Siglato l’accordo sulla vertenza Fedrigoni per i lavoratori della Giano Srl di Fabriano, nella sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy, alla presenza tra gli altri del ministro, Adolfo Urso, e dell’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi, e del sindaco di Fabriano (Ancona), Daniela Ghergo. A siglare l’intesa l’Amministratore del Gruppo, Marco Nespolo, i rappresentanti dei sindacati di categoria nazionali e territoriali, Slc-Cgil, Fistel Cisl, Uilcom-Uil, Ugl Carta e Stampa, nonché della Rappresentanza Sindacale Unitaria.
Confermata la chiusura della società Giano, attiva nel ramo delle carte per ufficio, che cesserà ogni sua attività a fine anno. Una decisione che ha determinato a Fabriano 195 esuberi diretti, scesi poi a 174, oltre a una cinquantina dell’indotto.
Dal 18 dicembre prossimo sarebbero stati licenziati e, ora, grazie all’accordo, la procedura di licenziamento collettivo è stata ritirata e questo perché ci sarà un anno di cassa integrazione straordinaria per tutti i dipendenti che non saranno ricollocati in altri stabilimenti del Gruppo, soprattutto nelle Marche e sarà integrata da Fedrigoni con ristori utilizzabili sulla piattaforma di welfare aziendale.
Inoltre, sono stati rimodulati incentivi per chi opterà per il prepensionamento o per l’uscita entro la fine del 2025. Confermati i posti disponibili per le ricollocazioni circa 180, di cui due terzi nelle Marche, dove sono stati individuati 105 posti di lavoro e oltre una ventina di possibili prepensionamenti con trattamento economico dedicato.
Nello specifico: 31 posizioni legate ai Servizi nello stabilimento di Fabriano; 48 posizioni legate al business sicurezza sempre a Fabriano; 10 posizioni legate al business Fabriano Colore e simili nel sito di Rocchetta; 16 posizioni vacanti negli altri stabilimenti marchigiani, suscettibili di incremento per via dei prepensionamenti nel corso del 2025. A tutto ciò, si aggiungono 55 posizioni disponibili negli stabilimenti del Nord Italia (Trentino, Friuli e Veneto) accompagnate da facilitazioni e benefit consistenti ed estesi a 2 anni. Naturalmente chi cambierà mansione potrà fruire di adeguate attività di formazione e riqualificazione, realizzate anche grazie a finanziamenti messi a disposizione dalla Regione Marche. Infine, nell’accordo anche la ricerca di tutte le parti di soggetti privati per nuovi business a Fabriano legati ad asset non più interessanti per il Gruppo Fedrigoni.
“La salvaguardia del reddito dei dipendenti di Giano Srl – dichiara la sindaca Ghergo – è sicuramente un risultato importante a cui sindacati e istituzioni hanno lavorato nelle scorse settimane. Tuttavia, la messa in liquidazione della società equivale alla perdita di posti di lavoro sul nostro territorio, nonostante le garanzie di ricollocamento da parte di Fedrigoni. Saranno 12 mesi in cui cercheremo, in sinergia con le altre istituzioni, di ricostruire il futuro del settore carta a Fabriano, anche con piano di riconversione industriale. Da Fedrigoni era lecito aspettarsi un atteggiamento più consapevole della crisi sociale che questa loro decisione comporterà per il nostro territorio. Ora aspettiamo che mantengano l’impegno di investire sulle linee produttive delle carte valori e delle carte artistiche in modo da ricollocare sul territorio i lavoratori di Giano evitando la desertificazione occupazionale”.
Urso, risultato significativo stop licenziamenti Giano
“È un importante e significativo risultato quello che abbiamo raggiunto con la firma di questo accordo. Le parti hanno accolto la mia richiesta di ritiro della procedura di licenziamento e di condivisione di un percorso comune sulle opportunità produttive e occupazionali del Gruppo. Si conferma determinante il ruolo del Mimit nella gestione delle situazioni aziendali più complesse”: così il ministro del made in Italy, Adolfo Urso, , ha dichiarato il ministro Urso commenta la firma dell’intesa tra la Giano srl e i sindacati e la sospensione della procedura di licenziamento collettivo per i 173 lavoratori dell’azienda e del Gruppo Fedrigoni che sarebbe scattata il 18 dicembre prossimo. I vertici del Gruppo Fedrigoni – si legge nella nota del Mimit – “pur confermando la cessazione dell’attività produttiva di Giano Srl entro il 31 dicembre 2024, hanno ribadito a più riprese la volontà di proseguire le attività nel territorio delle Marche, che resta centrale nel suo piano industriale e confermando ulteriori investimenti”. Le parti – si legge nella nota del Mimit – “hanno confermato come prioritaria la tutela dei lavoratori e la riduzione al minimo degli impatti sociali per il territorio marchigiano. Per il 2025 verrà richiesto un anno di cassa integrazione guadagni straordinaria per tutti i dipendenti coinvolti, esclusi coloro che abbiano accettato offerte da parte di altre società del Gruppo Fedrigoni. Nell’accordo sono previsti infatti anche prepensionamenti, ricollocazioni e creazione di nuovi posti di lavoro”. Da parte loro le organizzazioni sindacali si impegnano a sospendere tutte le iniziative legate allo stato di agitazione messe in atto finora. La vertenza proseguirà ora a livello regionale ed entro il 17 dicembre le parti si riconvocheranno. Nel frattempo, le parti “si impegnano a supportare soggetti industriali credibili che dovessero manifestare la volontà di sviluppare iniziative produttive con ricadute occupazionali positive nella zona di Fabriano, rientrante nell’area di crisi industriale complessa A. Merloni, valorizzando gli asset produttivi non più di interesse per il Gruppo Fedrigoni.
Acquaroli, risultato importante non abbassiamo la guardia
‘Azienda rappresenta un patrimonio storico e identitario Marche’ ANCONA “Un risultato importante raggiunto oggi a Roma al Mimit per scongiurare i licenziamenti del comparto Giano di Fedrigoni, frutto di un impegno congiunto della regione con il ministero e i sindacati. Ringrazio il ministro Urso perché questa vertenza riguarda un’azienda che rappresenta un patrimonio storico e fortemente identitario per le Marche. Ora non dobbiamo abbassare la guardia e continuare l’impegno per soluzioni strutturali a tutela dell’occupazione e delle produzioni sul nostro territorio”. Così il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli all’accordo raggiunto in sede Mimit che evita i licenziamenti dei lavoratori della Giano Srl. La priorità assoluta – ha ribadito – resta la tutela dei lavoratori e la riduzione al minimo degli impatti sociali, in un territorio come quello del fabrianese che è purtroppo interessato anche da altre vertenze”.
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