Il negozio spinge sul credito al consumo per sostenere le vendite

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Un Black Friday tutto sommato soddisfacente per i consumi, ma sostenuto nell’edizione 2024 dal credito al consumo e, in particolare, dai servizi e dalla consulenza finanziaria che i negozi hanno saputo offrire alla clientela. Quello del 29 novembre scorso è stato un evento promozionale «migliore di quanto atteso guardando ad alcune previsioni. A questo risultato finale hanno contribuito in parte più servizi di credito disponibili direttamente nei punti vendita, con un supporto retail ai consumatori in parallelo più specializzato e capace di spiegarne le caratteristiche», dice a ItaliaOggi Marco Tarantola, a.d. e d.g. di Findomestic Banca, società che infatti ha registrato nel periodo un picco importante e coerente con l’andamento complessivo del mercato, considerando pure i giorni del Cyber Monday dello scorso 2 dicembre e con uno sviluppo particolare negli store dei centri commerciali.

Picchi già col rientro delle vacanze

Più in generale, il comparto del credito al consumo avanza nelle erogazioni del 6,8% nei primi dieci mesi dell’anno (dati Assofin) mentre settembre e ottobre (pensando per esempio al Back-to-school) crescono non a caso più della media. «La grande distribuzione ha saputo intercettare le esigenze delle famiglie italiane accompagnandole nella fase di consulenza e di acquisto», conferma l’a.d. di Findomestic Banca che ha affiancato gli sconti delle insegne e dei marchi a proprie campagne flash di ulteriori promozioni, suddivise per differenti target di consumatori e a tempo, dove pure la convenienza a scadenza ha aiutato a incidere un po’ di più sul trend favorevole. Sempre nei primi dieci mesi dell’anno, la società di credito al consumo del gruppo Bnp Paribas dichiara una crescita dell’8%.

Prossimo sfida: il Natale

Il Black Friday ha messo a segno un +3,1%, contrariamente alle aspettative dei commercianti che si aspettavano andamenti più piatti, secondo Confimprese, che rilancia sul Natale 2024 con previsioni di vendita del mese di dicembre a +2,7%, proprio sulla scia del buon andamento del Black Friday. «Il week end di Sant’Ambrogio è stato in linea con l’anno scorso, anche se le vendite, non essendoci stato un ponte di quattro giorni come nel 2023, ne hanno sofferto. Ci aspettiamo, tuttavia, un recupero nel fine settimana che precede il Natale, che sarà dedicato alle spese natalizie e potrebbe riequilibrare la bilancia dei consumi», ha dichiarato Mario Resca, presidente Confimprese.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

 

Il 2024 tra motorini e auto usate…

Pur in un clima generalizzato di consumi stagnanti, secondo l’Osservatorio annuale dei consumi di Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia, i beni durevoli chiuderanno l’anno in corso a quota 78,3 miliardi di euro, su del 4,2%. Con alcune curiosità. Per esempio il risultato finale è spinto dal comparto mobilità, pari a 45,2 miliardi (+7,6%) soprattutto grazie all’incremento del 9,6% in valore delle auto usate. I veicoli nuovi, quindi, sono sempre più beni di lusso e «le performance di auto usate ma anche dei motoveicoli», ha aggiunto Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic, «restituiscono la misura del crescente bisogno di mobilità, orientato però da una evidente propensione al risparmio».

…e tra piccoli elettrodomestici e mobili online

Sul fronte casa, in particolare, il fatturato dei mobili è sostanzialmente stabile a 17 miliardi (-0,2%). «Gli incentivi fiscali legati alle ristrutturazioni non bastano, dunque, ad allentare la cautela dei consumatori verso gli acquisti di importo elevato», precisa Bardazzi sottolineando però il dato interessante delle vendite online proprio per l’arredamento e l’home living, in crescita del 12% e per un controvalore di 4,4 miliardi di euro. Il peso è del 19% sul fatturato retail del settore. Altra novità proviene dal segmento commerciale dei piccoli elettrodomestici che, dopo il calo del 2023, ritrovano la crescita (+6,5%) e sfiorano i 2,1 miliardi di euro. Cosa stanno comprando maggiormente gli italiani? Friggitrici (+30,2%), robot da cucina (+25,5%), mini-aspirapolvere (+16,6%), macchine per il caffè (+9%) e anche prodotti per la cura dei capelli (+7,8%).
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