L’amministrazione Montanaro ha aderito alla convenzione con il comune alto molisano partecipando con la sua tradizione alla terza edizione della Festa dei Fuochi rituali.
Di Luigi Campolieti e Nicola De Francesco
MONTELONGO- AGNONE. Il 7 dicembre tra il crepitio delle fiamme, in un’atmosfera fiabesca ha preso vita la terza edizione della “Festa dei Fuochi Rituali”.
Altissimo il numero di presenze registrato nella cittadina dell’ippogrifo, la magia del fuoco ha riunito insieme ad Agnone altri 21 centri provenienti da 4 regioni, Molise, Puglia, Abruzzo e Toscana.
Tra i 21 rituali ‘magici’ legati al fuoco c’erano anche i Fuocherelli in onore del Santo dei Miracoli che caratterizzano le serate di festa e di devozione che accompagnano da tempo immemore i montelonghesi alla giornata di festeggiamenti del 13 giugno. In rappresentanza del comune di Montelongo, c’era il primo cittadino Luca Montanaro, il presidente della Pro Loco Luigi Campolieti e altri 25 cittadini che hanno portato ad Agnone l’anima stessa del rituale che consiste nell’accensione di tanti fuochi stabili tra vie del paese dal 1 al 13 giugno. E come usanza vuole i fuochi sono alimentati da “fasc d cepp” di ulivo e ginestre secche ed allo scoppiettare delle fiamme si unisce un profumo inconfondibile di rinnovamento della natura. Intorno ai vari fuochi è intonato il tradizionale canto delle 13 stelle in onore del Santo, canto che i musici del gruppo Tarattatttá al seguito della rappresentanza montelonghese, hanno riproposto nella cittadina alto Molisana.
Partiti di buon mattino, il gruppo ha raggiunto Agnone portando con se i fasc d cepp mentre sul posto, come d’accordo con l’organizzazione della festa, hanno trovato sabbia e legna dove mettere a dimora prima dell’accensione il materiale per il fuoco. A fare gli onori di casa, per tutti, il Sindaco di Agnone Daniele Saia, che nella meravigliosa cornice di palazzo San Francesco ha presentato la manifestazione, ringraziando i suoi colleghi primi cittadini per il grande spirito di collaborazione dimostrato. Saia ha anche rimarcato l’importanza di fare rete ed ha lanciato l’idea, l’obiettivo per il futuro, di far partecipare almeno un rito del fuoco per ogni regione d’Italia. Ma non solo anche il fermo convincimento di intraprendere il percorso che dovrà portare al riconoscimento dei riti cerimoniali del fuoco come patrimonio immateriale dell’UNESCO.
Enorme soddisfazione anche da parte delle delegazioni degli altri 21 comuni partecipanti che con i loro fuochi, i loro colori e la loro musica hanno contribuito a ravvivare le strade del centro Alto molisano dando vita ad una sfilata emozionante, vivida, sonora, ardente.
In un affascinante clima di fratellanza hanno illuminato le vie agnonesi, dal Molise le Farchie di Salcito, Montefalcone del Sannio e Roccavivara, le Laure di Mirabello Sannitico, La Faglia di Oratino, le Smrcka di Acquaviva Collecroce, il rito U Lavt’ dei cavalieri di Pietracatella, le ‘Ndocce di Agnone, Belmonte del Sannio, Bagnoli del Trigno, Civitanova del Sannio e Pietrabbondante, dall’Abruzzo la Farchia di Tufillo, i Fuochi di Sant’Antonio Abate di Collelongo e le Farchie di Fara Filiorum Petri, dalla Puglia i Siaret e Sen Zepit (fuochi di San Giuseppe) di Casalvecchio di Puglia e le Fracchie di San Marco in Lamis e dalla Toscana la Focarazza di Saturnia di Manciano, la Festa dei Fuochi di Badia Prataglia di Poppi, le Fiaccole di Abbadia San Salvatore, la suggestiva Torciata di San Giuseppe di Pitigliano. E naturalmente, come detto, i Fuocherelli di Sant’Antonio di Padova di Montelongo con l’originale canto delle 13 stelle.
Tanti rituali diversi tra loro, fuochi stabili, fuochi itineranti, diverse origini, ma che costituiscono la meraviglia delle tradizioni italiane, usanze che questi comuni riescono a tutelare anche tra le tante difficoltà che si vivono nelle zone interne.
La “Festa dei Fuochi Rituali” è un autentico esempio di condivisione e un patrimonio dell’umanità è proprio questo, condividere, donare al mondo le espressioni più vitali della propria storia, cultura e tradizioni a perenne ricchezza dei popoli.
Per la delegazione di Montelongo è stata un esperienza suggestiva, l’evolversi delle fiamme ha scaldato il cuore dei partecipanti, che ringraziano Agnone e le altre comunità per lo spettacolo che i loro fuochi hanno generato, tornando a casa arricchiti da tanta bellezza e umanità.
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