Presa in carico delle patologie oncologiche, il progetto improving access to Italian cancer care services su strategie e gestione. Parlano gli esperti

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Oncologia

12 Dicembre 2024

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Tre giornate per tre workshop sulle strategie e la gestione sanitaria per la presa in carico ottimale delle patologie oncologiche. Nell’ambito del progetto Improving access to Italian cancer care services la visione degli esperti sui temi più caldi che riguardano il percorso di presa in carico della malattia oncologica


Tre giornate per tre workshop sulle strategie e la gestione sanitaria per la presa in carico ottimale delle patologie oncologiche. Nell’ambito del progetto Improving access to Italian cancer care services la visione degli esperti sui temi più caldi che riguardano il percorso di presa in carico della malattia oncologica.
Relativamente all’ottimizzazione della delocalizzazione delle cure in ambito oncologico, uno tra i temi più attuali da affrontare, anche alla luce del DM 77, per il responsabile del Distretto ATS Emilia-Romagna, Mattia Altini riguarda: “La deospedalizzazione per evitare di utilizzare l’ospedale come unico luogo di cura con una strategia che collochi il bisogno giusto nel luogo giusto. Le case di comunità e le attività ambulatoriali devono iniziare a raccogliere sul territorio i pazienti per reinserirli dentro un percorso di cura che non abbia come unico punto di riferimento l’ospedale”.

In quest’ottica la dr.ssa Fabia Franchi, responsabile Settore Assistenza territoriale, Direzione Generale Cura della persona, Salute e Welfare della Regione Emilia-Romagna ritiene siano necessari: “Dei percorsi organizzati, costruiti in modo che il paziente non si senta abbandonato nel passaggio tra setting ospedaliero e territoriale. Ma possa riconoscere il setting territoriale come un luogo affidabile e di collegamento con il centro ospedaliero, proprio per continuare le cure al di fuori dell’ospedale”. Per fare questo lavoro sottolinea ancora Franchi “C’è necessità di una grande formazione e di un’attenzione che deve diventare un obiettivo del sistema e un obiettivo istituzionale sia della governance regionale che di quella aziendale”. 

Accesso precoce alle cure e all’innovazione tra le tematiche a cui gli incontri hanno dato attenzione e, come rilevato da Lucia Magnano, farmacista Area Valutazione del Farmaco, Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale dell’Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale Emilia-Romagna: “Le Regioni possono dare un notevole contributo con un lavoro condiviso anche a livello nazionale, perché sono le prime a dover affrontare questo problema. Si possono canalizzare gli sforzi per avere delle regolamentazioni e anche dei finanziamenti ad hoc per un accesso precoce ai farmaci e questi sono i due elementi principali di cui le Regioni possono farsi portavoce a livello nazionale”. 

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Tra le azioni da mettere in atto secondo il coordinatore della Rete Oncologica dell’Emilia-Romagna, Carmine Pinto “Oggi è centrale una strategia di forte condivisione tra Regioni e AIFA per favorire l’accesso, soprattutto di percorsi adeguati, perché pazienti, medici e le strutture sanitarie delle Regioni possono accedere all’innovazione. Ma occorre che ci siano dei tempi certi e adeguati anche per una condivisione di quelli che sono i dossier”.

Ultimo pillar affrontato nel progetto è relativo alla programmazione efficace della spesa farmaceutica. Nel 2022 in Italia, secondo l’Istituto Superiore di sanità, sono stati spesi 20 miliardi di euro per curare i malati di cancro fra costi diretti e indiretti. Per affrontare adeguatamente la sfida di una programmazione di questa spesa la proposta avanzata dal presidente della Fondazione Ricerca e Salute, Nello Martini è “Nel rendere il sistema più trasparente e avere quindi una sorta di piattaforma su cui ci siano tutti i dati della programmazione regionale e nazionale. Un altro strumento è fare del raso scanning per conoscere in anticipo quali sono le novità e i farmaci innovativi per poter programmare la gestione dell’innovazione”.

Come spiega Paola Ianna, Head of Value Access Oncology di Daiichi Sankyo “Come Azienda puntiamo e investiamo su tre ambiti strategici: innovazione, cura del paziente e partnership. Insieme ai partecipanti ai workshop, realizzati con il supporto di Edra, abbiamo sviluppato nuove linee di indirizzo, idee e proposte progettuali, per contribuire al miglioramento delle cure e della gestione dei pazienti affetti da patologie oncologiche. Un lavoro, realizzato in alleanza con AstraZeneca, che ha coinvolto gli stakeholder del panorama regionale e nazionale per far avanzare la governance con la piena collaborazione di tutti gli attori coinvolti

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