17.17 – venerdì 13 dicembre 2024
I lavori del pomeriggio del Consiglio provinciale di Trento sono ripresi dopo una Capigruppo che ha deciso che l’Aula proseguirà i suoi lavori lunedì escludendo l’ipotizzata seduta di domani. Durante la riunione il presidente Soini, l’assessore Tonina e il garante delle minoranze Valduga hanno confermato che sono in corso interlocuzioni tra i rappresentanti dei gruppi e l’assessore Tonina. Si è ripreso quindi in emiciclo dalla discussione generale con gli interventi dei consiglieri Bisesti, Kaswalder e Zanella e la chiusura con la replica del presidente della Provincia Fugatti. I lavori sono quindi stati aggiornati a lunedì per consentire il prosieguo della trattativa. Si riprenderà dalla trattazione delle 70 proposte di ordine del giorno depositate.
Finanziaria, si tratta. Chiusa la discussione generale, replica di Fugatti
I lavori del pomeriggio del Consiglio provinciale di Trento sono ripresi dopo una Capigruppo che ha deciso che l’Aula proseguirà i suoi lavori lunedì escludendo l’ipotizzata seduta di domani. Durante la riunione il presidente Soini, l’assessore Tonina e il garante delle minoranze Valduga hanno confermato che sono in corso interlocuzioni tra i rappresentanti dei gruppi e l’assessore Tonina. Si è ripreso quindi in emiciclo dalla discussione generale con gli interventi dei consiglieri Bisesti, Kaswalder e Zanella e la chiusura con la replica del presidente della Provincia Fugatti. I lavori sono quindi stati aggiornati a lunedì per consentire il prosieguo della trattativa. Si riprenderà dalla trattazione delle 70 proposte di ordine del giorno depositate.
Bisesti (Lega): portati a termine gli intenti del 2018
Mirko Bisesti ha iniziato il suo intervento parlando dell’andamento dell’economia: tanti in minoranza si sono lamentati, ha detto, del fatto che la relazione del presidente Fugatti mancherebbe di visione. Quelle mancanze sono date da un approccio diverso del presidente, un approccio pragmatico, ha spiegato: il presidente in aula ha parlato di numeri senza l’enfasi che 15 anni fa mettevano. Nel programma 2018 si voleva cambiare il trend che da 10 anni vedeva il Trentino in estrema sofferenza rispetto ai cugini Sudtirolesi, ha aggiunto Bisesti. Il presidente ha registrato i dati, ha ricordato, si è riusciti a superare i vicini altoatesini, la Giunta sta mettendo in campo i giusti investimenti. Sei anni dopo l’intento dichiarato da Fugatti nel 2018 è stato portato a termine: si è creata ricchezza. Ha ricordato gli investimenti alle imprese che hanno attivato 1,6 miliardi con un potenziale Pil di 1,2 dicendo che è una ricchezza creata sul territorio.
Le sfide possono essere affrontate se il territorio è attivo, economicamente sano e riesce a produrre, ha affermato Bisesti, i giovani tornano se ci sono opportunità, se questa terra cresce. Ha ricordato la prima pagina della relazione Fugatti: una bella pagina per contenuti, quando si ricorda che è necessario continuare a investire nell’economia. Perché, ha detto, nei decenni scorsi si è speso troppo tempo a esaltare con dialettica l’autonomia, ma perdendo il significato di saper mettere in atto bene l’autonomia. Il futuro non sarà facile, ha concluso, ma il territorio saprà affrontare la sfida se si struttura, ma non a parole, nei fatti: non c’è bisogno di dirsi che si è i migliori, bisogna esserlo, creare le condizioni che ci possono essere se l’economia e la pubblica amministrazione rispondono in maniera corretta.
E lo fanno se il territorio è sano, forte ed economicamente attivo. Sull’immigrazione: se si vuole essere un territorio attrattivo perché lo chiedono le imprese e perché c’è un problema di denatalità il territorio deve essere sano e forte, non solo perché si vuole dire a chi è più disperato che è un territorio dove può arrivare, ma attrattivo per chi può e vuole trasferirsi nel territorio e lì allora che ci sono le porte aperte. Non porte aperte indiscriminatamente che crea solo caos. Bisesti ha descritto come fallimentare il sistema di accoglienza diffusa: si è cambiato proprio per quello, ha dichiarato, una cosa è propaganda, una cosa è amministrare per portare risultati.
Citando il dibattito sui fondi per l’Università del passato ha ricordato che i risultati della Facoltà di Medicina sono sempre più vicini, i numeri e i fatti smentiscono gli uccelli del malaugurio. Si è detto contento che nella relazione del presidente sia citato l’accordo, al vaglio con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e con quello dell’Università, per l’incremento della quota sulla delega Statale di 12,4 milioni di euro a partire dal 2024, del fatto che la Provincia continui a investire su uno degli ambiti fondamentali per il territorio. Non fa piacere sentire che il costo della vita è più alto in Trentino che altrove, ha detto Bisesti, ma ciò fa capire come qui più che altrove è necessario investire, facendolo anche perché chi da fuori possa portare il proprio contributo non con manodopera a basso costo ma con lavoro competitivo e ricchezza.
Bisesti ha descritto le esenzioni e l’aggiornamento dei contratti come misure positive che lasciano qualche soldo in più in tasca dei cittadini: misure efficaci vogliono dire risposte che riescono ad andare nella giusta direzione. Bene per il consigliere la misura sui congedi parentali (si può fare di più, ma questa è importante con l’equiparazione dei lavoratori del privato al pubblico), le Olimpiadi 2026 e la candidatura per quelle giovanili del 2028. Sull’area di San Vincenzo: il 22 maggio 2016 sulla stampa si leggeva “Mattarello, 30 milioni spesi per nulla” e non c’era Fugatti, si era due anni prima della campagna elettorale del 2018. Se fosse stato un campo di patate quell’area di 27 ettari avrebbe reso di più, ha dichiarato Bisesti, e ora ci si sente rinfacciare che l’area non è stata infrastrutturata, ma qualcosa ha reso di più che in passato. Rivolto al presidente Fugatti: continui così e lasci parlare.
Kaswalder (Patt): manovra, buon equilibrio tra produttivo e sociale
Per Walter Kaswalder la manovra ha trovato un buon equilibrio tra produttivo e sociale. Il consigliere ha ricordato la crisi del comparto dell’automobile, con l’esperienza Dana. Si è chiesto poi, citando l’esempio dei formaggi a latte crudo e della farina di Storo, se si tratti solo di sfortuna o se ci sia una regia per mettere in crisi l’eccellenza dei prodotti trentini. All’assessore Zanotelli ha chiesto un’attenzione sul tema. Kaswalder ha ringraziato l’amministrazione del Comune di Lavarone perché venerdì ha ricordato con una targa e una manifestazione importante i 250 anni della riforma di Maria Teresa d’Austria.
Ha quindi ricordato che quando si fa una finanziaria si cercano di accontentare le richieste, ma si sa che la coperta è corta. Bene quindi finanziare il produttivo che consente di mantenere anche i servizi sul sociale; bene la misura su stipendi di dipendenti, su Irpef. Ha ricordato i suoi ordini del giorno: il primo sulla programmazione di interventi a favore dell’ammodernamento della Ss 347 della Fricca. In merito ha ricordato la propria mozione del 2014 e che la strada interessa circa 10.000 abitanti: serve un piano straordinario per sistemare quella strada, ha detto. Se si vuole mantenere la gente in montagna, politica che il presidente Fugatti porta avanti e per cui si ringrazia, servono collegamenti veloci e sicuri.
Sul tema bostrico ha ricordato la difficoltà dei boschi e ha chiesto la possibilità di trovare aiuti per la gestione della questione anche per soggetti privati che non hanno la partita Iva. Ha ricordato inoltre il proprio ordine del giorno che prevede l’istituzione di un fondo di garanzia a favore degli affittanti a medio e lungo termine: ci sono in Trentino 150.000 appartamenti sfitti, chi affitta deve avere la garanzia che le utenze e l’affitto vengano pagati, garanzia sui danni e sui tempi della liberazione dei locali. RiUrb e RiVal sono a lunga scadenza, ha detto, cercare di trovare la soluzione per riuscire ad affittare gli appartamenti sarebbe importante.
Kaswalder ha quindi citato gli emendamenti che ha proposto: uno sulla creazione di un tutor per accompagnare gli studenti universitari verso il mondo del lavoro; uno per introdurre nella tabella il numero Ateco delle case di cura convenzionate e di riposo per consentire alle realtà di accedere ai contributi sul fotovoltaico; uno per per fare in modo che il sindaco di Luserna abbia una delega, come figura di riferimento nelle Comunità di valle, sulle questioni legate alle minoranze; uno di modifica al Prg perché anche le case in zone agricole possano beneficiare della legge provinciale 15 del 2015; uno per far sì che la Provincia si faccia carico di fornire ai Comuni il medaglione di rappresentanza e per comprare una bandiera della Pat per le proprietà pubbliche e gli uffici Sat. Infine l’emendamento sulla richiesta di un circuito protetto per il mondo del ciclismo per l’allenamento dei giovani. Piena condivisione, per il resto, del lavoro fatto dalla Giunta.
Zanella (Pd): le omissioni della maggioranza
Paolo Zanella ha replicato a Bisesti sui dati: confessano ciò che si vuole soprattutto se se ne omettono alcuni. Mancano poi per il consigliere i dati sulla povertà; si chiede poi, ha continuato, perché se il Pil del territorio cresce così tanto abbiamo i dati più bassi del Nordest. Se le cose vanno così bene bisognerebbe intervenire ad esempio erogando i servizi pubblici che non si erogano e se si indicizzasse l’Icef. Ha ricordato che il territorio ha la più alta spesa out of pocket per la sanità, che servono 112 mensilità per comprare una casa. Si dovrebbe agire su questi campi, non dando contributi a pioggia. Sui migranti: il tema è di come si gestiscono, perché se ci sono 1.400 migranti e si dà ospitalità a 700 quando un tempo ce ne stavano 1.500 è ovvio che gli altri 700, concentrandoli per strada in una città, vengono presi all’interno delle reti criminali.
Se si continuano a creare posti di lavoro a basso valore aggiunto poi servono i migranti che non si vogliono, ha aggiunto. Ancora: i servizi territoriali nelle valli non funzionano, c’è il problema casa anche nelle periferie. Poi ha parlato di quelle che ha definito le omissioni degli interventi della maggioranza: nessuno ha parlato dell’inchiesta in corso che riguarda il territorio, nessuno della notizia letta oggi sulle presunte infiltrazioni mafiose in Tonale. Sulla cultura non si dice niente, si magnificano le sorti di San Vincenzo, ma ci si dimentica di dire che ci sono 2,5 milioni di buco di bilancio e che si è commissariato un ente pubblico.
Prima della chiusura della discussione generale il garante delle minoranze Francesco Valduga è intervenuto sull’ordine dei lavori chiedendo un chiarimento sul fatto che la chiusura della discussione non infici l’esito della trattativa sulla possibilità di modifiche su quanto già depositato. Il presidente Claudio Soini ha chiarito che, prima della replica del presidente della Provincia, si deve chiudere la discussione e che ciò comporta l’impossibilità di depositare nuove proposte di ordine del giorno. Rimane possibile emendare ciò che è già stato depositato.
La replica del Presidente Fugatti
Nella sua replica il Presidente Maurizio Fugatti ha detto di voler cogliere positivamente l’invito al confronto costruttivo chiesto a più riprese dalle minoranze, nonostante abbia stigmatizzato gli oltre 10.000 emendamenti, che sembrerebbero contrastare con la disponibilità rappresentata. Se l’appoggio sarà propositivo, ha aggiunto, l’apertura ci sarà. Nel documento di illustrazione della manovra di bilancio Fugatti ha detto aver evidenziate le 142 politiche e gli interventi rilevanti, comprese le riforme che saranno realizzate nel medio e lungo termine. Altri temi strategici di cui ci stiamo occupando, ha precisato il Governatore, non sono citati nella relazione, ma non significa che non ci siano. Fugatti ha rispedito al mittente le accuse venute da più parti di scarsa attenzione ai temi delle povertà, citando i numerosi interventi sui salari, i 90 milioni di euro sull’assegno unico provinciale, i 122 milioni a sostegno delle povertà e gli interventi a supporto dei pensionati minimi. A questi si aggiungono la revisione dell’Icef che sarà commisurata alla ricchezza effettiva e l’attenzione posta sul tema della casa, concentrata sui progetti Riurb e Rival, oltre a nuove risorse destinate alla casa di abitazione.
Anche il tema della natalità viene affrontato con più misure e incentivi per le nascite, i congedi, le agevolazioni per le famiglie con figli. Tra gli obiettivi principali Fugatti ha citato quello di riuscire a trattenere e qualificare i giovani, mentre sul fronte sanità ha ricordato gli oltre 2,7 miliardi di spesa corrente oltre a progetti ed investimenti come il nuovo ospedale del Trentino. La sanità trentina, ha proseguito, risulta attrattiva e a dimostrarlo ci sono i dati recentemente pubblicati sugli arrivi in Provincia per curarsi. In una nota a margine Fugatti ha ricordato che la spesa sanitaria ha sempre tenuto sotto scatto questo consiglio con un segno meno diventato attivo per la prima volta nel 2022 con + 2 milioni riservati al comparto.
Respinte anche le critiche sul calo delle risorse alla ricerca, un settore che vede importanti investimenti nel green e nel digitale. Le aliquote sono state confermate, ha aggiunto, e riteniamo questa misura una ragione di politica industriale che vale per l’attrattività del territorio. Non nego la preoccupazione per la trattativa dello statuto, ha ammesso, però mi sento di rassicurare sul ruolo attivo del Trentino sul processo di riforma: parlo poco e fa parte forse del mio carattere, ha detto dicendo di fare ammenda per questo, tuttavia ha dichiarato di essere sempre stato presente nell’elaborazione di proposte e controproposte, anche autonome e comunque sempre in accordo con la Provincia di Bolzano.
Infine il presidente ha toccato il tema della scuola, all’attenzione della Giunta con interventi strategici, come la stabilizzazione del personale scolastico, la conferma sugli sportelli psicologici, le risorse a supporto dei bisogni educativi speciali, la semplificazione dell’iter per le attività extrascolastiche con assegnazione alle scuole dei fondi necessari, solo per citarne alcune.
Fugatti ha ringraziato in chiusura i consiglieri per gli interventi dei giorni scorsi in discussione generale.
I lavori riprendono lunedì alle ore 10.00 con l’esame degli ordini del giorno.
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