In mostra presso Spazio Aperto San Fedele, una quindicina di opere tra dipinti a olio e acqueforti raccolgono le ultime ricerche dell’artista cremonese dal 2017 a oggi.
“Fare arte non significa veicolare un contenuto all’altro, ma gettare un ponte con il tutt’altro. L’arte non deve far pensare, ma deve interrompere il flusso dei pensieri, la menzogna dei pensieri, e portare la mente al silenzio e alla contemplazione“, scrive Giorgio Frassi. L’artista, come un canale abitato da un’intuizione poetica, manipola la materia creando potenti immagini simboliche che si fanno preghiera, come nei tre quadri ECLIPTICA, ROTAMUNDI, TERRA MOTA.
Una geometria superiore si palesa: è la condensazione di un fremito originario ancora presente nelle cose del mondo e nell’umanità. Il “sacrificio” della materia, che si compie attraverso il fare artistico, scioglie i corpi in vibrazione e l’Arte ne diventa il canto. La serie d’incisioni racconta così di un processo votivo in cui “ogni elemento rappresentato è una sorta di strumento acustico che emette, intercetta o converte una vibrazione per formare nell’insieme la partitura di una sinfonia“.
BIOGRAFIA
Giorgio Frassi è nato a Cremona nel 1971, dove vive e lavora. Nel 1994 ottiene il Diploma in Pittura presso l’Accademia di Brera e nel 2005 ottiene il Diploma di Secondo Livello in Arti e Antropologia del Sacro presso la stessa accademia milanese. Dal 1998 ha insegnato Grafica d’arte presso le accademie di Reggio Calabria, Urbino, Macerata, Roma, Catania, Firenze, Venezia, Lecce, Carrara. Dal 2017 insegna all’Accademia di Belle Arti di Brera.… leggi il resto dell’articolo»
Al termine dell’accademia vince il primo premio del concorso SBS European Art Competition promosso dalla Swiss Bank Society a Londra. Nel 1996 espone al Premio San Carlo Borromeo, curato da L. Caramel, M. De Stasio e F. Tedeschi presso il Museo della Permanente di Milano, dove riceve una segnalazione. Nel 1997 partecipa alla collettiva Periscopio, curata da F. Tedeschi, A. Madesani e P. Campiglio, presso spazi urbani dislocati nel territorio di Milano. Nello stesso anno è invitato alla residenza per artisti Frontières Invisibles – rencontre européenne des arts et des cultures a Montpellier. Alla fine degli anni novanta inizia la collaborazione con la galleria milanese BnD Studio presso la quale nel 2001 allestisce una mostra personale intitolata Psychopompos in cui impiega molteplici mezzi espressivi, fotografie di grandi dimensioni, scultura, installazione, animazione video. Espone come artista della galleria in diverse fiere internazionali: Arco (Madrid), Miart, Artefiera di Bologna, Art Cologne, Art Brussels, San Francisco art exhibition. Sempre presso BnD partecipa alla mostra collettiva Erotica curata da A. Madesani.
Tra le altre esposizioni si ricordano: Generator 3, a cura di Gea Politi, presso i bastioni dell’orto botanico di Lucca; Search for art, premio Mandarina Duck, spazi dismessi nell’Area Bovisa di Milano; Una Babele Postmoderna – realtà e allegoria nell’arte italiana degli anni ’90, a cura di Edoardo Di Mauro, presso Palazzo Pigorini a Parma; Trapassato futuro, a cura di Alessandro Riva, spazi delle ex Cartiere Vannucci a Milano; Angeli e demoni, a cura di M. Spadafora e D. Curti, all’interno del Festival Foto 2002, Rimini; Premio Fondazione Durini, a cura di Alessandro Riva, Palazzo della Permanente, Milano; L’Arte e il torchio, a cura di V. Elvieri, Museo Civico Ala Ponzone, Cremona; Terza Triennale Giovani Incisori Italiani, Museo di Villa Croce, Genova; Osaka Triennale1997, Osaka, Giappone (Premio speciale); Aspetti dell’incisione contemporanea, Museo sperimentale d’Arte Contemporanea, L’Aquila; Premio Giovani Biella per l’Incisione, Palazzo della Regione, Biella; Seconda Triennale Giovani Incisori Italiani, Museo di Villa Croce, Genova; Settima Triennale dell’Incisione, Museo della Permanente, Milano; 5th International Exhibition Milano-Tokio, Accademia di Belle Arti di Brera, Azabu Museum e Istituto Italiano di Cultura a Tokio.
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