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Fondazione Con il Sud e l’Impresa sociale Con i Bambini hanno stipulato oggi due Protocolli d’intesa con i Dipartimenti dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) e della Giustizia Minorile e di Comunità (DGMC) del ministero della Giustizia.
A firmare l’intesa c’erano il capo del DAP Giovanni Russo, dal capo del DGMC Antonio Sangermano, il presidente della Fondazione Con il Sud Stefano Consiglio e il presidente di Con i Bambini Marco Rossi-Doria. Attraverso i due protocolli si intende rafforzare la collaborazione istituzionale tra i due dipartimenti del ministero della Giustizia e i due enti già impegnati attivamente nel sostegno a progetti per il reinserimento socio-lavorativo dei detenuti, a percorsi di contrasto alla devianza minorile e per la promozione dei diritti dei minori con genitori detenuti.
Entrambi i Protocolli regolano una collaborazione tra le parti finalizzata alla reintegrazione sociale dei detenuti e dei minori autori di reato attraverso la promozione di interventi di supporto psico-pedagogico, della formazione professionale e di opportunità di inserimento nel mondo del lavoro all’interno degli istituti penitenziari o alle dipendenze di soggetti esterni, nonché tramite l’accesso a misure alternative alla detenzione, ai lavori di pubblica utilità e alla messa alla prova. Viene, tra l’altro, sottoscritto l’impegno comune a sostenere gli enti di Terzo settore che contribuiscono, dentro e fuori gli istituti penitenziari, a creare percorsi e opportunità per l’inclusione sociale delle persone detenute, soprattutto, per chi è prossimo alla fine della pena.
Priorità numero uno, il lavorare
«La collaborazione con le istituzioni e in particolare con i due dipartimenti del ministero della Giustizia è stata ed è fondamentale per realizzare progetti efficaci e di impatto», ha sottolineato Stefano Consiglio. «I due protocolli siglati rappresentano un significativo passo avanti, per rafforzare e consolidare questo percorso condiviso, ormai maturo, che ha già portato risultati importanti. Il lavoro sappiamo che restituisce dignità al tempo trascorso in carcere ed è l’elemento principale che abbatte le percentuali di recidive, da quasi il 70% dei casi tra chi non lavora al 2% tra chi ha vissuto un’esperienza lavorativa. È una seconda opportunità che dovremmo estendere ad una platea sempre più ampia di persone».
Fondazione CON IL SUD, in linea con il principio di dare piena attuazione alla finalità rieducativa della pena, sostiene percorsi di reinserimento sociale di persone in esecuzione penale attraverso attività di formazione, rafforzamento delle competenze e inserimento lavorativo. Su questa tematica la Fondazione ha recentemente promosso la terza edizione del bando “Evado a lavorare”, che stanzia 3 milioni di euro, oltre a diverse iniziative sostenute in collaborazione con altri enti cofinanziatori.
Figli di detenuti e criminalità minorile
«Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile ha il compito di avviare sperimentazioni per poi fornire modelli di intervento e indicazioni utili per policy pubbliche più attente e lungimiranti. I due protocolli di intesa siglati oggi vanno in questa direzione e offrono opportunità concrete di cambiamento», ha dichiarato il presidente di Con i Bambini Marco Rossi-Doria. «Il grande lavoro avviato nei tanti cantieri educativi in tutta Italia, insieme a centinaia di organizzazioni del Terzo settore e istituzioni pubbliche, che ha coinvolto migliaia di ragazzi e ragazze interessati dall’area del penale o genitori detenuti, dimostra come sia necessario ampliare e rafforzare le alleanze educative, perché restituendo dignità a padri e madri detenuti e garantendo una crescita possibilmente meno traumatica a figli minori senza colpe, oppure offrendo opportunità e alternative valide a giovani e gruppi di ragazzi sottoposti a procedimenti penali, si sta indicando un percorso di crescita all’intero Paese. Il protocollo siglato tre anni fa ha dato un contributo importante nel definire modelli innovativi che oggi, con questa nuova intesa, potranno avere nuovo slancio».
Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, attraverso il bando “Cambio rotta”, ha selezionato 17 progetti presentati da enti del Terzo settore presenti in tutto il territorio nazionale, sostenuti complessivamente con 14,5 milioni di euro, che hanno oltre 2mila minori e giovani adulti autori di reato. Con il bando “Liberi di crescere” ha inoltre selezionato 18 progetti, sostenuti con 10 milioni di euro, per la promozione dei diritti dei minori con genitori detenuti.
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