La manovra firmata dal neo assessore Amati è l’ultima della legislatura. Tra i provvedimenti lo scorporo del Pediatrico dal Policlinico di Bari, l’estensione del programma genoma a tutti i nuovi nati e l’inglese alla scuola materna
Un bilancio sofferto, con qualche frizione tra gli assessori sui tagli da infliggere ai capitoli. Ma ricco di norme, come non si vedeva da tempo: arriva lo scorporo del pediatrico Giovanni XXIII, lo screening genomico su tutti i neonati (un primato della Puglia), il contenimento delle cure fuori Regione e l’abolizione del tetto per accogliere i pazienti non pugliesi. E poi l’inglese nelle scuole dell’infanzia.
Il via libera della giunta
Il disegno di legge per il Bilancio di previsione 2025 è stato approvato giovedì sera dalla giunta, ma ieri ancora si lavorava negli uffici. È il primo firmato dal neo assessore al Bilancio, Fabiano Amati, ma pure l’ultimo della legislatura. Muove 1,7 miliardi (cosiddetto bilancio autonomo) cui si aggiungono i 9 del Fondo sanitario regionale, senza tener conto della finanza straordinaria, in particolare i fondi Ue. Non prevede inasprimenti fiscali.
«Valuteremo con attenzione e interesse – commenta il presidente Michele Emiliano – le proposte migliorative dei consiglieri e dei gruppi politici, nella comune consapevolezza di avere a disposizione risorse limitate». Tradotto: ci sono soldi per soddisfare le richieste, si parla di 3-4 milioni, ma la coperta è tuttavia corta.
Il provvedimento in Consiglio il 17 e il 18 dicembre
Si va in Aula il 17 e 18 dicembre. Emiliano è preoccupato del clima ostile instauratosi nella maggioranza: diversi consiglieri hanno scoperto che le opere pubbliche da loro sponsorizzate non sono state finanziate con l’accordo di Coesione firmato con il governo. E minacciano ritorsioni, più o meno apertamente. Di certo mancherà il voto di Antonio Tutolo, ma sul piede di guerra sono almeno altri 3-4 consiglieri.
Amati sottolinea che il Bilancio «è fondato su manovre molto risolute per preservare la virtù contabile ed evitare tasse aggiuntive». Aggiunge che sulla manovra grava il contributo della Regione «alla finanza pubblica nazionale che ha inciso per 61 milioni».
L’accordo integrativo con i medici di base
Vediamo gli altri numeri. Ci sarà uno stanziamento aggiuntivo, una quindicina di milioni, per il trasporto pubblico locale.
La sanità fa la parte del leone. Per prima cosa sono stati trovati i 51 milioni per finanziare l’accordo integrativo regionale con i medici di base: 12 milioni vanno a carico del fondo sanitario, il resto (39) sul bilancio autonomo, ma ne era stata accantonata solo una parte.
Sicché è stato necessario sforbiciare tutti i capitoli di spesa per farvi fronte, con gran chiasso degli assessori e qualche frizione con Amati che ha dovuto impugnare le forbici.
Si confida che, potenziando gli studi dei medici di base, si sfoltisca la schiera di chi si rivolge al Pronto soccorso per piccole esigenze. Altri 30 milioni vengono messi a copertura del deficit delle Asl: da parte ne sono stati accantonati, con l’assestamento di novembre, altri 93.
Il “programma genoma” per tutti i nuovi nati
Ben 5 milioni vengono stanziati per il «Programma genoma»: era previsto sperimentalmente per tremila neonati, sarà allargato a tutti i nuovi nati del 2025.
Si tratta di sottoporre i bimbi a screening – una sorta di carta d’identità genetica – allo scopo di individuare 490 «condizioni di patologia» e poterli eventualmente avviare a cure precoci.
L’estensione del progetto a tutti i nuovi nati, non una ristretta platea, fa dell’esperienza pugliese un «primato mondiale».
Il Pediatrico di Bari scorporato dal Policninico
Il pediatrico Giovanni XXIII di Bari viene scorporato dal Policlinico universitario, passa per ora all’Asl Bari, in attesa di diventare azienda autonoma: in questa chiave dovrà offrire tutte le cure migliori a seguito degli screening di cui sopra. Si prevedono misure per la mobilità sanitaria (vedi articolo in basso).
Viene introdotta una norma, una sorta di indennità di disagio ambientale, a favore dei Comuni che ospitano impianti di trattamento di rifiuti urbani. Interessante anche la disposizione che favorisce, in maniera sperimentale, l’ascolto della lingua inglese nei nidi e nelle scuole dell’infanzia: metodo che favorisce l’apprendimento della lingua.
Il bollo auto non più pagato all’Aci
Novità anche per gli automobilisti. Il pagamento del bollo auto (tassa regionale) non si farà più agli sportelli dell’Aci. Il servizio è stato internalizzato, con un risparmio di 7 milioni. Il pagamento si farà in appositi sportelli regionali (o alla posta oppure on line). Infine: il bilancio prevede 150 milioni per cofinanziare la spesa dei fondi Ue.
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