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La città di Modica ha reso omaggio alla sua tradizione culinaria più autentica con “Scacciapensieri”, la manifestazione che ha messo al centro l’iconica Scaccia Modicana. L’evento, cofinanziato dalla Regione Siciliana tramite il bando “Sicilia che piace”, promosso dall’Amministrazione comunale di Modica e curato dall’assessore allo Sviluppo Economico, Tino Antoci, ha rappresentato un viaggio attraverso storia, sapori e innovazione. Con un ricco programma di attività distribuite lungo la giornata, Modica ha trasformato la sua tradizione gastronomica in un’occasione di incontro e condivisione culturale. La giornata si è aperta con il laboratorio di cucina esperienziale “Impariamo la Tradizione”, un’attività che ha saputo fondere la manualità della preparazione della Scaccia con la trasmissione di un sapere antico. Guidati da Elisa Rizza Moncada, i partecipanti hanno scoperto i segreti della lavorazione della pasta, dei ripieni e della chiusura tradizionale. “La Scaccia non è solo un alimento, ma un racconto di chi siamo e da dove veniamo”, ha spiegato Elisa Rizza Moncada, ricordando l’importanza di custodire le tradizioni culinarie per tramandarle alle future generazioni. Nel pomeriggio Palazzo della Cultura ha accolto un convegno dal titolo “Pane, panificati e focacce: un viaggio verso la Dop”, dedicato all’iter di riconoscimento del marchio Dop per il Pane di pasta dura degli Iblei, un progetto che coinvolge i Comuni di Modica e Ragusa. L’incontro ha visto la partecipazione di personalità istituzionali, esperti del settore agroalimentare e rappresentanti delle associazioni di categoria. Il sindaco di Modica, Maria Monisteri, ha aperto i lavori sottolineando il significato dell’iniziativa: “Questa giornata non è solo un’occasione per celebrare i nostri prodotti tipici, ma un passo avanti per valorizzare le eccellenze del nostro territorio a livello nazionale e internazionale”. L’assessore allo Sviluppo Economico, Tino Antoci, ha ribadito l’importanza strategica di questo percorso, sottolineando il ruolo della Scaccia e del pane di pasta dura come “simboli identitari della tradizione gastronomica iblea”. Uno degli interventi più significativi è stato quello del presidente della Commissione Affari Istituzionali dell’Ars, Ignazio Abbate, che ha annunciato il sostegno concreto della Regione Siciliana a questo ambizioso progetto. L’onorevole Abbate ha ricordato l’impegno già avviato con l’assessore regionale all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo, per garantire supporto istituzionale. La seconda parte del convegno ha visto il contributo di esperti del settore agroalimentare. Paolo Guarnaccia, docente dell’Università di Catania, ha posto l’attenzione sui benefici ambientali e culturali legati alla riscoperta dei grani antichi, sottolineando come la loro coltivazione possa ridurre l’impatto ambientale e valorizzare le aree rurali. Alfio Spina, dirigente ricercatore del Crea, ha illustrato i risultati di studi scientifici sulla qualità nutrizionale delle farine di grani antichi, evidenziando il loro ruolo nel mantenimento della biodiversità. Giuseppe Cicero, maestro assaggiatore, ha offerto una panoramica sull’iter burocratico e tecnico necessario per ottenere la certificazione Dop. A fianco delle istituzioni e dei tecnici anche le imprese come ribadito con forza da Carmelo Caccamo, segretario Cna Territoriale di Ragusa e da Enzo Fratantonio, presidente della comunità del pane di Modica. Il convegno ha poi visto la firma del protocollo d’intesa tra i Comuni di Modica e Ragusa, con l’intervento di Giorgio Massari, assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Ragusa. Un accordo che rappresenta un importante passo avanti per il raggiungimento della Dop, un riconoscimento che, se si potrà ottenere, garantirà maggiore visibilità e tutela ai prodotti locali. A chiudere i lavori è stato Gioacchino Bonsignore, noto giornalista del TG5 e curatore della rubrica “Gusto” che ha parlato della necessità di educare i consumatori alla qualità: “Sostenere i prodotti locali significa sostenere le persone che li realizzano, preservando tradizioni e promuovendo un’alimentazione più consapevole”. La giornata si è conclusa con una degustazione gratuita che ha visto protagoniste le Scacce Modicane, preparate in più gusti dai panificatori locali e abbinate ai vini del territorio, tra cui il Cerasuolo di Vittoria Docg e il Frappato. Un abbinamento curato dal sommelier Giorgio Solarino che ha offerto un’esperienza sensoriale unica, resa ancora più autentica dalla presenza della spuma, la bibita realizzata secondo l’antica ricetta siciliana e da generazioni abbinata a Modica proprio alla scaccia. La manifestazione “Scacciapensieri” è divenuta così un’occasione per riflettere sull’importanza di preservare e valorizzare le tradizioni culinarie locali. L’assessore comunale Tino Antoci ha concluso la giornata dando appuntamento ad una prossima edizione: “Eventi come ‘Scacciapensieri’ dimostrano che la tradizione può diventare uno strumento potente per promuovere il territorio e creare nuove opportunità”.
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