Piove, piove da sabato sera e non sembra esserci tregua almeno fino a domani. Mentre l’Emilia e in particolare il Reggiano registrano nuove inondazioni negli ultimi giorni, il nostro territorio purtroppo fragile torna a tremare. E tra chi l’alluvione l’ha già subita la paura è tanta.
La situazione più critica nella serata di ieri si registrava a Casemurate, dove poco prima delle 20 sono state evacuate per motivi di precauzioni alcune case in via Dismano a causa della piena di un canale. In serata il livello dell’acqua sembrava in diminuzione, ma si è scelto di agire nell’ottica preventiva. Per questo motivo era stata inoltre aperta la sede decentrata di Castiglione di Ravenna, in via Vittorio Veneto 21, per accogliere gli sfollati. L’area a sud della provincia appariva come quella più a rischio a causa della grande quantità di pioggia caduta nel Riminese, che si è riversata anche nel bacino del Savio. E per questo motivo ieri sera il fiume si presentava impetuoso a Castiglione, pur restando sempre nella soglia arancione. Alle 19.45 infatti aveva quasi raggiunto i 7 metri, secondo i dati forniti dai misuratori idrometrici di Arpae, col livello rosso fissato a 8. Sempre a Castiglione ieri nel pomeriggio a causa del maltempo è caduto un pino nel cortile della scuola.
Le ore più difficili per il territorio erano comunque attese tra la tarda notte e la prima mattinata di oggi. “Stiamo ovviamente monitorando e seguendo in via generale lo sviluppo dell’evento, con particolare attenzione alla costa e allo stato del mare, i corsi dei fiumi e i canali principali” ha dichiarato in serata ieri l’assessore alla Protezione civile Gianandrea Baroncini.
Nel corso di tutta la giornata è rimasto attivo il Centro di coordinamento dei soccorsi in Prefettura, dove tutti gli organi si riuniscono per tenere monitorata la situazione. Del resto già a mezzogiorno era stata dichiarata l’allerta arancione per rischio piene dei fiumi e dei corsi d’acqua minori e frane e gialla per temporali e criticità costiere. Per la giornata di oggi “sono previste precipitazioni di debole-moderata intensità su tutta la regione”, si legge in una nota della Regione, mentre per quanto riguarda la costa “a causa del persistere di picchi di marea oltre i livelli di soglia, nella mattinata di domani (oggi per chi legge, ndr) si prevedono condizioni del mare sotto costa che potranno generare localizzati fenomeni di erosione della duna costiera e ingressione marina. Saranno possibili anche localizzate esondazioni di fiumi e canali alla foce, per le difficoltà di deflusso delle piene in mare”.
L’occhio come sempre è ai fiumi, che ieri sera erano comunque sotto controllo, in soglia gialla, arancione o anche verde. Tra le situazioni più critiche quella del Senio a Cotigno,a che nel pomeriggio di ieri ha superato quota 12 metri, per abbassarsi e gonfiarsi nuovamente in serata. A Faenza il Marzeno, ovvero il corso d’acqua che ha allagato il quartiere di via Cimatti tre volte nell’ultimo anno e mezzo per le esondazioni all’altezza della confluenza col Lamone, ha visto una crescita progressiva dal pomeriggio di ieri e in serata aveva raggiunto i 4 metri e 30 centimetri: la soglia arancione è fissata a 4 metri, quella rossa a 5. “Con le prime riunioni del Centro di coordinamento dei soccorsi in Prefettura è emerso che sui nostri bacini idrici le piene dei fiumi raggiungeranno la soglia 2 di allerta (arancione) – ha riportato ieri su Facebook il sindaco di Faenza Massimo Isola –.️ La concentrazione delle piogge è prevista nel pomeriggio, fino a sera. Come previsto dai protocolli per le allerte arancioni, Hera sta procedendo al posizionamento delle prime pompe idrovore. Infatti, nonostante le previsioni non siano allarmanti, è opportuno mettere in atto tutte le misure di sicurezza previste in caso di allerta arancione”.
In Bassa Romagna il primo pensiero va al paese di Traversara, duramente colpito dall’alluvione lo scorso settembre, dove però ieri la situazione appariva tranquilla: il Lamone, del resto, non sembrava tra i fiumi a rischio.
In collina tante ore di pioggia significano una sola paura: le frane. Ieri ne è stata registrata una a Casola Valsenio. “Si comunica che via Torre è stata chiusa al traffico per frane in corso – ha scritto ieri pomeriggio il Comune su Facebook –. Rimarrà chiusa fino al ripristino della viabilità”. Nella vallata del Lamone intanto già domenica si sono fermati i treni lungo la linea Faentina: la circolazione resterà presumibilmente bloccata per alcuni giorni, almeno finché non smetterà di piovere.
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