Contributo quota A Enpam: ecco gli importi per il 2025

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Con l’obbligo di utilizzare il sistema pubblico PagoPA, è consentito solo il versamento in unica soluzione, con scadenza aprile. La dilazione in quattro rate è stata affiancata dal pagamento in otto rate ma entrambe soltanto in caso di domiciliazion

Con l’obbligo di utilizzare il sistema pubblico PagoPA, è consentito solo il versamento in unica soluzione, con scadenza aprile. La dilazione in quattro rate è stata affiancata dal pagamento in otto rate ma entrambe soltanto in caso di domiciliazione

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Si è da poco concluso il pagamento dei contributi minimi Enpam 2024 (l’ultima rata per quanti hanno scelto la domiciliazione è scaduta il 30 novembre) è già giunto il momento di occuparsi degli importi richiesti per il prossimo anno. Infatti, all’interno del bilancio di previsione dell’Enpam per l’esercizio 2025, dovrà essere esposto l’importo dei contributi minimi obbligatori che tutti i medici e gli odontoiatri dovranno pagare anche nel 2025 in conseguenza dell’iscrizione all’Albo Professionale. Come è noto, nel corso del 2023 è stata deliberata una modifica proprio al sistema di determinazione dell’importo dei contributi minimi dovuti alla Quota A, volta a migliorare l’equilibrio a medio e lungo termine, non solo di questa gestione, ma della Fondazione nel suo complesso.

La decisione è stata assunta dall’Assemblea Nazionale con la delibera del 29 aprile 2023, approvata dai Ministeri vigilanti il 19 settembre 2023.  A seguito di questa modifica, i contributi minimi vengono rivalutati annualmente in misura pari al 100% (in luogo del precedente 75%) dell’incremento percentuale fatto registrare dal numero indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati elaborato dall’Istituto Centrale di Statistica fra il mese di giugno del secondo anno precedente a quello di pagamento ed il mese di giugno dell’anno immediatamente precedente il pagamento medesimo, maggiorato di tre punti percentuali” (prima era soltanto un punto e mezzo).

Al fine di determinare l’importo dei contributi da porre in riscossione nell’anno 2025 si è proceduto in questo modo: 

    • è stato preso come base di partenza l’incremento percentuale dell’indice Istat fatto registrare fra giugno 2023 e giugno 2024, pari a + 0,8%;
    • l’aliquota ottenuta è stata maggiorata di un ulteriore 3%, arrivando all’aliquota finale del + 3,8%, sulla base della quale sono stati incrementati i contributi del 2024. Pertanto, i contributi da porre in riscossione per l’anno 2025 sono risultati i seguenti:
    • € 291,61 per tutti gli iscritti fino al compimento del 30° anno di età;
    • € 566,00 per tutti gli iscritti dal compimento del 30° anno di età fino al compimento del 35° anno di età;
    • € 1.062,12 per tutti gli iscritti dal compimento del 35° anno di età fino al compimento del 40° anno di età;
    • € 1.961,56 per tutti gli iscritti ultraquarantenni e fino al mese di compimento del 68° anno di età.

Per gli studenti del corso di laurea in Medicina e Chirurgia ed in Odontoiatria non ancora iscritti all’Albo (dal 5° anno di corso in poi), l’ammontare annuo del contributo di “Quota A” corrisponde alla metà di quello previsto per gli iscritti fino ai 30 anni e, pertanto, per l’anno 2025, è pari ad € 145,81. Ricordiamo che in questo caso l’iscrizione all’Enpam è volontaria, ma molto consigliata, per aumentare la propria copertura previdenziale e godere dei benefici riservati agli iscritti (sussidi assistenziali e coperture assicurative in primis).

Infine, l’importo del contributo dovuto per il 2025 da parte degli iscritti che, entro il 31 dicembre 1989, avevano presentato istanza di ammissione al beneficio della contribuzione ridotta, in quanto titolari di altra copertura previdenziale obbligatoria, è pari ad € 1.062,12. Si tratta di una categoria ormai pressoché estinta, dato il notevole lasso di tempo intercorso dalla sua attivazione. Considerando che per il 2025 il contributo di maternità è stato fissato, per tutti gli iscritti (ad eccezione degli studenti) in 95,54 euro, il pagamento ordinario complessivo che gli iscritti non aventi riduzioni per età si troveranno nella prossima cartella in riscossione alla data del 30 aprile 2025, sarà pari ad € 2.057,10. 

Già dallo scorso anno, com’è noto, sono cambiate radicalmente anche le modalità di riscossione. Con l’obbligo di utilizzare il sistema pubblico PagoPA, è consentito solo il versamento in unica soluzione, con scadenza aprile. La dilazione in quattro rate è stata affiancata dal pagamento in otto rate (da aprile a novembre) ma entrambe soltanto in caso di domiciliazione, sistema certamente molto comodo ma sgradito ad una certa fascia di iscritti, che hanno una certa avversione a consentire interventi esterni non singolarmente autorizzati sul proprio conto corrente. Tuttavia, se non si vuole correre il rischio di dover pagare tutto l’importo in una volta sola, la strada della domiciliazione resta comunque l’opzione migliore. Per attivarla, occorre compilare l’apposito modulo online direttamente dall’area riservata del sito Enpam entro e non oltre il 31 marzo di ciascun anno; è possibile richiederla anche dopo, ma in quel caso la domanda avrà effetto dall’anno successivo. Con la domiciliazione per la Quota A scatta in automatico anche quella per la Quota B (contributi proporzionali al reddito libero professionale prodotto).

Conto e carta

difficile da pignorare

 





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