Ok definitivo al decreto fiscale collegato alla legge di bilancio. Il via libera è arrivato alla Camera con 151 voti favorevoli, 111 voti contrari e 4 astenuti. Il provvedimento, già approvato in Senato, è così convertito in legge. Ecco tutte le misure.
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È stato approvato il decreto fiscale collegato alla manovra 2025, con 151 voti favorevoli, 111 voti contrari e 4 astenuti. Il provvedimento, già approvato in Senato, è così convertito in legge. Il governo ieri aveva incassato la fiducia alla Camera, senza modifiche rispetto al testo approvato al Senato, con 192 voti favorevoli, 112 contrari e 3 astenuti.
Il provvedimento contiene misure in materia di investimenti e lavoro, alcune disposizioni fiscali e disposizioni in materia di enti territoriali. Il decreto include infatti contributi diretti agli enti locali, con 74,4 milioni di euro destinati alla Regione Sicilia per compensare le minori entrate derivanti dalla riforma fiscale e 5,4 milioni di euro per la Provincia di Trento, a titolo di ristoro per il maggior gettito della tassa automobilistica riservata allo Stato.
Nel testo anche diversi rifinanziamenti che riguardano la gestione dell’infrastruttura ferroviaria nazionale, con l’obiettivo di migliorare la rete ferroviaria e stradale. Ci sono anche interventi che riguardano le emergenze naturali.
Le principali novità del decreto fiscale approvato alla Camera
Per settori strategici come l’agroalimentare e la pesca, si aumentano di 70 milioni di euro per l’anno 2025 le risorse a disposizione del Fondo complementare per i contratti di filiera e distrettuali, a supporto delle filiere produttive nazionali. Si prevede, poi, un incremento del Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del Trasporto pubblico locale (Tpl), pari a 50 milioni di euro per l’anno 2024. Inoltre, la nuova società Autostrade dello Stato SpA riceverà 343 milioni di euro per rafforzare la gestione in house delle autostrade statali.
Vengono, inoltre, attribuite risorse finanziarie pari a 3,7 milioni di euro per l’anno 2024 al commissario straordinario nazionale per l’emergenza del granchio blu, al fine di indennizzare le imprese della pesca e dell’acquacoltura operanti nelle regioni Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Veneto che hanno subito danni a causa della diffusione e della proliferazione appunto della specie del granchio blu. Si stabilisce poi che le risorse disponibili nell’ambito del bilancio autonomo della presidenza del Consiglio dei ministri possano essere utilizzate nel limite di 44 milioni di euro per l’anno 2024 per la gestione di una serie di emergenze.
Le misure sul fisco
In ambito fiscale, il decreto introduce importanti proroghe e semplificazioni. Per esempio la possibilità di adesione al concordato preventivo biennale viene estesa, consentendo una maggiore flessibilità per le imprese. Per gli investimenti nella Zona Economica Speciale (ZES), è stato ampliato il periodo per includere interventi realizzati nel 2024, con un incremento di 4.690 milioni di euro nelle risorse disponibili.
Si aggiungono misure specifiche per agevolare il ravvedimento fiscale, esteso anche a categorie precedentemente escluse per motivi legati alla pandemia o a condizioni operative straordinarie.
Le misure per la crisi climatica
Il decreto interviene anche sulle emergenze naturali, prevedendo 44 milioni di euro per affrontare calamità come alluvioni e sismi, con una copertura assicurativa estesa ai danni subiti dalle imprese.
Novità per lavoro e welfare
Sul fronte del welfare, viene ampliata la platea del Bonus Natale da 100 euro, erogato insieme alle tredicesime dei lavoratori dipendenti con almeno un figlio a carico, anche single, il cosiddetto bonus Natale. Inoltre, i fondi residui stanziati durante l’emergenza Covid-19 potranno essere utilizzati per ridurre le liste d’attesa nei servizi sanitari regionali, garantendo un miglioramento concreto nell’accesso alle cure.
Canone Rai
Dopo la bocciatura dell’emendamento della Lega per confermare il canone Rai a 70 euro, si torna ai 90 euro in linea con quanto prevede la nuova manovra.
Cosa c’è nel testo per i grandi eventi
Un altro punto rilevante riguarda il sostegno agli eventi internazionali, con 33,5 milioni di euro destinati alla realizzazione di manifestazioni come i Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026, i Giochi Paralimpici 2024 e il Giubileo della Chiesa cattolica 2025. Torino, inoltre, riceverà 4 milioni di euro per ospitare gli Special Olympics Winter Games nel 2025.
Sul fronte sportivo, le comunità potranno eseguire interventi per la valorizzazione degli impianti legati alle Olimpiadi di Torino 2006, mentre le risorse residue di questa gestione saranno trasferite alla Regione Piemonte. Infine, il provvedimento include contributi diretti agli enti locali, con 74,4 milioni di euro destinati alla Regione Sicilia per compensare le minori entrate derivanti dalla riforma fiscale e 5,4 milioni di euro per la Provincia di Trento, a titolo di ristoro per il maggior gettito della tassa automobilistica riservata allo Stato.
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