Il ministro dell’Economia è intervenuto ad Atreju, la festa di Fratelli d’Italia. Giorgetti ha commentato la revisione al ribasso delle previsioni sul Pil e ha spiegato: “Questa revisione che stimiamo possa arrivare allo 0,7 non ci cambia i numeri di finanza pubblica, anzi siamo convinti che otterremo risultati ancora migliori”
Ha parlato di Pil e di bilancio il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti nel suo intervento ad Atreju, la festa di Fratelli d’Italia iniziata l’8 dicembre e che continuerà fino al 15 dicembre 2024 al Circo Massimo. “Non è che qualcosa è andato storto – ha spiegato il ministro a proposito della revisione al ribasso delle previsioni sul Pil – è che il mondo purtroppo si è incamminato in una situazione molto complicata sotto il profilo geopolitico ed economico e la vecchia Europa si trova ad affrontare quell’onda di cui tante volte abbiamo parlato, che significa riconversione industriale generata dalla transizione green e arrivata forte, forse prima del previsto e sta partendo dalla Germania a fare ahimé morti e feriti”. Tutte le previsioni fatte dal governo erano state “assolutamente prudenziali”, ha aggiunto Giorgetti: “Questa revisione del Pil che stimiamo possa arrivare allo 0,7 non ci cambia i numeri di finanza pubblica, anzi siamo convinti che otterremo risultati ancora migliori”.
Giorgetti: “L’Italia stupisce”
Parlando poi del bilancio, Giancarlo Giorgetti ha messo a confronto la situazione della pensiola rispetto agli altri Paesi europei. “Certo siamo rimasti tra i pochi in Europa a fare meglio delle promesse: è abbastanza singolare trovarci con noi che stiamo approvando il bilancio e francesi e tedeschi che non saranno in grado di farlo. E’ una situazione storicamente nuova, fa parte del menù degli osservatori internazionali e contribuisce a fare sì che l’Italia stupisca”.
Approfondimento
Atreju, perché è stato scelto questo nome per la kermesse di FdI
Giorgetti: “Su Ires arrivati, vedrà la luce sabato notte”
Spazio poi all’imposta sul reddito delle società. “La logica dell’Ires premiale è che se tu imprenditore hai fatto degli utili e li tieni in azienda ti facciamo lo sconto sulle tasse, un meccanismo apparentemente semplice che vogliamo semplice e aspettate tra sabato e domenica, qualcuno sarà costretto a fare nottata, vedrà la luce”. “Abbiamo lavorato e ci siamo arrivati”, ha aggiunto confermando “la copertura da 400 milioni di euro” per l’Ires premiale nella legge di bilancio. “La volontà del governo – ha aggiunto – è quella di premiare gli investimenti. Invito a valutare questo sommandolo allo Zes, a 4.0 che continua a funzionare e a 5.0 che speriamo di sbloccare. Quello che continuiamo ad auspicare è uno spirito industriale. La politica industriale la fanno gli investitori, non lo Stato”.
Leggi anche
Manovra 2025, le modifiche in arrivo dal taglio dell’Ires alla sanità
“Industria in picchiata, è tema dei temi”
“Il problema è l’industria, la manifattura: i segnali sono in picchiata, ma il problema non è solo nostro. Questo è il tema dei temi cui dobbiamo dare una risposta”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ad Atreju, rivendicando che il “governo italiano ha fatto una battaglia per due anni affinché nel nuovo sistema di governance economica europea gli investimenti avessero un trattamento privilegiato: è prevalsa la linea che non dovessero averlo, anche quelli in difesa, e con rammarico e dispiacere constato oggi che avevo ragione, tanti ci danno ragione ma arriveremo fuori tempo massimo”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link