A Pitti Uomo il guardaroba dei brand che anticipano il cambiamento • Nove da Firenze

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A Pitti Uomo 107 l’esplorazione di nuove temperature di stile, il talento nell’anticipare i trend. Una selezione internazionale di collezioni ad alto tasso creativo. 

In collaborazione con il designer Max Lamb nasce “Wasted”, una collezione made in Bali che esplora la possibilità di trasformare i tessuti sostenibili di scarto in capi nuovi e funzionali. Ogni pezzo è unico e realizzato a mano.

In occasione di Pitti Uomo 107 il brand Calzoleria Toscana festeggia, giorno 15 gennaio con un esclusivo cocktail party su invito, l’opening dello store nella centralissima via della Vigna Nuova 24/R a Firenze. Gli ospiti saranno accolti in un vero e proprio gentleman club dall’allure decisamente toscano. Lo store si sviluppa su due livelli, 100 mq circa, dove le collezioni di Calzoleria Toscana sono esposte in un ambiente raffinato e contemporaneo, tra mobili antichi rivisitati, comodi pouf che si mixano perfettamente con la moderna resina dei pavimenti impreziositi da tappeti turchi. Il grande lampadario di cristalli crea un’atmosfera senza tempo dialogando perfettamente con la carta da parati di ispirazione francese. Nel corso della serata il brand presenterà una speciale capsule realizzata appositamente per Pitti Uomo 107.

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Calzoleria Toscana, sinonimo di artigianato e di alta pelletteria, è stata fondata nel 1958 dal maestro calzolaio Luciano Bettaccini. Tutto ha inizio in una piccola bottega a conduzione familiare fino a quando nel 1977 Luciano avvia la trasformazione espandendo l’attività con il supporto dei suoi due nipoti Enrico e Paolo Barni. Da quel momento Calzoleria Toscana inizia a conquistare il mercato italiano delle calzature in pelle. Ogni scarpa nasce da un patrimonio di tecniche artigianali che combina qualità e design unico, per conferire a chi le indossa eleganza e personalità.

La vera firma dell’azienda è l’originale tecnica del tinto in capo, una lavorazione che prevede che le calzature vengano immerse in un bottale (una grande lavatrice) per otto ore, lavate e tinte con pigmenti naturali, e poi lasciate riposare per due giorni. Il risultato è una pelle dai colori ricchi e sfumati, che ricordano un’eleganza d’altri tempi, ma con una morbidezza e comodità che durano nel tempo.

La collezione di Calzoleria Toscana si divide in due linee: Calzoleria Toscana e Rosso Fiorentino. I modelli sono tanti, dai classici a quelli più in linea con le tendenze del momento con uno occhio verso il mondo delle sneakers, e per i più esigenti immancabili i pregiatissimi modelli in coccodrillo.

Torna il progetto “Creatività, sostenibilità e artigianato”: nella Sala delle Nazioni il meglio dell’artigianato in pelle made in Japan.

Vocazione internazionale e saper fare tutto italiano, così nasce la collezione di sneakers FW25/26 di Enterprise Japan. Il marchio, figlio di due mondi apparentemente lontani tra loro, è la sintesi creativa tra l’ars manifatturiera italiana e la precisione giapponese, che reinterpreta la cultura pop anni ‘70 e ‘80 attraverso un legame profondo tra materia e qualità, con un’estetica che non insegue il tempo, ma lo plasma.

ANT45 prosegue il suo viaggio di innovazione e ricerca, presentando una collezione Fall-Winter 2025-2026 che esalta qualità, comfort e sostenibilità. La nuova collezione – che punta su un approccio sempre più responsabile, eliminando completamente componenti plastiche nei filati – si distingue per l’uso di materiali esclusivi, in grado di coniugare eccellenza e creatività.

Una calza innovativa e performante, progettata per offrire un comfort eccezionale grazie al core-spun, filato totalmente privo di nylon plastico, che combina elasticità strutturale a una vestibilità skinfrendly, estremamente delicata poichè con sole fibre naturali a contatto con la pelle.

Il sapore della collezione autunno-inverno ridefinisce il concetto di contemporaneità, rivoluzionando le shapes iconiche che hanno codificato lo stile urban e riacceso gli outfit più classici, presentando i tre modelli di punta: Egg, Run e Jupiter

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La collezione FW25/26 di Markup segna una fase evolutiva per il brand, articolandosi in tre linee distintive Core, Tech Hub e Passione Sartoriale, accomunate da un’estetica flessibile e contemporanea. La stagione esplora nuove declinazioni del design, offrendo capi capaci di adattarsi con versatilità alle esigenze di un guardaroba moderno. La palette cromatica sceglie toni caldi e sofisticati: nero, antracite, marrone, bordeaux e il verde tidal – eletto da Markup come colore del 2026 – costituiscono la base della stagione. Tocchi di grigio e bianco completano il quadro cromatico, definendo un’estetica moderna, raffinata e senza tempo.

Promas e DEFI sostengono la partecipazione di 29 brand francesi, rinnovando il loro impegno per la crescita internazionale della moda maschile francese. Obiettivo che Promas porta avanti anche attraverso Promas LIST, strumento di networking che mette in contatto brand francesi con buyer di tutto il mondo.

In occasione di Pitti Uomo 107, Polimoda inaugura AN/ARCHIVE EVENT TWO: blue r/evolution, secondo appuntamento del suo centro di ricerca dedicato allo studio della moda. Aperto al pubblico dal 14 gennaio al 15 febbraio a Firenze, presso il Polimoda Manifattura Campus, il progetto espositivo è pensato come uno spazio culturale aperto alla città e invita a riflettere sul rapporto tra workwear, identità, crisi e rivoluzione, approfondendo i temi più attuali del panorama contemporaneo.

Il blu indaco, più di un semplice colore, incarna un valore sociale e antropologico profondo. Da antico simbolo di esclusività e sacralità, l’indaco è diventato il colore del quotidiano e dell’uniformità, rappresentando i lavoratori, le comunità e i movimenti sociali. La sua capacità di connettere mondi apparentemente opposti – dall’aristocrazia al workwear, dall’omologazione all’espressione individuale – riflette la forza universale del colore blu come elemento di identità collettiva e individuale.

Il percorso espositivo di blue r/evolution celebra l’evoluzione culturale del blu e del denim: da simbolo della classe lavoratrice a mezzo di espressione per le subculture giovanili, fino alla sua affermazione come icona nella moda globale. Dai movimenti punk all’hip-hop, dalla controcultura ai trend globali, il denim è stato reinterpretato come linguaggio di ribellione, innovazione e identità, diventando un elemento centrale della moda contemporanea.

Nel complesso intreccio tra moda e sociologia, pochi capi riescono a narrare una storia eterogenea come il denim. blue r/evolution non è una mostra sull’abbigliamento, ma un’indagine profonda su come un indumento possa riflettere, sfidare e ridefinire le narrazioni sociali. Il denim incarna un paradosso vivente: al contempo elitario e accessibile, tradizionale e rivoluzionario, locale e globale. La sua continua evoluzione è una testimonianza delle frontiere fluide della nostra società. Ogni filo, ogni sfumatura di indaco, racchiude un messaggio potente: l’abbigliamento non è mai solo abbigliamento. È uno specchio, un manifesto, una rivoluzione” – spiega Massimiliano Giornetti, direttore di Polimoda e curatore di blue r/evolution.

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Con la sua capacità di sbiadire e trasformarsi, il denim diventa metafora di autenticità: ogni capo racconta la vita di chi lo indossa, un’opera unica che si arricchisce col passare del tempo. Il blu e il denim riflettono così i cambiamenti culturali e sociali, passando da beni comuni a simboli di lusso e autenticità personale. È l’esperienza vissuta, e non solo il materiale, a conferire valore a questi tessuti, dimostrando come il significato di lusso e autenticità si evolva nel tempo.

I visitatori saranno guidati attraverso una selezione di capi iconici, che raccontano come il denim e il workwear si siano trasformati in potenti strumenti di espressione personale. L’archivio, arricchito da installazioni artistiche, fotografiche e interventi multidisciplinari, diventa uno spazio in cui la riflessione sulla moda si intreccia con temi di sostenibilità e memoria collettiva, suggerendo nuovi modelli di autenticità nell’era digitale.

Con AN/ARCHIVEPolimoda offre una piattaforma per comprendere come il passato e il presente della moda dialoghino con le trasformazioni sociali e culturali. I capi d’abbigliamento, incarnazione fisica dei cambiamenti sociali, diventano la lente attraverso cui rileggere il passato e proiettarsi nel futuro. L’archivio si trasforma in uno spazio dinamico che ospita talk, installazioni artistiche e pezzi iconici della moda contemporanea, invitando a interrogarsi sui fenomeni della moda da una prospettiva sociologica e antropologica.



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