Discussione in Consiglio regionale sul Programma di governo del presidente Bucci

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Consiglio Regione Liguria

Nella seduta del Consiglio regionale ligure di oggi si è svolta la discussione sul Programma di Governo della XII Legislatura presentato dal presidente della Giunta Marco Bucci nella seduta di martedì 3 dicembre scorso.

Armando Sanna, presidente del gruppo Pd, ha criticato il programma, definendolo «una lista della spesa» e «un governo della schizofrenia» che dimostrerebbe «una incapacità di decidere». Il capogruppo ha rilevato, inoltre, che alcuni dei cantieri già aperti stanno subendo dei ritardi e, in particolare, ha citato la gronda autostradale, la nuova diga portuale a Genova, l’Aurelia bis. Sanna, inoltre, ha espresso forti critiche sull’istituzione della figura del consigliere delegato, «una figura inesistente, a cui sono attribuite deleghe pesantissime come quelle dello sviluppo economico, l’artigianato, l’industria, la logistica, la Blue Economy». Il consigliere ha dedicato una parte del suo intervento alle liste di attesa per le prestazioni sanitarie: «Le possiamo chiedere – ha chiesto al presidente della Giunta – che il 12 marzo le liste d’attesa siano migliorate del 15% e che venga portato a termine almeno un quarto delle nuove assunzioni necessarie?». Dopo avere rilevato altre criticità relativamente al sostegno alle famiglie per la natalità, al sociale, alla scuola e allo spopolamento delle aree interne, ha aggiunto: «Le infrastrutture sono fondamentali eppure assistiamo ogni giorno al disastro della mobilità in Liguria». Altri temi affrontati sono stati l’occupazione e i livelli di povertà. «I dati che ho elencato dimostrano che la situazione è drammatica e noi abbiamo il dovere di intervenire. Per questo faremo – ha concluso -un’opposizione civile, seria, rigorosa ma durissima. Ma se la maggioranza vorrà, noi ci saremo, per portare a casa risultati concreti per la Liguria, il cui bene è lo spirito che ci guida ogni giorno».

Selena Candia, presidente del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra ha rilevato le criticità della Liguria, che sarebbero relative all’assistenza sanitaria, alle liste di attesa, alla fuga dei laureati e le emergenze sociali. «Il problema – ha detto – non è che non ci sono o soldi per ricreare lo stato sociale e i servizi che un tempo esistevano». Candia ha aggiunto: «Nel programma non si parla di sanità pubblica eppure solo il sistema pubblico ha affrontato l’emergenza pandemica». Forti critiche sono state espresse al riferimento nel programma della giunta di un termovalorizzatore e ha rilevato, invece, la necessità di produrre energia da fonti rinnovabili e di valorizzare le comunità energetiche. «L’autonomia differenziata è stata demolita dalla Corte costituzionale e in Liguria – ha aggiunto – potrebbe provocare dei danni perché si stimano drastici cali di fondi, soprattutto nella scuola».

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Gianni Pastorino, presidente del gruppo Andrea Orlando Presidente, ha sottolineato la priorità dell’autonomia dell’Assemblea legislativa. Il consigliere ha condiviso le criticità del sistema sanitario pubblico, denunciate da Candia, e «non si sa ancora – ha aggiunto – quale sia il buco della sanità, peraltro prodotto dalle precedenti amministrazioni di centro destra, in modo tale da poter organizzare le assunzioni di personale da parte delle aziende sanitarie». Pastorino ha chiesto al presidente Bucci una programmazione e un coordinamento delle politiche sanitarie. Il consigliere ha auspicato un confronto serrato fra Giunta e Consiglio sulle politiche sanitarie e ha espresso perplessità per la creazione del Consiglio superiore della sanità della Liguria, che si aggiungerebbe ad altre strutture già esistenti e già fortemente criticate.

Stefano Giordano, presidente del gruppo Movimento 5Stelle, ha richiamato il presidente Bucci ad una maggiore attenzione alle infiltrazioni della malavita organizzata. Facendo riferimento al programma «ci sono dubbi – ha detto – sulla reale fattibilità di quando dichiarato rispetto, per esempio, all’abbattimento delle liste di attesa e chiedo che si faccia luce anche sui costi di alcune strutture amministrative» e ha citato, in particolare, i costi di ALiSa. Giordano ha lanciato una proposta al presidente Bucci: fare insieme un sopralluogo negli ospedali liguri il 27 dicembre, cioè in un periodo in cui la carenza di personale è più rilevante. Critiche sono state espresse, inoltre, sui progetti di trasferire i depositi chimici a Sampierdarena e sul secondo impianto di cremazione a Staglieno.

Federico Romeo (Pd) ha rilevato i disagi provocati nei quartieri genovesi della Valpolcevera dai cantieri del Terzo Valico. Romeo ha rilevato, inoltre, le incertezze sul progetto e sui fondi per realizzare la Gronda, i ritardi nella realizzazione della nuova diga foranea nel porto di Genova e ha chiesto un immediato confronto nella competente commissione consiliare sul nodo ferroviario di Genova.

Enrico Ioculano (Pd) ha dichiarato «Nel programma manca una visione politica chiara su come gestire la situazione sanitaria e, più in generale, mancano le strategie e le azioni per raggiungere gli obbiettivi di governo» e ha citato, fra le emergenze, la crisi demografica. Il consigliere ha rilevato che occorre garantire l’assistenza per le malattie croniche e ha criticato l’eventualità di destinare più risorse alla sanità privata. «La sfida – ha aggiunto – è politica per ottenere dal governo più fondi per la sanità pubblica».

Roberto Arboscello (Pd) ha dichiarato: «Esprimo preoccupazione per l’impostazione, gli orientamenti e le prime affermazioni, che sembrano da campagna elettorale». Il consigliere ha aggiunto: «La Liguria non ha bisogno di un sindaco o di un commissario, ma di un presidente che attivi un confronto con le parti sociali e i lavoratori nelle sedi istituzionali» sottolineando la necessità di un rapporto dialettico e ha precisato: «Vorremmo capire quale organizzazione sarà data alla macchina regionale».

Katia Piccardo (Pd) ha dichiarato: «Il presidente Bucci ha sottolineato più volte nel suo programma la necessità di una crescita della Liguria, ma la precondizione per la crescita è il diritto alla salute eppure nella nostra Regione molte persone rinunciano a curarsi». La consigliera ha anche sottolineato l’alto numero di “fughe sanitarie” in altre regioni. Piccardo ha posto il problema dei disagi quotidiani nel trasporto ferroviario, che penalizzano soprattutto i pendolari, e del dissesto idrogeologico che sta colpendo l’entroterra.

Jan Casella (Alleanza Verdi e Sinistra) ha rilevato «l’assenza di pragmatismo nel programma di governo, che è solo un elenco di opere, ma non un piano davvero realizzabile». Casella, inoltre, ha fatto riferimento anche all’ipotesi di realizzare un termovalorizzatore, criticando la mancanza di precisione sulla sua collocazione. Il consigliere ha rilevato carenze del sistema sanitario nella costa savonese e della Valbormida e ha invitato il presidente a dare seguito agli annunci di interventi per il territorio.

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Carola Baruzzo (Pd) ha definito «insoddisfacente» il programma del presidente relativamente agli obbiettivi e alle azioni per perseguirlo. La consigliera ha rilevato le carenze del programma rispetto alle politiche culturali, al mantenimento dei presidi sanitari pubblici, alle politiche occupazionali e alla realizzazione dei progetti del Pnrr. Baruzzo ha anche sottolineato la necessità di una qualificazione dell’offerta turistica «con interventi di sistema», affinché gli eventuali «benefici che ne conseguono non restino nelle mani di pochi».

Rocco Invernizzi, presidente del gruppo FdI, ha difeso il programma di governo: «E’ frutto di uno studio attento e preciso per il futuro della Liguria e passa attraverso il sistema sanitario, il sociale, il sostegno alle imprese». Il presidente si è soffermato a lungo nel suo intervento sul turismo sostenibile: «Siamo consapevoli che, per essere competitivo, – ha precisato – il turismo deve evolvere e, per questo motivo, la creazione delle DMO (Destination Management Organization) è una delle politiche strategiche perché permette una gestione integrata di risorse e iniziative turistici, superando le divisioni dei territori e creando un’unica immagine della Liguria e che abbraccia anche l’entroterra, i borghi e i parchi naturali». Invernizzi ha aggiunto: «Con grande determinazione ci apprestiamo a completare opere fondamentali come la gronda. Il Tunnel sub portuale genovese, insieme al Terzo Valico, rappresenta una soluzione concreta per migliorare la logistica e il flusso di merci, creando nuove opportunità per il nostro porto e per l’intero sistema produttivo ligure. Il raddoppio della linea ferroviaria Genova-Ventimiglia, insieme ad altri progetti infrastrutturali come la Bretella Albenga-Carcare-Predosa, non sono solo opere necessarie per rispondere all’esigenza di mobilità, ma sono una risposta concreta alla crescita della nostra economia e al miglioramento della qualità della vita di tutti i Liguri». Invernizzi ha ricordato i fondi recentemente stanziati dal Governo e dalla Regione, in particolare, per la Val Bormida per la riqualificazione delle Aree di crisi industriale complessa. «La Liguria – ha aggiunto – è il pilastro in Italia della Blue Economy ed è destinata a diventare uno snodo cruciale per le rotte globali». Rispetto al tema del lavoro il presidente del gruppo il consigliere ha ricordato i dati positivi dell’occupazione nel 2023 e che il Pil regionale nell’ultimo triennio è cresciuto più della media nazionale e dell’economia, anche rispetto ad altre regioni. «I giovani sono risorse per rendere la Liguria più dinamica e inclusiva e intendiamo valorizzare le competenze senza andare altrove. Crediamo – ha concluso – in un futuro in cui ogni ligure possa essere orgoglioso della propria terra».

Carlo Bagnasco, presidente del gruppo Forza Italia Berlusconi, ha ricordato che i cittadini liguri hanno premiato con il voto il programma della coalizione di centro destra: «Noi vogliamo che le cose siano fatte bene, vogliamo governare e dare un contributo ai nostri cittadini attraverso un programma che è completo perché è così che deve essere. Dobbiamo partire – ha aggiunto – dal bene di tutti per dare nuove opportunità» e ha auspicato la collaborazione della minoranza per raggiungere questi obbiettivi. «Io ho piena fiducia in questa amministrazione, anche se ci sono scelte politiche fatte dal presidente della giunta e dal nostro schieramento che possono anche non piacere alla minoranza».

Simone D’Angelo (Pd) ha criticato durante il Piano definendolo un esempio di«cerchiobottismo» e «in continuità con chi ha preceduto Bucci con una Regione per pochi e per privilegiati, una regione dove, nonostante l’eccezionale disponibilità di fondi europei, non c’è una reale programmazione». Il consigliere, infine, ha dichiarato che nel programma non si parlerebbe di giovani e di lotta alla mafia.

Davide Natale (Pd) ha chiesto al presidente della Bucci l’esito dell’incontro avvenuto ieri a Roma con la premier Meloni e con il ministro Salvini: «Non sappiamo ancora cosa ha risposto il presidente del Consiglio alle richieste del presidente della Regione, ma questa è la giunta dei misteri perché anche sui progetti di diga, gronda infrastrutture e sulla sanità – ha detto – non abbiamo ricevuto risposte».

Chiara Cerri (Forza Italia Berlusconi) ha replicato agli interventi di minoranza in merito alle misure previste nel settore sanitario e, facendo riferimento ad un caso personale, ha ricordato che il programma della giunta prevede un sistema integrato con lo scambio delle informazioni sanitarie sui pazienti, che saranno messe in rete in modo da agevolare soprattutto i pazienti più anziani.

Gianmarco Medusei (FdI) ha replicato alle accuse della minoranza relative al programma di governo soffermandosi in particolare sugli interventi previsti nel programma per il settore sanitario e ha parlato di «critiche strumentali che non considerano la complessità della sanità pubblica». Il consigliere ha auspicato la partenza dei lavori per realizzare l’ospedale del Felettino e la valorizzazione dell’assistenza domiciliare e dell’assistenza agli anziani. Rispetto alle lunghe liste di attesa, Medusei ha sottolineato che il problema è di livello nazionale

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Armando Biasi (Lega Liguria Salvini) ha illustrato in aula la sua esperienza da sindaco e ha aggiunto: «Condivido e approvo il programma» e ha approfondito tre obbiettivi, contenuti nel programma e molto cari ai sindaci: organizzazione, semplificazione e trasparenza,che – ha detto – sono indispensabili per una buona amministrazione comunale. Biasi ha auspicato la collaborazione con i consiglieri regionali di minoranza per raggiungere questi obbiettivi.

Angelo Vaccarezza (Forza Italia Berlusconi) ha ricordato che il centro destra ha vinto per la terza volta le elezioni regionali, nonostante le difficoltà dell’ultima campagna elettorale che si è svolta in tempi rapidissimi e mentre era in corso l’inchiesta della magistratura. Il consigliere ha invitato la minoranza a fare una opposizione costruttiva e non pregiudiziale, come invece – ha detto – ha fatto in passato.

Sara Foscolo, presidente Lega Liguria Salvini, ha replicato alle accuse della minoranza e ha assicurato che l’intenzione della giunta e della maggioranza è di risolvere con pragmatismo anche i problemi segnalati negli interventi dei consiglieri dell’opposizione. Foscolo ha difeso la bontà dell’istituzione della figura del Consigliere delegato ricordando che tale ruolo è previsto nelle amministrazioni comunali e, infine, ha auspicato la collaborazione della minoranza nei futuri dibattiti consiliari.

Veronica Russo (FdI) ha richiamato la minoranza a maggiore «responsabilità istituzionale» in merio ad alcune dichiarazioni fatte da alcuni consiglieri di opposizione durante il dibattito. La consigliera ha ribadito la necessità di pragmatismo e tempestività per affrontare le emergenze della Liguria.

Federico Bogliolo (Vince Liguria) ha ribadito che il programma di governo è coerente con quanto dichiarato dal Marco Bucci durante la campagna elettorale. Il consigliere ha sottolineato che il programma di governo cita numerose priorità: diga portuale, gronda, terzo valico, sostenibilità, difesa del suolo, aziende, famiglia, sport e sicurezza. Bogliolo ha ricordato che la giunta appena insediata ha già stanziato fondi importanti per l’assistenza sanitaria.

Marco Frascatore (Orgoglio Liguria) ha replicato, in particolare a Simone d’Angelo, e ha ricordato le misure assunte dall’amministrazione spezzina (guidata dal centro destra e in cui è stato assessore, ndr) nelle politiche ambientali e urbanistiche. Frascatore ha invitato la minoranza ad avanzare proposte politiche concrete su cui ha assicurato la propria piena collaborazione.

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Alessandro Bozzano (Vince Genova Noi Moderati) ha assicurato: «La Liguria sarà una Regione che guarda avanti e non dimentica nessuno». E, rivolgendosi alla minoranza, ha aggiunto: «I programmi, prima di essere criticati, devono essere valutati». Bozzano ha aggiunto che nella precedente esperienza amministrativa di sindaco, Marco Bucci ha ottenuto risultati importanti per i cittadini del capoluogo.

Matteo Campora, presidente del gruppo Vince Genova Noi Moderati, ha dichiarato:«La coalizione di centro destra ha un’unità di intenti e di idee e il programma di governo è pragmatico». Campora ha sottolineato la priorità dell’economia circolare nel programma e ha ribadito la necessità della chiusura del ciclo dei rifiuti, rilevando che così hanno fatto anche altre Regioni. Il consigliere ha precisato l’iter che sarà seguito: «Dopo l’ascolto si passa alla decisione e al fare. Ed è questo che noi chiediamo a Bucci e alla giunta».

Giovanni Boitano, presidente di Orgoglio Liguria, si è soffermato sulla necessità delle infrastrutture: «La diga del porto di Genova sarà un’opera importante per Genova, per la Liguria e per tutto il Paese, la ricchezza della nostra regione parte da queste opere». Il consigliere ha sottolineato che occorre migliorare la qualità della sanità ligure che, comunque, è già ai massimi livelli e ha concluso il proprio intervento sottolineando che il programma prevede importanti interventi qualificanti per l’entroterra.

Il presidente della giunta Marco Bucci ha espresso apprezzamento per i suggerimenti che sono arrivati da alcuni consiglieri di minoranza e ha citato, in particolare, le proposte di Jan Casella relativamente a interventi sulla Piana di Albenga e sull’assistenza ai disabili: «Il consigliere Casella mi ha dato due idee che ritengo assolutamente importanti e che erano accennate nel programma, ma non così dettagliatamente». Il presidente ha fatto poi riferimento ai “gate of control” richiesti da Armando Sanna sulle liste di attesa in sanità: «Possono servire a dare informazioni, ma certo non stabiliscono se le cose vengono fatte o no e il nostro obiettivo è azzerare le liste l’attesa, ma è comunque apprezzato – ha chiarito – anche questo input». Marco Bucci ha aggiunto: «C’è spazio anche nei prossimi 5 anni per dare suggerimenti quindi rinnovo l’invito a tutti i consiglieri, la porta del mio ufficio è sempre aperta e prometto che darò visibilità a chi sarà autore di idee nuove che non sono state incluse nel programma».





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