, il rosso, il biancore argentato e il giallo dorato, sono i colori dominanti di nastri, fiocchi, carte colorate, palline e addobbi variopinti, che abbracciano il verde delle fronde dell’albero di Natale e le ghirlande con il vischio e l’agrifoglio. Tutti riposti con cura nella scatola dei ricordi di casa, gli addobbi vengono ogni anno riscoperti, suscitando nel volto un sorriso o un rivolo di malinconia.
I doni invisibili
D’altronde, non tutto resta uguale al trascorrere degli anni. I regali ai piedi dell’albero per la gioia dei bambini, la famiglia che si ritrova intorno a una tavola imbandita, per poi allargare le ore meridiane in lunghi e avvincenti giochi da tavolo, sono soltanto alcune delle immagini evocate da questa Festa. E bisogna tenerlo bene a mente che il Natale è prima di tutto evento – nell’accezione latina di “ciò che è avvenuto” – mistero e simbolo, annuncio della nascita di Cristo redentore a Betlemme, per chi crede nel Dio cristiano. Dicono le Scritture che sia in grado di fare ciò che all’uomo talvolta riesce difficile, amare il prossimo come sé stesso.
Al di là del credo religioso di ognuno, il Natale dovrebbe certamente ricordare che la pace è un dono invisibile, non un pretesto o un invito al consumismo. In fondo, tutto quello che serve è lì ogni giorno, dentro quella “fonte del bene” che il filosofo Marco Aurelio nei “Pensieri” invita a ricercare dentro sé stessi. In quel viaggio interiore che Sant’Agostino suggeriva d’intraprendere con il suo “torna in te stesso”, perché è lì la verità. Quell’ “essenziale invisibile agli occhi” che talvolta ci scappa dalle mani, eppure così importante per cogliere la bellezza del vivere. Un Natale all’insegna della riscoperta, dunque, potrebbe essere l’augurio. Che sia dei luoghi o delle tradizioni di Puglia, percorrendo il sentiero di una geografia interiore, anche nella lontananza, quella a cui si pensa è sempre la strada di casa.
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