Presentato a Terni il dispositivo per trekking con diversamente abili

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Si chiama Joelette ed è una speciale carrozzina elettrica che consente alle persone diversamente abili di fare trekking e passeggiate nella natura. Un dispositivo per lo sport inclusivo presentato ieri mattina nella sede della Provincia di Terni. Il suo debutto è in programma per sabato 14 dicembre ad Amelia nell’ambito dell’iniziativa ‘La montagna è per tutti‘ promossa dalla Provincia, insieme al Cai e all’Associazione Stefano Zavka. Alla presentazione sono intervenuti la presidente della Provincia Laura Pernazza, il presidente del Cai Terni, Massimiliano Raggi, e la presidente dell’Associazione Zavka, Rita Mirimao, madre di Stefano Zavka, l’alpinista che risulta disperso sul K2 dal luglio del 2007.

Lo sport per l’inclusione e la solidarietà

Dietro alla Joelette c’è la volontà di rendere lo sport alla portata di tutti grazie alla sinergia che ha unito più soggetti e che hanno reso possibile il suo acquisto. Il dispositivo è stato finanziato in parte dalla Provincia che con un contribuito di 4mila euro ha aiutato il Cai ad acquistare l’apparecchiatura che consente a chi è affetto da disabilità di poter svolgere passeggiate e trekking nella natura e in montagna. Un messaggio forte di solidarietà che passa per lo sport e per i valori più alti che esso incarna.

Valori che anche la presidente della Provincia, Laura Pernazza ha voluto rimarcare. “‘La montagna è per tutti‘ – ha detto – rientra nel progetto Play Giovani in Gioco, promosso dalla Provincia grazie al finanziamento di Upi nazionale e Dipartimento per le politiche giovanili della Presidenza del Consiglio dei Ministri. E’ un modo solidale per permettere anche a chi ha difficoltà motorie di godere delle bellezze della natura. Ringrazio il Cai, l’Associazione Zavka, i centri diurni di Amelia, le scuole e tutti i soggetti partner di un’iniziativa molto importante sia dal punto di vista sportivo e della salute che da quello sociale e umanitario”.

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Trekking accessibile ai diversamente abili: tanti soggetti uniti nel segno della solidarietà

Tanti i soggetti che si stanno impegnando per l’evento di sabato 14 dicembre che si svolgerà lungo il Cammino del Germanico. Del vasto partenariato fanno parte Coni Umbria, Upi Umbria, Comitato Italiano Paralimpico, Special Olympics Italia, Fondazione Cotarella, Comitato nazionale Fairplay e Istituto Casagrande-Cesi di Terni. Il messaggio che unisce è la volontà di ribadire che la montagna è davvero per tutti e che può esserlo ancora di più attraverso strumenti e attrezzature innovative e al lavoro congiunto di enti e associazioni del territorio.

Durante la conferenza stampa è stato anche spiegato il funzionamento della Joelette e l’idea da cui nasce questa particolare carrozzina attrezzata per il trekking che oggi si trova con sempre maggiore frequenza anche nei parchi italiani. “La Joelette è per tutti – hanno spiegato Raggi e Mirimao – basta solo la disponibilità dei volontari. Con la Joelette siamo arrivati dappertutto, anche in cima a montagne come il Vettore, ma l’attrezzatura è in grado di arrivare anche più in alto. L’unica condizione è la presenza di numerosi volontari che possano condurla. Ci auguriamo di essere in tanti sabato ad Amelia”.

La Joelette, creata da un alpinista per il nipote diversamente abile

La Joelette è una speciale carrozzina da fuori strada a ruota singola che consente di percorrere la maggior parte dei terreni. Per essere condotta è necessario che vi siano almeno due accompagnatori. Uno sul retro che ne assicuri l’equilibrio e uno anteriore per la trazione e la direzione. Dal sedile dove si accomoda la persona con disabilità, partono infatti due manubri che le consentono di essere trasportata con facilità anche sui terreni più impervi, purché non vi siano strettoie che ne impediscano il passaggio. È pieghevole e entra con facilità nel bagagliaio.

La storia stessa da cui è nata la Joelette parla di amore e solidarietà. A crearla, nel 1987, fu Joël Claudel, una guida alpina che realizzò il primo modello per suo nipote, affetto da distrofia muscolare che con questo mezzo, poté scoprire i sentieri dell’Isola della Riunione e poi quelli dell’Atlante in Marocco.



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