REGGIO EMILIA – Nell’ambito dell’intervento di restauro e valorizzazione della Reggia ducale di Rivalta, inserito nel più ampio Progetto Ducato Estense a Reggio Emilia, è stato indetto un Bando – consultabile sul sito istituzionale del Comune – per lo sviluppo del Laboratorio del Paesaggio. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato al 20 dicembre 2024 (ore 12).
Il progetto Laboratorio del Paesaggio, parte dell’Atuss Reggio Emilia 2030 (Agenda Trasformativa Urbana e Sviluppo Sostenibile della città, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna), si fonda sulla valenza “paesaggistica” del Parco ducale di Rivalta, come ecosistema ecologico e complesso monumentale storico-culturale, e sulle opportunità di socialità, lavoro e benessere che ruotano intorno al tema del “verde”, sempre più centrale nelle politiche di sostenibilità delle città e dei territori.
Fin dal suo inizio, l’intervento di restauro e valorizzazione dello storico complesso monumentale della Reggia di Rivalta non mira solo a favorire lo sviluppo turistico-culturale della città, ma anche a creare un’operazione capace di rigenerare l’area, promuovere la sostenibilità, la partecipazione e la co-progettazione civica, con particolare attenzione alla valorizzazione della comunità e al supporto delle persone più fragili.
Il progetto Laboratorio del Paesaggio, oggetto del Bando, si articolerà in due componenti:
- Attività di Paesaggio, che includeranno iniziative di giardinaggio, manutenzione del verde e orticoltura, rivolte a persone in condizioni di svantaggio.
- Scuola di Paesaggio, dedicata alla formazione di professionisti nel campo del paesaggio.
Nello specifico, le Attività di Paesaggio comprenderanno attività educative e socio-occupazionali, come campi estivi legati alla natura e alla storia, percorsi di outdoor education (attività educative all’aperto) e laboratori per le scuole che coinvolgeranno la creazione di orti e installazioni naturalistiche. Particolare attenzione sarà data alla promozione di percorsi riabilitativi e di inclusione sociale per persone svantaggiate, basati su attività di giardinaggio, cura e gestione del parco, in collaborazione con realtà socio-assistenziali e culturali locali.
Per quanto riguarda la Scuola di Paesaggio, saranno organizzati corsi di formazione per professionisti e operatori economici nel settore del paesaggio, riguardanti, tra gli altri, la progettazione del verde urbano, il recupero di aree dismesse, la conservazione di giardini storici e la pianificazione paesaggistica, con l’obiettivo di migliorare le competenze professionali e formare specialisti nel campo del paesaggio.
Il Laboratorio del Paesaggio dovrà configurarsi come un prototipo innovativo di economia sociale, finalizzato a collaborare con il Comune nella gestione del complesso monumentale della Reggia di Rivalta.
Il Bando avrà perciò il compito di individuare un Soggetto Gestore, che sarà responsabile della progettazione e attuazione delle Attività di Paesaggio e della Scuola di Paesaggio. Il Soggetto Gestore potrà, inoltre, contribuire alla promozione della Reggia di Rivalta come sede per eventi pubblici e attività culturali, artistiche e ricreative, collaborando con il Comune per aumentarne l’attrattività. Questo comporterà la proposta di eventi e l’offerta di servizi di sicurezza, accoglienza e manutenzione, per migliorarne la fruibilità e la vivibilità.
Gli spazi del Palazzo Ducale, restaurati per l’occasione, ospiteranno uffici, laboratori, spazi per incontri e co-working. Il Parco esterno, riqualificato, sarà utilizzato per attività didattiche e sociali. Il progetto si rivolge a una vasta gamma di destinatari, tra cui persone svantaggiate, professionisti del settore e cittadini interessati alla cultura del paesaggio. Il Comune di Reggio Emilia, in partenariato con altri attori pubblici e privati, gestirà gli spazi e coordinerà le attività, con l’obiettivo di favorire un impatto positivo sulla comunità locale e sul territorio.
Le Attività di Paesaggio, finalizzate alla promozione dell’inclusione sociale e all’accesso a servizi di qualità, godranno di un finanziamento complessivo di oltre 400.000 euro, di cui il 20% proviene dal Comune e l’80% dalla Regione Emilia-Romagna. L’attività dovrà rispettare gli impegni previsti nell’accordo tra il Comune e la Regione, con la possibilità di ulteriori co-finanziamenti da enti pubblici e privati.
La Scuola di Paesaggio potrà essere finanziata attraverso fondi di settore della Regione Emilia-Romagna (diversi da quelli già utilizzati), fondi pubblici aggiuntivi e risorse private. Il Soggetto attuatore del progetto dovrà essere un operatore economico (singolo o aggregato) conforme agli articoli 65, 67 e 68 del D.Lgs. 36/2023, con una forte vocazione alla sperimentazione, multidisciplinarietà e rischio imprenditoriale. È essenziale che possieda una conoscenza approfondita del contesto socio-economico e culturale, sia locale che internazionale, per identificare le problematiche e le opportunità di sviluppo del territorio e creare una rete relazionale utile. Inoltre, dovrà avere esperienza e competenze specifiche nel campo dei servizi per l’inserimento lavorativo di gruppi sociali fragili (giovani, migranti, mediazione culturale, dipendenze), nei servizi educativi, formativi, culturali, artistici e per la salute, nonché nella cura e manutenzione della città (verde, igiene ambientale, infrastrutture). Il progetto non dovrà porsi in competizione con il sistema locale che opera nelle sue tematiche e attività, ma dovrà rappresentare un valore aggiunto, in termini di offerta, co-progettazione, coordinamento, facilitazione e messa a sistema delle energie già presenti nel territorio.
Tra il Comune e il Soggetto attuatore verrà instaurato un rapporto bilaterale, in cui il Comune che fornirà risorse e definirà gli obiettivi. Il progetto sarà monitorato in termini di efficacia, efficienza e impatto, con possibili collaborazioni con altri enti, e dovrà corrispondere a un modello economico-finanziario orientato alla sostenibilità nel medio-lungo periodo. Prevedendo una fase di start-up finanziata da fondi pubblici, seguita da una fase consolidata che dovrà autofinanziarsi tramite entrate proprie o altre risorse pubbliche e private.
Il progetto avrà una durata massima di 8 anni e il Soggetto gestore dovrà mantenere attivo il Laboratorio del Paesaggio per l’intero periodo.
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