Abu Mazen incontra Mattarella: “Italia riconosca lo Stato di Palestina”

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Il presidente palestinese è in visita a Roma. Ieri è stato ricevuto da Papa Francesco

Il presidente palestinese Mahmoud Abbas, conosciuto anche come Abu Mazen, ha chiesto all’Italia di riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa, nel resoconto dell’incontro di oggi a Roma con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

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“I due leader hanno anche discusso dei forti legami bilaterali tra Italia e Palestina e dell’importanza di rafforzare queste relazioni“, aggiunge Wafa, sottolineando che Abbas “ha elogiato il continuo sostegno umanitario dell’Italia, tra cui l’accoglienza dei bambini feriti evacuati da Gaza e l’addestramento della polizia, nonché il continuo sostegno ai diritti dei palestinesi nei forum internazionali”. L’agenzia stampa precisa che hanno discusso “degli ultimi sviluppi della questione palestinese alla luce dell’aggressione israeliana in corso”.

“Durante l’incontro, il presidente Abu Mazen ha informato il suo omologo italiano sugli ultimi sviluppi in Palestina, concentrandosi sulla grave crisi umanitaria nella Striscia di Gaza a causa della brutale aggressione israeliana in corso, che ha provocato decine di migliaia di vittime e dispersi e la distruzione diffusa di infrastrutture, case e proprietà. Il leader palestinese ha anche discusso dell’escalation di violenza in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, e dei continui crimini commessi dai coloni israeliani contro il popolo palestinese indifeso”, si legge sul sito dell’agenzia di stampa palestinese.

E ancora: Abbas “ha sottolineato l’urgente necessità di attuare la Risoluzione 2735 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che chiede un immediato cessate il fuoco, il completo ritiro delle forze israeliane da Gaza e una rapida assistenza umanitaria per scongiurare il rischio di una grave catastrofe umanitaria nella Striscia”.

Abu Mazen incontra anche Tajani e il Papa

Il leader mediorientale è stato ricevuto questa mattina al Quirinale. Oltre al capo dello Stato era presente anche il vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Giovedì, invece, Abu Mazen è stato accolto in Vaticano da Papa Francesco. 

 

Mattarella: “In atto 56 conflitti, numero più alto da II Guerra mondiale”

“Nonostante gli auspici di maggiore cooperazione e solidarietà con cui lo abbiamo affrontato, l’anno che volge al termine ha visto allargarsi il novero delle crisi su scala globale. Rilevazioni recenti fanno registrare ben 56 conflitti in atto – il più alto numero dal tempo della Seconda Guerra mondiale – in un contesto di generalizzato deterioramento delle condizioni di sicurezza”, ha detto Mattarella in occasione della presentazione degli auguri di Natale e di fine anno al presidente della Repubblica da parte del Corpo Diplomatico. 

Mattarella: “Comunità internazionale impotente, è il risultato di scelte”

“I fronti di guerra si moltiplicano rapidamente e la comunità internazionale non riesce a contrastarli. Non si tratta di una impotenza oggettiva. Come sovente accade, è il risultato di scelte, più o meno consapevoli. Il mondo attraversa un grave momento di crisi e desidero esprimere la solidarietà della Repubblica Italiana ai popoli gravati da guerre e conflitti”, ha aggiunto il capo dello Stato. 

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Mattarella: “Due Stati non è formula di rito ma unica prospettiva di pace”

“Il pensiero va al Medioriente, ove i disumani attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre dell’anno passato hanno provocato un trauma profondo al popolo israeliano e innescato una spirale di inaudita violenza e una crisi umanitaria senza precedenti a Gaza, estendendo il conflitto al Libano, incendiando l’intera area. Insieme ai nostri partner continuiamo anzitutto a operare per il cessate il fuoco, per un processo costruttivo che, con il concorso della comunità internazionale, porti alla soluzione a due Stati, giusta, necessaria, sostenibile e in linea con il diritto internazionale, unica prospettiva di pace stabile”.

Prospettiva unica e urgente se si vuole scongiurare che il sedimento di ostilità e di risentimenti provochi rapidi e frequenti ritorni di sempre più gravi violenze. Non è un a formula di rito, non è una posizione vana”, ha affermato ancora Mattarella.

“Fu l’Assemblea delle Nazioni Unite a istituire un focolare per il popolo ebraico dopo la Seconda guerra mondiale. Costruire un futuro per il Medioriente in cui Israele e Palestina coesistano in pace e sicurezza è un compito che, se sarà sviluppato da coloro che oggi nascono e crescono tra le macerie della guerra, tocca oggi a noi saper far decollare”. 

Meloni ad Abu Mazen: “Due Stati e rafforzare le istituzioni della Palestina”

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricevuto oggi a Palazzo Chigi il presidente palestinese Mahmoud Abbas. Nel ribadire il pieno sostegno all’azione dei mediatori per la cessazione delle ostilità a Gaza e il rilascio degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, la premier ha valorizzato l’impegno del governo italiano in tutti i settori, incluso quello dell’assistenza fornita alla popolazione civile della Striscia, con particolare riferimento all’iniziativa ‘Food for Gaza’.

Lo rende noto Palazzo Chigi, precisando che in tale quadro, Meloni ha sottolineato gli sforzi dell’Italia a lavorare a una soluzione politica duratura, basata sulla prospettiva dei due Stati, in cui Israele e Palestina co-esistano fianco a fianco in pace, con sicurezza per entrambi. Ha, inoltre, reiterato la volontà del governo di svolgere un ruolo di primo piano nella stabilizzazione e nella ricostruzione della Striscia e di sostenere il processo di riforma e rafforzamento delle istituzioni palestinesi.

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