A Matera una due giorni dedicata al tartufo bianco pregiato

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Si svolgerà a Matera il 7 e 8 dicembre 2024 la manifestazione dedicata al tartufo bianco pregiato di Basilicata “Tesori dalla terra”, due giornate di cultura, gastronomia e solidarietà al Palazzo Malvinni Malvezzi. L’iniziativa si inserisce in un più ampio programma di promozione del tartufo regionale attuato nell’ambito delle attività di Agromarketing della Direzione Agricoltura della Regione Basilicata in collaborazione con l’Associazione nazionale Città del tartufo, il Centro nazionale studi tartufo e la Fic (Federazione nazionale cuochi). Nel corso della due giorni sono previste molteplici attività tutte aperte al pubblico, alcune con obbligo di registrazione. Attraverso corsi di analisi sensoriale si scopriranno le caratteristiche organolettiche del Tuber magnatum Pico, guidati dai giudici di analisi sensoriale del Centro nazionale studi tartufo, si imparerà come sceglierlo, distinguerne la qualità e come consumarlo. I cuochi dell’Unione regionale cuochi lucani mostreranno la realizzazione di ricette a base di tartufo attraverso una serie di Cooking show. “La produzione di tartufo d’eccellenza, conosciuto ed apprezzato da parte degli operatori del settore, è ancora poco conosciuta dal grande pubblico dei consumatori anche locali – ha commentato Carmine Cicala, assessore alle Politiche agricole – attraverso queste attività, si intende favorire un avvicinamento degli appassionati al tartufo bianco lucano che dal punto di vista organolettico ha caratteristiche di grande pregio”. Cuore della manifestazione sarà l’area attrezzata in Silence Conference, sede di conversazioni sul tartufo da diversi punti di vista, moderate e condotte dall’attrice e autrice Elisa Maria Bottiglieri. Si parlerà di “Cerca e cavatura del tartufo” quale esempio di paesaggio culturale e patrimonio Unesco, del ruolo che il tartufo ha nella ristorazione italiana, per passare poi all’abbinamento tartufo e vino, fino ad esaminare il tradizionale legame del tartufo con le streghe e la magia fino al presunto effetto afrodisiaco del tartufo. L’evento presenterà le maggiori novità nazionali sul settore come il film “Trifole. Le Radici dimenticate” attualmente ancora nelle sale cinematografiche italiane illustrato dal regista Gabriele Fabbro che nella serata di domenica proiettato gratuitamente e “Il mondo del tartufo in Italia. Storie di alberi, cani, cercatori”, un documentario realizzato nel 2024 dalla Associazione nazionale Città del tartufo. Abbinamenti inconsueti quali la discussione con Giobbe Covatta su tartufo e sensibilità ambientale nei confronti di terra e mare, fino ad arrivare al ruolo del tartufo nel panorama dei media con Filippo Solibello che presenterà il suo libro “La Dieta Mediatica”. “Viaggio per immagini nelle Città del tartufo italiane” è il titolo di una mostra digitale di foto che celebrano cultura,  usanze e consuetudini legate al tartufo provenienti dalle maggiori realtà italiane della Associazione nazionale Città del tartufo di cui la Basilicata fa parte. Per l’occasione, gli ampi saloni ospiteranno stand di cavatori lucani, l’“Associazione Tartufai Italiani di Basilicata” e l’“Associazione Tartufai del Serrapotamo”, che mostreranno al pubblico le proprie produzioni di tartufo fresco e trasformato. Sulle antiche terrazze a strapiombo sui Sassi scorrazzeranno i cani da tartufo per una serie di dimostrazioni di cerca e cavatura a beneficio dei presenti condotte dalla Associazione “Appella dog and truffels”. L’evento avrà una particolare attenzione alla solidarietà ed alla disabilità attraverso lo spettacolo Performance immersiva dal vivo, sabato e  domenica alle 18 ideato per un pubblico non vedente a cui  tutti potranno partecipare bendati. Due giorni ricchi di iniziative gastronomiche, culturali e solidali per valorizzare una delle eccellenze del territorio lucano. Tra i momenti più attesi del ricco programma, spicca l’Asta del tartufo bianco pregiato di Basilicata, che sarà condotta dal noto attore e banditore Giobbe Covatta, con la partecipazione di Filippo Solibello, giornalista e autore. Il ricavato dell’asta sarà destinato a progetti solidali, coniugando la promozione del territorio a finalità benefiche, in un connubio di gusto, cultura e responsabilità sociale. Tartufai Italiani di Basilicata” e l’“Associazione Tartufai del Serrapotamo”, che mostreranno al pubblico le proprie produzioni di tartufo fresco e trasformato. Sulle antiche terrazze a strapiombo sui Sassi scorrazzeranno i cani da tartufo per una serie di dimostrazioni di cerca e cavatura a beneficio dei presenti condotte dalla Associazione “Appella dog and truffels”. L’evento avrà una particolare attenzione alla solidarietà ed alla disabilità attraverso lo spettacolo Performance immersiva dal vivo, sabato e  domenica alle 18 ideato per un pubblico non vedente a cui  tutti potranno partecipare bendati. Due giorni ricchi di iniziative gastronomiche, culturali e solidali per valorizzare una delle eccellenze del territorio lucano. Tra i momenti più attesi del ricco programma, spicca l’Asta del tartufo bianco pregiato di Basilicata, che sarà condotta dal noto attore e banditore Giobbe Covatta, con la partecipazione di Filippo Solibello, giornalista e autore. Il ricavato dell’asta sarà destinato a progetti solidali, coniugando la promozione del territorio a finalità benefiche, in un connubio di gusto, cultura e responsabilità sociale.

Oreste Roberto Lanza

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Oreste Roberto Lanza è di Francavilla Sul Sinni (Potenza), classe 1964. Giornalista pubblicista è laureato in Giurisprudenza all’Università di Salerno è attivo nel mondo del giornalismo sin dal 1983 collaborando inizialmente con alcune delle testate del suo territorio per poi allargarsi all’intero territorio italiano. Tanti e diversi gli scritti, in vari settori giornalistici, dalla politica, alla cultura allo spettacolo e al sociale in particolare, con un’attenzione peculiare sulla comunità lucana. Ha viaggiato per tutti i 131 borghi lucani conservando tanti e diversi contatti con varie istituzioni: regionali, provinciali e locali. Ha promozionato i prodotti della gastronomia lucana di cui conosce particolarità e non solo.





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