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Riceviamo e pubblichiamo la nota del presidente dell’ex Consorzio Imprese Casertane, ora con sede in Lombardia, regione dalla quale è stata ispirata la nuova denominazione. Petriccione dichiara di non aver mai avuto rapporti con Cappello e di essere da 30 anni in questo settore, mai sfiorato da possibili connessioni criminali. Ovviamente gli crediamo e non possiamo fare altrimenti. Far finta, però, che questa gara, analizzata dalla Guardia di finanza, non sia simile ad altre procedure finite in processi istruiti da procure ordinarie e dalla DDA sarebbe nascondere qualcosa ai lettori. E non è corretto. Sulle ditte invitate e sulla posizione di Della Corte, poi, abbiamo qualcosa da aggiungere
Oggetto: GARA URBAN CENTER – COMUNE DI CASERTA Riferimento art. Caserta CE – chiarimenti
- la data di aggiudicazione non è aprile 2024 ma il 19/04/2021 – Il lavoro è stato consegnato sotto riserva di legge in data 21/06/2021
- Il consorzio Stabile Triangolo Lariano ed il sottoscritto Presidente non hanno mai a nessun titolo avuto a che fare con il Sig. Piero Cappello
- Trattasi di gara ad invito (5 imprese invitate – 4 partecipanti) Ribasso pari 8,31 (normalmente in linea con una tipologia di lavorazione di quel tipo (quasi esclusivamente acciaio) considerando che questo materiale subito dopo il Covid ebbe una impennata del costo pari quasi al doppio del normale costo standard. Non a caso il lavoro ha subito varianti per adeguamento costi materie prime così come previsto dalla normativa ANAC post Covid
- La nomina di CLG quale impresa esecutrice va inquadrata in un periodo in cui il Consorzio (allora CO.I.CA.) aveva in organico solo 4 consorziate. Escludendo (delle 4) DIEMME Impianti s.r.l. (specializzata in impiantistica (vedi CCIAA ) l’unica candidata presente sul territorio rimaneva CLG srl
- Il Sig. Della Corte Giovanni non è mai stato Presidente del Consorzio ne quando si trattava di una struttura minima (CO.I.CA.) ne dopo, ne mai
- Nel 2021 il Legale Rappresentante del Consorzio (allora CO.I.CA.) era il Sig. Della Corte Ciro
- Dal 20/05/2021 (giusto verbale ed aggiornamento CCIAA) il Presidente è stato nominato Giuseppe Petriccione
- Il Consorzio con Assemblea Generale del 11/12/2023 ha cambiato denominazione e sede legale non già per allontanarsi da qualche problematica ma semplicemente per accogliere circa 15 imprese Lombarde che avrebbero gradito una denominazione non di natura territoriale Campana ed una sede sul territorio della Regione Lombardia (difatti a seguito di questa importante variazione, come da evidenza Camerale si può notare l’ingresso in più scaglioni di circa 30 imprese).
- Ultima nota (ma questa di carattere prettamente personale). Chi scrive è nel mondo dei Lavori Pubblici (prima come consulente e poi come diretto esecutore dal 1990. Ha operato sempre con le proprie società su tutto il territorio nazionale con uffici a Roma dal 2001 al 2005 in Viale Europa – Eur, in Toscana con ufficio in Montecatini Terme , in Lombardia con ufficio in Milano via Montenero n. 4 e mai in tutta la sua attività annessun titolo è stato accostato neanche lontanamente a questioni riguardanti ipotetici CLAN CASALESI. Il solo accostamento nello stesso articolo di giornale o qualsivoglia altra fonte informativa del proprio nome a quello di qualsivoglia organizzazione criminale è di per se motivo di profonda offesa.
- Sono certo che approfondendo e informandosi opportunamente sulla mia persona avrà modo di appurare che quanto da me detto corrisponde ad assoluta verità
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Cordiali saluti, Giuseppe Petriccione
LA RISPOSTA DI CASERTACE
Francamente, ci saremmo aspettati una risposta più concreta e meno burocraticista, così come ci è stata data. Il problema che lei sembra sollevare è quello del ruolo di Giovanni Della Corte. Okay, sarà anche che questi non è più il rappresentante legale del Consorzio stabile Triangolo Lariano, circostanza documentata da un sito specializzato in imprese e società qual è Dnb.
Okay, è anche vero che del maggio 2021, quando il consorzio si chiamava ancora COICA (Consorzio imprese casertane), lei, signor Giuseppe Petriccione, è diventato il presidente, ma la sua volontà di operare questo distinto diventa un mero formalismo nel momento in cui noi, nel nostro articolo, evidenziamo che Giovanni Della Corte, con la sua CLG Costruzioni è stato scelto dal Consorzio quale impresa esecutrice dei lavori all’Urban Center di Caserta.
In poche parole, quella di Della Corte pare una zona di comfort, dunque una sua scelta di collocarsi in una posizione più favorevole per ricevere gli affidamenti che consentono di acquisire valori reddituali.
Tale configurazione viene percepita da chi, come noi, ha pubblicato su questo giornale di decine e decine, forse centinaia di consorzi stabili o di scopo nell’ambito dei lavori pubblici, come una riduzione del peso della sua persona, signor Petriccione, che si configura come una sorta di variabile dipendente delle decisioni del Della Corte il quale, nella sostanza, è colui che beneficia dell’attività del Consorzio.
L’attività dei consorzi, che forniscono supporto tecnico, amministrativo e relativo a una possibile carenza di attestazioni SOA o simili, è retribuita con delle percentuale sui lavori, secondo quanto abbiamo appurato in questi anni, che non supera il 10%. Il resto finisce nelle tasche dell’impresa esecutrice. E poi, come riporta il sito dedicato alla dirigenza del Consorzio Stabile Traingolo Lariano, il signor Giovanni Della Corte è ancora nei posti di comando, cosa non esplicitata nella sua nota, essendo il vostro responsabile gare.
A nostro avviso, non specificare questo dettaglio nei suoi chiarimenti non è stata una scelta all’insegna della limpidezza nel confronto tra la sua posizione e quanto scritto da noi due sabati fa.
Ci ha fatto un po’ sorridere l’affermazione sul perché il nome sia stato modificato. Una sorta di rito liberatorio, perché si è passati da un titolo che legava l’ente economico, la persona giuridico al nostro territorio, Consorzio imprese casertane, ad una nominalistica antitetica, estrema che ci porta, in pratica, ai confini della Svizzera. Non solo in Lombardia, ma all’ultimo lembo della Lombardia, ossia quello comasco.
Per quanto riguarda la sua orgogliosa rivendicazione di persona integerrima e per bene, noi non abbiamo alcun tipo di problema a riconoscere queste qualità, non possedendo una qualsiasi prova contraria che ci faccia sostenere diversamente. La sua, a nostro avviso, è una reazione emotiva, non giustificata dall’articolo che lei contesta. Noi ci siamo soffermati su un format che onestamente ci ha rotto le scatole.
Sa, signor Petriccione, di quanti consorzi con sede a Roma, Biella, Modena, Toscana, eccetera, abbiamo affrontato per l’immancabile affidamento ad imprese locali di lavori collegati ad una gara d’appalto aggiudicata?
Se abbiamo fatto quel riferimento a Pezzella, non è per collegare a lei, al suo consorzio al soggetto, iperindagato e imputato in tre processi per corruzione e turbativa d’asta, oltre ad essere indicato da diversi pentiti, a partire da Antonio Iovine O’Ninno, poi da Nicola Schiavone, quale cinghia di trasmissione tra il clan dei Casalesi e il settore dei lavori pubblici.
Le modalità con cui Coica e CLG si sono aggiudicati gli appalti sono similari al modo in cui Pezzella e consorzi a lui legati si sono aggiudicati appalti, ritenuti truccati da Piero Cappello, responsabile di questa procedura a Caserta.
Non c’è un riferimento diretto a lei, alla sua attività che fino a prova contraria non ha alcuna macchia. La nostra è stata un’evocazione, parola che non significa altro. A ciò aggiungeteci la ventura di avere un uomo forte in questo consorzio, ossia Giovanni Della Corte, imprenditore immancabilmente proveniente dal perimetro dell’agro Aversano ed ecco spiegato il motivo dell’articolo che, ripetiamo, cosa visibile grazie ad una lettura attenta, non mette in dubbio l’onorabilità di questo consorzio, di chi ora lo dirige. E neppure di Della Corte.
Per quanto riguarda Cappello, non abbiamo capito dove lei abbia colto il collegamento tra l’ingegnere indagato e ora imputato per la presunta tangentopoli a Calvi Risorta e lei, oltre che al Consorzio Triangolo Lariano.
Al riguardo, la sua sembra una precisazione frutto di un contatto con un nervo scoperto. La gara aggiudicata a Coica è regolare fino a prova contraria, ma assume i contorni di un format divenuto sistemico. È una modalità tipica di certe nostre imprese nel settore lavori pubblici.
Magari, questa nostra risposta può servirvi per modificare in qualche modo il metodo organizzativo, per renderlo meno simile ai consorzi Energos o Fenix, giusto per citare due o tre esempi tra i cento che potremmo fare.
Su un punto, poi, dobbiamo darle ragione: la gara è stata aggiudicata nell’aprile 2021 e non 2024, come inizialmente scritto, ma trattasi di un refuso, corretto poi nelle ore successive.
Invece, dobbiamo correggerla noi: non sono state cinque le imprese invitate, come da lei scritto, bensì dieci, con nomi di imprenditori eccellenti della nostra provincia, tra cui il citato Pezzella, la società dei Verazzo di Capua, Ubaldo Caprio e la sua Casertana Costruziuoni e la D’Alessandro Costruzioni che, con una società che la DDA intesta sempre al Pezzella, ha rifatto l’auditorium della provincia.
E sulle dieci ditte invitate dal comune, tramite un “sorteggio avvenuto con l’ausilio dell’ing Piero Cappello, supporto al RUP del presente procedimento, mediante selezione dei fornitori ASMEL“, come scritto in determina, solo quattro imprese, tra cui il Consorzio Coica, hanno partecipato.
L’assenza di più della metà delle ditte invitate tramite sorteggio è un altro format che troppo spesso si vede a Caserta e nella nostra provincia.
qui sotto, i nomi delle dieci ditte invitate, il file di dnb sul consorzio, la determina di aprile 2021 e la pagina dedicata alla dirigenza del Consorzio Triangolo Lariano
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