SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Andrea Mazzucotelli, portavoce del Comitato Viaggiatori Tpl Nodo di Saronno.
Ecco una rapida carrellata di ciò che è stato reso noto rispetto a “Tra i binari” dello scorso mese per quanto riguarda il trasporto pubblico locale nel nodo di Saronno, e che è utile sapere.
Con Deliberazione n°50 del 15 ottobre 2024, l’agenzia Tpl di Como, Lecco e Varese ha provveduto al riparto dei contributi del bando per il miglioramento delle dotazioni finalizzate ai servizi. In totale su tutto il bacino sono erogati 1.659.017,21 euro, di cui 789.578,24 euro (47.6%; popolazione di riferimento pari al 48.6% di quella del Bacino) destinati al territorio della provincia di Varese e 68.745,81 euro (4.1% del Bacino e 8.7% del territorio provinciale; popolazione di riferimento pari al 2.1% di quella del Bacino e al 4.4% di quella provinciale) al Comune di Saronno, cofinanziamento al 50% di n°4 fermate.
Con delibere di Giunta XII / 3206 del 14 ottobre 2024 e XII / 3371 dell’11 novembre 2024, Regione Lombardia ha aggiornato il regolamento passeggeri del servizio ferroviario regionale nei seguenti punti:
- modalità di utilizzo del sistema pay&go attivato in via sperimentale sulla tratta Milano-Malpensa;
- aggiornamento del periodo transitorio per il sistema di bigliettazione elettronica;
- miglior specifica modalità di trasporto bambini sotto i 4 anni;
- modalità di utilizzo dei titoli digitali in relazione alla possibilità di viaggiare in anticipo rispetto all’orario prescelto in fase di acquisto;
- eliminazione del formato print@home per i titoli digitali;
- nuovo sovrapprezzo di 5 euro richiesto agli utenti per sanare a bordo treno le irregolarità nella convalida dei biglietti elettronici su tessera cartacea (Cop), in ogni caso, e digitali, in caso di viaggio anticipato rispetto all’orario emesso dal sistema informatico oppure oltre il termine della validità prestabilita di 6 ore dall’orario emesso;
- modifica della definizione di alcune agevolazioni tariffarie per disabilità;
- aggiornamento procedura per viaggi in comitiva;
- aggiornamento norma per viaggi in gruppo con biciclette al seguito;
- modalità di gestione dei verbali intestati a minorenni;
- modalità di utilizzo di titoli ferroviari emessi da aziende differenti da quella regionale, anche in abbinamento a servizi alta velocità.
Come sempre, per maggiori e più puntuali approfondimenti in merito, tutti i documenti ufficiali citati sono integralmente disponibili su richiesta degli interessati.
A seguito delle informazioni estremamente confuse e contraddittorie che abbiamo ricevuto in occasione della conferenza regionale del trasporto pubblico locale, e di cui abbiamo riferito, per quanto possibile, in “Tra i binari” di novembre 2024, non ne abbiamo ricevute altre e siamo in attesa delle decisioni finali prese per sbloccare e comunicare l’orario ferroviario lombardo in vigore dal 15 dicembre 2024.
Gli elementi che è importante evidenziare in merito sono due:
- Se il nuovo orario ferroviario (nella sua versione reale) sarà attivato con modifiche senza coinvolgere i rappresentanti delle associazioni dei consumatori e degli utenti e i rappresentanti dei viaggiatori, sarà da ritenersi effettivamente illegale, a prescindere dai contenuti, in quanto in violazione esplicita dell’articolo 11, comma 4, della legge regionale 6/2012;
- Non è stata effettuata alcuna presentazione analitica, strutturata, scientificamente validata, delle problematiche sofferte dal servizio ferroviario regionale (ormai hanno raggiunto un livello imbarazzante) e delle azioni che si vorrebbero intraprendere per sanarle, e pertanto, in mancanza, ogni azione presunta risolutiva sarà da ritenersi ideologica, immotivata, priva di ogni validità tecnico-scientifica; ricordiamo che produzione e utenza sono in linea con quelle del 2019 (se non un po’ di meno), i convogli sono stati rinnovati praticamente tutti e la rete ferroviaria (sia Rfi sia Ferrovienord) non può essere peggiorata, anche tenuto conto dei numerosi cantieri per “potenziamento tecnologico” che continuano a interrompere la regolare circolazione; il passante ferroviario è utilizzato a non più del 60% della capacità di progetto, e quindi è sottoutilizzato, non saturo.
Una bella notizia è invece quella comunicata dall’amministrazione comunale di Saronno di rendere gratuito (o meglio, interamente a carico del Comune) il trasporto sugli autobus urbani nel periodo 1° dicembre-6 gennaio nell’ambito degli eventi natalizi. La quantificazione economica forfettaria di questa scelta è 25 080 euro (determinazione n°1328 del 4 dicembre 2024).
Il giudizio su questa azione è positivo, non tanto per l’aspetto meramente economico (1 euro a viaggio attualmente) ma proprio per la difficoltà materiale di reperire i titoli di viaggio, non ancora dematerializzati; tuttavia con la consapevolezza che l’impegno economico del Comune (ossia delle tasse dei cittadini, è inevitabile ricordarlo) deve essere sfruttato al massimo aiutando una volta tanto gli utenti, attuali e potenziali, a orientarsi nel servizio, che è ancora davvero poco noto: è necessario aggiornare e affiggere la mappa del servizio e gli orari alle fermate e nei luoghi di maggior interesse civico, garantendone il decoro ovunque, e correggere le informazioni caricate su Google Maps che attualmente risultano in parte errate (mentre l’app Moovit, che però a differenza di Google contiene molta pubblicità invasiva, sembrerebbe più corretta).
Bisognerebbe anche individuare opportuna disponibilità di conto capitale per adeguare progressivamente le fermate e i mezzi al “Manuale per l’informazione ai viaggiatori e identificazione del sistema regionale di trasporto pubblico in Lombardia” (Dgr XII / 518 del 26 giugno 2023), al momento di applicazione non obbligatoria, ma lasciata agli enti volenterosi.
Altrimenti, se regaliamo il bus ma non aiutiamo la gente a usarlo normalmente, separandolo dal concetto di degrado, esiste il rischio che quella di Saronno rimanga una scelta meramente demagogica, seppur ben accolta anche dalla cittadinanza.
Obiettivo a medio-lungo termine dovrebbe essere quello di incrementare l’utenza pagante, soprattutto quella provvista di biglietto ordinario a maggior valore aggiunto, così da stabilizzare il conto economico dell’esercente senza grosse richieste agli enti pubblici (indicativamente non oltre il 60%, ideale 50% del costo di produzione) e creare il prima possibile le condizioni per un potenziamento del servizio che è necessario già ora, ma che vedremo forse dopodomani a causa del blocco amministrativo che affligge la Regione Lombardia da ormai dodici anni e mezzo e da cui non usciremo presto.
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