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“L’overtourism? In Liguria non lo viviamo. E ci faremo aiutare dall’intelligenza artificiale per destagionalizzare”. Ha le idee chiare Luca Lombardi, uno dei tre volti nuovi nella giunta regionale del neo-presidente Marco Bucci che ha messo nelle sue mani le delicate deleghe a Turismo, Marketing territoriale, Agenzia ‘In Liguria’ e Ciclo delle acque.
Lombardi, sanremese classe ’69, arriva a Genova dopo una lunga esperienza politica nella Città dei Fiori. Ha alle spalle un passato in Confcommercio e Federmoda e a giugno è stato eletto per la quarta volta in consiglio comunale, dove siede ininterrottamente dal 2009, prima con la casacca del Pdl, poi con Fratelli d’Italia. Da sempre vicinissimo al senatore ed ex assessore regionale al Turismo, Gianni Berrino, con le elezioni del 27 e 28 ottobre ha fatto il definitivo salto verso la politica regionale, guadagnandosi l’assessorato anche grazie alle 3.090 preferenze portate a casa in provincia di Imperia.
All’orizzonte lo attendono sfide non semplici in una regione che con l’amministrazione Toti ha schiacciato sull’acceleratore del turismo portando la Liguria a una comunicazione promozionale talvolta anche sopra le righe. E poi l’estate, il Festival di Sanremo alle prese con una possibile rivoluzione, i temi più attuali come il nodo overtourism e la battaglia, partita da Genova, contro le key box ormai diventate simbolo di un turismo mordi e fuggi difficile da integrare con la vita di tutti i giorni in una regione piccola ma fortemente attrattiva.
Iniziamo dai suoi programmi per il turismo ligure. Si è fatto una lista di priorità?
“I miei progetti puntano sulle eccellenze regionali posizionando la Liguria come una nuova destinazione innovativa, sostenibile, autentica e più inclusiva anche grazie al bando approvato da 1,9 milioni di euro per renderla più accessibile e possibile per tutti. Attraverso una governance strategica con le Destination Management Organization vogliamo coordinare le parti interessate per migliorare l’attrattività, la sostenibilità e la competitività della destinazione garantendo benefici economici e sociali alle comunità locali per mettere in risalto le eccellenze e fare sistema. Abbiamo un clima e un ecosistema unico, con sport che si possono praticare tutto l’anno all’aperto”
Adesso arriva un primo banco di prova con le vacanze di Natale e di fine anno
“Domenica sarò a Genova per l’accensione dell’albero in piazza De Ferrari insieme alla giunta, mentre sabato parteciperò all’accensione dell’albero a Sanremo. La Liguria propone centinaia di eventi partendo dal capoluogo con il passaporto dei presepi e i mercatini, poi Santa Margherita con oltre ottanta iniziative, il presepe di Manarola, e poi i nostri borghi incantati con spettacoli e celebrazioni storiche, e anche la mia Sanremo che ha un programma ricco di eventi. L’obiettivo è quello di regalare un’esperienza unica che valorizzi la magia delle feste ed essere attrattivi dando ai turisti l’opportunità di ritornare un’altra volta”
E poi arriva il Festival di Sanremo, un’altra occasione di promozione per la Liguria. Come si sta preparando, da sanremese in Regione?
“È il più grande evento televisivo d’Italia e porta un indotto fortissimo per tutta la Regione con un contributo al Pil ligure di 77 milioni di euro e un indotto generale di circa 220 milioni. È importantissimo che ci sia e che sia a Sanremo e spero che la questione dell’affidamento e del ricorso al Tar si risolva nel modo migliore per tutti. Ho visto il cast di quest’anno e mi sembra importante, è molto bello perché unirà sul divano dal ragazzino al novantenne, è intergenerazionale. Ci saranno ragazzi che conosceranno cantanti dei loro nonni e nonni che conosceranno cantanti delle nuove generazioni. Da sanremese sono in fibrillazione per vedere i primi lavori, si vede come la città parte con quel fermento tipico di tutti gli anni, vedendo facce nuove che arrivano. Anche quest’anno parteciperemo alla ‘cartolina’ che andrà in onda durante le serate riattivando l’accordo con la Rai per la promozione della Regione”
Andando sui temi di stretta attualità, si trova subito a fare i conti con termini come ‘overtourism’ e ‘key box’ e di un turismo che sta cambiando volto. È pronto?
“La nostra grande fortuna è che ora il vero overtourism in Liguria non lo viviamo. Qualora si decida di destagionalizzare e di spalmare il turismo abbiamo delle tecnologie che ci permettono, con gli algoritmi, di spostare i flussi su diversi periodi con l’intelligenza artificiale. È ancora un argomento particolare e da trattare delicatamente, ma come tutte le tecnologie sono da usare a nostro beneficio. Qualsiasi operazione, comunque, non si farà prima di aver sentito i territori e le associazioni per avere un quadro esaustivo. Per le key box, siamo consapevoli della problematica e lavoreremo con il Governo per garantire che l’utilizzo avvenga all’interno delle normative tutelando proprietari e ospiti. È nostra priorità contrastare le pratiche che possano ledere il mercato e le immagini di alcuni borghi”
Tra le sue deleghe c’è anche quella al ciclo delle acque. Quali sono i suoi piani in merito, in una regione delicata come la Liguria?
“È la materia che tratta tutto ciò che è acqua potabile, acque reflue e depurazione delle acque. Il mio ruolo sarà quello di incentivare e supportare i progetti delle reti acquedottistiche di interconnessione, le operazioni come captazione e trasporto al rubinetto, depurazione e raccolta delle acque reflue. E poi il supporto alle imprese agricole. Inoltre daremo indicazioni per il riuso delle acque grigie di accumulo. Tra le mie deleghe ho anche l’agenzia ‘In Liguria’ e voglio realizzare campagne sui principali temi dell’ecologia, la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile del turismo”
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