Il ministro: venerdì di disagi e caos grazie ad un giudice del Tar. Il Pd: ennesima figuraccia. Usb: attacco al diritto di sciopero. Ncc, il Tar sospende anche la sosta obbligatoria di 20 minuti
«Disagi riconducibili all’effetto fisiologico proprio di tale forma di astensione dal lavoro». Inoltre, «tali disagi non eccederebbero tenuto conto della vincolante presenza di fasce orarie di garanzia di pieno servizio». Così la terza sezione del Tar del Lazio accoglie il ricorso del sindacato Usb e sospende l’efficacia dell’ordinanza di precettazione del ministro dei Trasporti Matteo Salvini che riduceva a 4 le ore di sciopero previste per oggi anche nei trasporti. Dunque la protesta proclamata dall’Usb cui poi hanno aderito altre sigle sindacali di base resta confermata e durerà 24 ore come annunciato. «Sciopero generale regolare e legittimo, per una volta vincono i lavoratori e vince la democrazia», esulta l’Unione sindacale di base.
Salvini: caos e disagi
Meno entusiasta il ministro Salvini che dopo aver incontrato lunedì i rappresentanti sindacali cercando di convincerli a ridurre la protesta a 4 ore e aver poi firmato la precettazione martedì, spiega: «Abbiamo fatto tutto il possibile per difendere il diritto alla mobilità degli italiani». Poi attacca: «Per l’ennesimo venerdì di caos e disagi, i cittadini potranno ringraziare un giudice del Tar del Lazio». E però poi invita i sindacati «a rivedere tutti insieme, non uno contro l’altro, la normativa sullo sciopero: non penso sia utile andare avanti di scontri in scontro, di precettazione in precettazione, penso siano i sindacati in primis ad accorgersi che se c’è uno sciopero al giorno, il primo a rimetterci è lo sciopero stesso». E in serata, al Tg1, rilancia: «Mi dispiace che per l’ennesima volta un tribunale abbia fatto una sentenza che non è un dispetto a Salvini, ma rischia di bloccare un intero Paese. Io non mi fermerò».
Usb: attaccato diritto sciopero
Parole che per Usb sono «un attacco da non sottovalutare» e che «va fermato». E che attirano le critiche delle opposizioni con Angelo Bonelli (Avs) che chiede: «Chi precetta Salvini? Chi difende i cittadini dal vero sciopero dei servizi pubblici che ha azzerato il fondo sul trasporto pubblico, investendo 15 miliardi per il Ponte sullo Stretto?». Mentre il Pd liquida «l’ennesima figuraccia di Salvini, ministro screditato e incapace» e stigmatizza «l’attacco strumentale al diritto di sciopero». E Riccardo Magi (Più Europa): «Chi sciopera è il ministro Salvini che non si occupa di trasporti».
Ncc, il Tar sospende la sosta di 20 minuti
Ma ieri c’è stata anche la protesta degli Ncc in 12 città italiane. E il Tar ieri sera è intervenuto anche su questo sospendendo la norma del decreto interministeriale Salvini-Piantedosi che impone una pausa di 20 minuti tra una corsa e l’altra, disposizione contestata dagli autisti scesi in piazza. A protestare, tra fumogeni, cori e slogan anche imprese come Uber, Limolane, Transfeero e l’associazione Muoversì: «Non chiediamo favori, raccomandazioni o condoni fiscali – spiegano -, ma solo continuare a lavorare». L’intervento del Tar ha rimandato tutto al prossimo 13 gennaio.
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