Campobasso. Una nuova era per il Cep, la Montini ‘torna a casa’

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In via Scarano c’è ancora soltanto il cantiere, ma per la prima volta dopo sette anni si sono riaperti i cancelli della Montini e tra poco più di un anno – marzo 2026, stando al cronoprogramma fissato dal Pnrr – i quasi 1.000 alunni dell’istituto comprensivo potranno tornare nella storica sede del quartiere Cep. Ieri mattina la posa della prima pietra del plesso, un appuntamento simbolico che però segna l’inizio di una nuova era per gli alunni, i docenti, le famiglie e per tutto il quartiere. Accanto alla sindaca Marialuisa Forte, l’ex primo cittadino Roberto Gravina – il primo a credere nel progetto e a reperire le risorse nella passata consiliatura – il presidente del Consiglio regionale Quintino Pallante e l’assessore regionale Gianluca Cefaratti , il vice sindaco Piero Colucci, il presidente dell’Assise comunale Giovanni Varra e l’assessore comunale all’Istruzione Mimmo Maio, la dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Maria Chimisso e la dirigente scolastica della Montini Agata Antonelli, visibilmente commossa.
La sindaca Forte ha voluto innanzitutto ringraziare la precedente amministrazione, la ditta e i tecnici del Comune, «tutti insieme abbiamo fortemente voluto questo plesso per i nostri ragazzi, perché la scuola è sì un centro di formazione e di crescita ma soprattutto un luogo di aggregazione. Le scuole di oggi sono scuole aperte al territorio ed era fondamentale per questo quartiere riappropriarsi della sua scuola. Oggi mettiamo il primo tassello, speriamo di ritrovarci qui tra un anno per inaugurarla. Dopo la riapertura della Montini – ha evidenziato Forte – e i lavori che partiranno alla D’Ovidio, tutte la scuole di Campobasso saranno sicure e innovative. Un’opera importante che il Comune ha fatto per il mondo della scuola, iniziato dalle precedenti amministrazione e che anche noi poteremo avanti».
Dopo la benedizione di don Antonio Garofalo, accompagnato da don Vittorio Perrella, ‘storico’ parroco del quartiere, la dirigente Antonelli ha voluto rimarcare quanto tutta la comunità attendesse questo traguardo:
«È un sogno che si sta realizzando, Sette anni fa, quando siamo dovuti uscire in maniera forzata (dopo il crollo di parte del solaio, ndr) da questa scuola abbiamo pianto. Oggi invece sono lacrime di gioia. Ritornare nel quartiere è fondamentale, lo hanno voluto gli amministratori attuali ma anche quelli precedenti. La Montini è una grande scuola, ha una sua connotazione e noi vogliamo restituire al quartiere la sua parte vitale che è proprio la scuola».
«Oggi si celebra una giornata storica per la comunità scolastica di Campobasso – ha sottolineato l’assessore all’istruzione Mimmo Maio – che vede nascere, con la posa della prima pietra del nuovo Istituto scolastico Montini, una nuova alba per gli studenti della nostra città, in special modo per uno dei quartieri più popolosi e più vivi come il quartiere Cep.
L’edificio, innovativo e progettato secondo le ultime e più efficienti tecniche costruttive, ospiterà poco meno di mille studenti, ed includerà una corte centrale concepita come spazio di incontro e confronto, oltre che come area ricretiva e sportiva. Inoltre, sono previsti una palestra ed un auditorium che saranno a servizio della comunità anche per attività extra-scolastiche.
Lo dico sempre, l’investimento più importante che la politica ad ogni livello deve portare avanti deve rivolgersi al patrimonio più prezioso che abbiamo, ossia alle nuove generazioni di studenti che sono il vero ossigeno di ogni comunità. Ecco, oggi abbiamo celebrato proprio questo, perché una nuova scuola che vedrà la luce rappresenta nuovo ossigeno per il nostro territorio e per il nostro futuro».
Particolarmente soddisfatto dell’obiettivo raggiunto l’ex sindaco Gravina che, con la sua giunta, è riuscito ad ottenere le risorse necessarie per far ‘rinascere’ la scuola di via Scarano: «Su questo plesso non c’erano finanziamenti, ma esisteva solo un progetto che prevedeva di delocalizzare la scuola tra San Giovannello e via De Gasperi. La nostra scelta fu invece quella di intervenire con una gara di progettazione per l’abbattimento e la ricostruzione della scuola dove è sempre stata, nel cuore del quartiere, e siamo riusciti portare a casa tutti i finanziamenti disponibili.
È stata una programmazione lunga ma anche lungimirante e speriamo che questa scuola porti Campobasso ad essere attrattiva anche per i comuni limitrofi, così da avere una popolazione studentesca importante che possa vivere questi nuovi edifici sicuri e innovativi».
Il nuovo edificio scolastico accoglierà le classi della scuola media, primaria e dell’infanzia e il progetto complessivo ha un costo che si aggira sui 12.684.976,60 euro. Saranno realizzati tre edifici separati e, oltre al plesso scolastico, sorgeranno anche auditorium, palestra e uffici amministrativi.
La struttura a forma di anello ospiterà la scuola dell’infanzia, la primaria e la secondaria di primo grado. Un’unica struttura compatta che si svilupperà in altezza su tre livelli includendo una corte centrale, uno spazio vitale dell’edificio e un luogo pubblico-comunitario dedicato all’incontro, al gioco e allo sport, a seconda delle esigenze e delle funzioni previste.



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