“Piani triennali per visite ed esami malati cronici”

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Maggiore attenzione ai cambiamenti climatici e al loro effetto negativo soprattutto sui più anziani, e poi un occhio di riguardo per le liste d’attesa nella sanità: sono i temi emersi nell’ambito dell’incontro pubblico dello Spi Cgil che ha voluto sollecitare interventi che fermino il degrado del territorio.

Bucci: “Per i malati cronici decidere fin dall’inizio visite ed esami”

A margine dell’incontro, il presidente della Regione Liguria Marco Bucci ha parlato di una delle idee per ridurre le liste d’attesa: “Molte persone anziane hanno bisogno di più sanità e, soprattutto, i malati cronici. Per le liste di attesa abbiamo intenzione di fare un grosso cambiamento nella programmazione: faremo in modo che gli ospedali e i medici decidano già dall’inizio, cioè dal primo momento in cui il malato cronico viene individuato, tutto il programma di visite ed esami che deve essere fatto in un’ottica almeno triennale, così vengono tutti prenotati e non c’è più bisogno di aspettare le liste d’attesa”.

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E ancora: “Questo è fondamentale per garantire il servizio a tutti gli anziani, dobbiamo aumentare i programmi di prevenzione per risparmiare soldi in terapia. Per noi è assolutamente fondamentale fare una lista delle persone a potenziale rischio e gestirle”.

Spi: le proposte per ridurre gli effetti dei cambiamenti climatici

Per quanto riguarda il tema principale dell’incontro, cioè i cambiamenti climatici e gli affeti potenzialmente negativi soprattutto sulla salute degli anziani, il sindacato ha elencato una serie di azioni da intraprendere in Liguria.

Si inzia con cinque misure di prevenzione e sicurezza sul territorio: più manutenzione dei rivi tombinati, riutilizzo delle acque trattate affinchè siano recuperate per attività industriali o di uso civile, limitare l’uso della plastica come già accade in altre regioni, attrezzare le fermate del trasporto pubblico con piante ombreggianti, zone verdi e fontanelle d’acqua con beneficio di refrigerio anche per i passanti, limitare l’avvio di nuove edificazioni o infrastrutturazioni.

“Le nostre 5 proposte sono facilmente percorribili e possono dare una risposta immediata agli effetti dei cambiamenti climatici in atto – sottolinea Guido Fassio Segretario Spi Cgil Liguria -. Favorire lo sviluppo, la cura del territorio, la sostenibilità ambientale con il benessere delle persone promuovendo il consumo zero del territorio deve diventare obiettivo comune. Coniugare intelligentemente, cambiando le attuali modalità, le ragioni dell’ambiente e quelle sociali con quelle economiche dello sviluppo è possibile”.

In Liguria gli over 65 sono il 29% della popolazione: tra questi, 41mila malati cronici

Durante il convegno sono stati messi in evidenza alcuni dati rispetto alla condizione anagrafica e del suolo in Liguria. Le persone con più di 65 anni in Liguria sono il 29 per cento e tra questi si registrano 41 mila malati cronici con almeno due patologie “È evidente che questi dati inducono ad essere preoccupati per i livelli di assistenza sanitaria pubblica anche visti i 250 milioni di deficit del bilancio sanitario ligure” commenta Fassio.

Rispetto al suolo, l’indice Istat di fragilità comunale che misura l’esposizione dei terreni a rischio di fragilità, esaminando le superfici a rischio frane e di consumo suolo, pone il Comune di Genova al livello più alto per utilizzo del suolo e rischio frane. Inoltre la Liguria risulta essere la regione con l’edilizia più vecchia d’Italia, con il 43% degli edifici di Genova che hanno più di 100 anni, le classi energetiche da adeguare, gli spazi per il verde da incrementare.

È da questa fotografia che parte l’analisi del sindacato che ha dato spazio all’intervento di diversi ospiti tra i quali Jacopo Bencini Presidente Italian Climate Network che ha inquadrato in termini più generali le questioni climatiche, vista anche la sua recente partecipazione a Cop 29. Durante la mattinata è stato proiettato un contributo video di Norma Bargetzi-Horisberg nel quale l’attivista ha illustrato perché un gruppo di donne e anziane, non ricevendo risposte dai loro governanti, si è rivolta alla Corte Europea per i diritti dell’umanità. A intervenire, anche Guido Paliaga, presidente della Società italiana geologia ambientale, Luisa Stagi, sociologa, lo storico Luca Borzani e Carla Mastrantonio, segretaria nazionale Spi Cgil.

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