Zes Unica Sud, in caso di scarto la domanda si può ritrasmettere fino al 7 dicembre

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Ultimo colpo di coda per la Zes Unica Sud. In caso di scarto, stando alle ultime indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate, c’è tempo fino al 7 dicembre 2024 per inviare la comunicazione integrativa per ottenere il credito d’imposta.

Ma entriamo un po’ nel dettaglio e cerchiamo di capire come debbano muoversi i diretti interessati. Anche perché il tempo a disposizione è poco: la deadline è fissata per la giornata di domani.

Zes Unica Sud, invio della comunicazione integrativa

Oggi e domani sono gli ultimi due giorni utili per le imprese, che hanno visto scartare la propria comunicazione integrativa per inviarne una nuova. Ricordiamo che la documentazione doveva essere inviata telematicamente tra il 28 novembre ed il 2 dicembre: l’operazione serviva a confermare gli investimenti effettuati nel periodo compreso tra il 1° gennaio ed il 15 novembre nella Zes Unica Sud.

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Questo significa, in altre parole, che il termine ultimo per inviare le informazioni, sostanzialmente, è completamente chiuso, essendo scaduto lo scorso 2 dicembre. Situazione diversa, invece, è per chi abbia effettuato la pratica nei tempi corretti, ma per un qualsiasi motivo la comunicazione è stata scartata: in questo caso è possibile inviare una comunicazione integrativa entro il 7 dicembre 2024.

A mettere in evidenza questa possibilità è un alert presente sul portale dell’Agenzia delle Entrate, nel quale viene chiarito quanto segue:

Attenzione: ai sensi del punto 3.3 del provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 9 settembre 2024, si considera tempestiva la comunicazione integrativa trasmessa dal 28 novembre al 2 dicembre 2024 ma scartata dal servizio telematico, purché ritrasmessa entro il 7 dicembre 2024.

Sostanzialmente viene aperta una finestra temporale fino al 7 dicembre 2024: entro questa data i diretti interessati hanno la possibilità di inviare una nuova comunicazione integrativa. Per farlo è necessario utilizzare il modello aggiornato. L’operazione viene considerata come trasmessa entro i tempi previsti e darà la possibilità di ottenere il credito d’imposta.

La determinazione del credito spettante

Superata la deadline del 7 dicembre 2024 non sarà più possibile regolarizzare la posizione ed accedere al credito d’imposta che spetta in relazione alla Zes Unica Sud.

Chiusa questa ulteriore finestra sarà necessario attendere ancora qualche giorno per sapere a quanto ammonti il credito d’imposta, ossia quale risulti essere la percentuale che spetta rispetto alla richiesta effettuata. Entro il 12 dicembre 2024, l’Agenzia delle Entrate dovrebbe adottare un provvedimento attraverso il quale renderà nota questa percentuale. Stando alle prime indiscrezioni, ad ogni modo, il credito d’imposta dovrebbe essere riconosciuto in misura piena, dato che la legge di conversione del Decreto Omnibus ha previsto un rifinanziamento della Zes Unica Sud per 1,6 miliardi di euro.

Zes Unica Sud, di cosa si tratta

Quando si parla di Zes Unica Sud a cosa ci si riferisce? Acronimo di Zona Economica Speciale, si intende una particolare zona dello Stato che è stata ufficialmente delimitata, al cui interno le aziende hanno la possibilità di beneficiare di particolari condizioni sugli investimenti e per le attività di sviluppo dell’impresa.

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La cosiddetta Zes Unica Sud è stata definita per l’anno in corso. Dal 1° gennaio 2024 al suo interno ci sono le seguenti regioni:

  • Abruzzo;
  • Basilicata;
  • Calabria;
  • Campania;
  • Molise;
  • Puglia;
  • Sicilia;
  • Sardegna.

Il credito d’imposta previsto per il 2024

Cogliere al volo l’occasione di inviare la comunicazione integrativa in caso di scarto è molto importante, perché il Governo, come abbiamo visto, ha aumentato i fondi messi a disposizione per questa particolare iniziativa.

Attraverso il Decreto Omnibus, che è stato approvato dal Consiglio dei Ministri poco prima delle vacanze estive, è stato previsto un ulteriore stanziamento di 1,6 miliardi di euro per il 2024, che si vanno ad aggiungere agli 1,8 miliardi che erano già stati stanziati in precedenza. Ricordiamo che questi fondi vanno a finanziare il credito d’imposta per gli investimenti che vengono effettuati all’interno della Zes Unica Sud.

L’importo risulterebbe essere superiore di ben cinque volte rispetto a quella che era prevista negli anni compresi tra il 2016 ed il 2020 – quando la cifra era pari a 617 milioni di euro – ed è tre volte superiore a quanto è stato stanziato nel 2021 e nel 2022, quando ci si era fermati a 1.053,9 milioni di euro.

Il provvedimento, attraverso il quale sono state stanziate queste maggiori risorse, prevede che vengano utilizzati i fondi dei programmi nazionali e regionali, che sono stati finanziati attraverso la politica di coesione europea 2021-2027.

Zes Unica Sud, l’interesse delle aziende

Fino ad oggi particolare interesse per ottenere il credito d’imposta sugli investimenti effettuati lo hanno dimostrato le imprese del comparto alimentare, soprattutto quelle che fanno parte del distretto delle conserve vegetali dell’agro nocerino sarnese. Altro settore che ha fortemente usufruito di questa misura è il settore turistico: in provincia di Taranto sarà realizzato un Resort con un investimento del valore di 200 milioni di euro che vedrà, inoltre, la nascita di alcune attività collaterali come la produzione di prodotti alimentari. Un progetto presentato da tempo, ma che è partito solo da quest’anno.

Stando ai dati che riporta Il Sole 24 Ore, si può affermare che quest’anno Zes Unica Sud è realmente decollato. L’incertezza è durata parecchi mesi, ma nel corso di un solo trimestre – quello compreso tra i mesi di agosto ed ottobre 2024 – l’attività di rilascio delle autorizzazione di investimenti è decollata a tutti gli effetti. Volendo dare due cifre, si può affermare che sono state rilasciate 300 autorizzazioni sbloccando la bellezza di investimenti per 1,5 miliardi di euro.

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In sintesi

Oggi e domani è possibile inoltrare la comunicazione integrativa per accedere al credito d’imposta previsto dalla Zes Unica Sud. Ma attenzione: lo possono fare unicamente quelli che hanno visto scartarsi la domanda.

La deadline definitiva è il 7 dicembre 2024. Non è possibile andare oltre questa data per nessun motivo.





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